Marino Marini (arcivescovo)

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Marino Marini
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 marzo 1804 a Ascoli Piceno
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato arcivescovo19 giugno 1857 da papa Pio IX
Consacrato arcivescovo12 luglio 1857 dall'arcivescovo Filippo de Angelis (poi cardinale)
Deceduto15 aprile 1885 (81 anni) a Ascoli Piceno
 

Marino Marini (Ascoli Piceno, 8 marzo 1804Ascoli Piceno, 15 aprile 1885) è stato un arcivescovo cattolico e diplomatico italiano, a servizio della Santa Sede.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver insegnato diritto civile ed ecclesiastico al seminario romano, ricoprì l'incarico di vicario generale della sede suburbicaria di Frascati dal 1838 al 1850. Dal 1851 al 1856 fece parte di alcune delegazioni estere riguardanti soprattutto l'America Latina[1].

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 giugno 1857 fu nominato arcivescovo titolare di Palmira da papa Pio IX e delegato apostolico in Argentina, Bolivia, Cile, Uruguay e Paraguay.

Il 12 luglio 1857 ricevette la consacrazione episcopale nella cattedrale di Sant'Emidio di Ascoli Piceno dalle mani dell'arcivescovo Filippo de Angelis, divenuto in seguito cardinale, co-consacranti il vescovo di Montalto Eleonoro Aronne e il vescovo di Ripatransone Fedele Bufarini.

Il 27 marzo 1865 fu nominato arcivescovo di Orvieto e pertanto rientrò in Italia e terminarono i suoi incarichi diplomatici.

Dal 1868 al 1871 ricoprì contestualmente il ruolo di segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari, pro-sostituto per gli affari generali e pro-segretario della cifra, diventandone segretario dal 1871 al 1875 e pertanto dovette rinunciare alla carica di vescovo di Orvieto e riprendendo per la seconda volta il titolo di arcivescovo titolare di Palmira.

Nel 1869 partecipò alla prima sessione del Concilio Vaticano I, dove fece parte della Commissione della Disciplina.

Nel 1875 fu nominato uditore generale della Camera apostolica[2].

Morì ad Ascoli Piceno il 15 aprile 1885.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pontificia Universitas Gregoriana, Archivum Historiae Pontificiae: Vol. 29, Roma, 1991, p. 313.
  2. ^ La gerarchia cattolica e la famiglia pontificia per l'anno 1876, Roma, Tipografia dei fratelli Monaldi, 1875, p. 601.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Palmira Successore
João José da Silva Torres, O.S.B. 19 giugno 1857 - 27 marzo 1865 sede vacante I
sede vacante 17 ottobre 1871 - 15 aprile 1885 Antonio Maria Pettinari, O.F.M. II
Predecessore Delegato apostolico in Argentina, Uruguay e Paraguay Successore
Vincenzo Massoni 14 agosto 1857 - 27 marzo 1865 Angelo Di Pietro
Predecessore Delegato apostolico in Cile Successore
Vincenzo Massoni 14 agosto 1857 - 27 marzo 1865 Celestino del Frate
Predecessore Delegato apostolico in Bolivia Successore
Mieczyslaw Halka Ledóchowski 14 agosto 1857 - 27 marzo 1865 Francesco Tavani
Predecessore Vescovo di Orvieto
(titolo personale di arcivescovo)
Successore
Giuseppe Maria Vespignani 27 marzo 1865 - 15 ottobre 1871 Antonio Briganti
Predecessore Segretario della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari Successore
Alessandro Franchi 13 marzo 1868 - 25 settembre 1875 Angelo Maria Jacobini
Predecessore Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato Successore
Giuseppe Berardi 13 marzo 1868 - 1º gennaio 1871 (pro-sostituto)
1º gennaio 1871 - 25 settembre 1875
Vincenzo Vannutelli
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