Memorabilia di film

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Il seguente è un elenco di memorabilia di film famosi. Nel caso tali oggetti siano stati venduti all'asta, verranno riportati di seguito gli attuali proprietari e l'ultimo prezzo pagato, se disponibile.

Colazione da Tiffany[modifica | modifica wikitesto]

  • Il vestito nero di Audrey Hepburn (più alcuni oggetti minori) battuto all'asta per 467.200£ (580.990€) per la City of Joy Foundation nel 2006.[1]

Casablanca[modifica | modifica wikitesto]

  • Il pianoforte suonato da Sam nel flashback a Parigi (non quello usato per suonare As Time Goes By) è andato alla società giapponese C. Itoh & Co.. L'oggetto è stato vinto all'asta con un'offerta di 154.000$ (119.182€) da parte di un offerente anonimo.[2]
  • L'uniforme bianca indossata dal capitano Renault battuto all'asta per 55.000$ (42.565€) nel giugno 2011 alla Debbie Reynolds auction.[3]

Citty Citty Bang Bang[modifica | modifica wikitesto]

  • La macchina funzionante delle sei costruite per il film autenticata dalla star di Citty Citty Bang Bang, Dick Van Dyke, e messa all'asta da Profiles in History. Tuttavia, il prezzo iniziale di 950.000$ (735.214€) non ebbe alcuna offerta. È stata in seguito venduta ad un acquirente anonimo per 800.000$ (619.128€).[4]

Quarto potere[modifica | modifica wikitesto]

  • Steven Spielberg pagò 60.500$ (incluso il 10% di provvigione) nel 1981 per uno slittino in balsa usato in Quarto potere. Orson Welles dichiarò in un'intervista telefonica che ve ne erano tre copie in balsa, le quali erano previste per essere bruciate nella scena finale del film, e una in legno massiccio per quella iniziale.[5]. Una foto dell'epoca lo ritrae con lo slittino, che nella foto è di colore rosso.
  • La coppa "Welcome home Mr. Kane" è stata messa in vendita in un'asta eBay nell'inverno 2008[6] al prezzo di 2.710.000 dollari.

Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora[modifica | modifica wikitesto]

  • Le aste per un costume indossato da Lord Fener fallirono la vendita al prezzo minimo nel 2010, fermandosi a 150.000£.[7]

Gli uomini preferiscono le bionde[modifica | modifica wikitesto]

King Kong[modifica | modifica wikitesto]

  • Lo scheletro del più largo modello delle miniature di King Kong, incluso il diritto d'asta, fu venduto nel novembre 2009 a 121.250£ (150.780€).[8]

Il mistero del falco[modifica | modifica wikitesto]

Metropolis[modifica | modifica wikitesto]

  • Una locandina originale ha stabilito il record del prezzo di vendita venendo acquistata alla cifra di 690.000$ (534.000€) nel 2006.[10]

My Fair Lady[modifica | modifica wikitesto]

  • Il plastron indossato da Audrey Hepburn fu venduto per 3.700.000$ (4.551.000$ con tasse aggiunte) nel giugno 2011 ad un'asta di Debbie Reynolds.[3]

La febbre del sabato sera[modifica | modifica wikitesto]

Quando la moglie è in vacanza[modifica | modifica wikitesto]

  • Il vestito della metropolitana indossato da Marilyn Monroe, il quale si sollevò a causa della corrente ascensionale della metropolitana sotterranea, fu acquistato per 4,6 milioni di dollari (escluso il diritto d'asta aggiuntivo del 20%), ad un'asta di June Reynolds.[12]

Star Wars[modifica | modifica wikitesto]

  • Una telecamera Panavision PSR 35mm ancora funzionante usata nel primo Star Wars fu venduta per 625.000$ (483.700€) ad un'asta di Reynolds nel dicembre 2011, battendo tutti i record sia per quanto riguarda un cimelio di Star Wars sia per una telecamera d'epoca.[13]

Superman[modifica | modifica wikitesto]

Il mago Oz[modifica | modifica wikitesto]

  • Quattro paia delle scarpette di rubino indossate da Judy Garland sono sopravvissute. Un paio permanentemente esposto al National Museum of American History fu regalato al museo da un donatore anonimo. Questo è probabilmente il paio venduto all'asta della Metro-Goldwyn-Mayer nel 1970 per 15.000$ (11.678€). Un altro paio è stato venduto a Michael Shaw lo stesso anno. Mentre il paio che fu in mostra nel Judy Garland Museum, fu rubato nel 2005 e mai ritrovato. Philip Samuels pagò 165.000$ (124.560€) per una serie nel 1981. Il quarto e ultimo paio fu acquistato nel 2000 da David Elkouby per 666.000$ (515.424€). L'attrice Debbie Reynolds acquistò un più eccentrico paio di pantofole in motivo arabo che furono usate solo nelle prove costume prima di essere bocciate nel copione finale. Queste ultime furono le prime ad essere vendute ad una serie di aste della sua collezione, che al 2011 avrebbero fruttato 510.000$, per un totale di 627.300$ includendo il diritto d'asta.
  • Il vestito a quadretti bianchi e azzurri di Judy Garland è stato battuto all'asta a Londra per la somma di 220.000€, con un prezzo base che era partito da 50.000€.[15]
  • L'abito di cotone blu di Judy Garland, usato nei test shots[3] o durante le prime due settimane di riprese,[16] è stato venduto in Debbie Reynolds' 2011 auction for $910,000.[3]
  • Due set di costumi del leone codardo. La questione che siano stati realmente indossati da Bert Lahr è dibattuta. Un set, inizialmente parte dell'asta MGM, fu acquistato dallo scultore Bill Mack nel 2006 per 826.000$ (639.250€).[17] The other costume, supposedly rescued from the trash bins at the MGM auction, is in the possession of noted collector James Comisar.
  • Il costume dello spaventapasseri, senza maschera (che durante le riprese dovettero sostituire più volte), è conservato nel National Museum of American History.[18]


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vestito nero di Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, 1961, su blog.panorama.it, Christie's. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2011).
  2. ^ Nikke Finke, (EN) Sam's Instrument--at $154,000--Is Star at Memorabilia Sale / A Piano's Value Soars, as Time Goes By, in Los Angeles Times, 17 dicembre 1988.
  3. ^ a b c d e Marilyn Monroe "subway" dress sells for $4.6 million, su reuters.com, Reuters, 19 giugno 2011. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  4. ^ Hollywood Treasure episode aired August 5, 2011
  5. ^ Info su nytimes.com, su query.nytimes.com. URL consultato il 17 dicembre 2009.
  6. ^ Quarto Potere, all’asta l’Oscar di Orson Welles, su lasestina.unimi.it. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2013).
  7. ^ Costume di Dart Fener invenduto all'asta, su corriere.it, Corriere della Sera, 25 novembre 2010. URL consultato il 18 maggio 2012.
  8. ^ Lo scheletro di King-Kong all'asta, su ilgiornale.it, Il Giornale. URL consultato il 14 maggio 2012.
  9. ^ Maltese Falcon Prop Sells For $398,500 At Auction, in Orlando Sentinel, 7 dicembre 1994. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2012).
  10. ^ Gianluca Pezzi, Metropolis: la locandina più preziosa!, 17 novembre 2005. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2012).
  11. ^ Roger Ebert, Saturday Night Fever (1977), su rogerebert.suntimes.com, rogerebert.com, 7 marzo 1999. URL consultato il 22 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2013).
  12. ^ Lorena Cacace, Asta record da 4,6 milioni di dollari per l’abito bianco di Marilyn Monroe, su myluxury.it, 20 giugno 2011. URL consultato il 14 maggio 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  13. ^ Valentina Pierallini, Guerre Stellari fotocamera: all'asta batte il record di 625mila dollari [collegamento interrotto], in freelancephoto.blogosfere.it, 6 dicembre 2011.
  14. ^ Superman suit soars at US auction, su news.bbc.co.uk, BBC News, 7 aprile 2007. URL consultato il 30 giugno 2011.
  15. ^ Il vestito di Dorothy del Mago di Oz venduto all'asta, in fantasymagazine.it, 3 maggio 2005.
  16. ^ Debbie Reynolds: The Auction, su profilesinhistory.com, Profiles in History. URL consultato il 29 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2011). p. 61
  17. ^ Chuck Haga, King of Forest rules at auction; Somebody put up $826,000 to buy the Cowardly Lion costume from a Twin Cities artist., in Star Tribune, 19 dicembre 2006.
  18. ^ Treasures of American History: The Wizard of Oz, su americanhistory.si.edu, National Museum of American History. URL consultato il 29 giugno 2011.
  19. ^ Monte Burke, Inside The Search For Dorothy's Slippers, su forbes.com, Forbes, 3 dicembre 2008. URL consultato il 29 giugno 2011.
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