Maria Felicita di Savoia

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Maria Felicita di Savoia
Giovanni Panealbo, Ritratto della principessa Maria Felicita di Savoia, olio su tela, 1781, Palazzo Reale di Torino
Principessa di Sardegna
In carica19 marzo 1730 –
13 maggio 1801
Nome completoMaria Felicita Vittoria di Savoia
TrattamentoSua Altezza Reale
Altri titoliPrincipessa di Piemonte
NascitaTorino, 19 marzo 1730
MorteRoma, 13 maggio 1801
DinastiaSavoia
PadreCarlo Emanuele III di Savoia
MadrePolissena Cristina d'Assia-Rotenburg
ReligioneCattolicesimo

Maria Felicita Vittoria di Savoia (Torino, 19 marzo 1730Roma, 13 maggio 1801) fu una principessa del Regno di Sardegna.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia del re Carlo Emanuele III di Savoia e della sua seconda moglie Polissena d'Assia, nacque nel Palazzo Reale di Torino.

A quattro anni sua madre morì e il padre si risposò con Elisabetta Teresa di Lorena.

Molto religiosa, decise di non sposarsi mai e si dedicò ad opere di misericordia. Consigliata da Giovanni Battista Canaveri, fondò a Torino un convento, chiamato Convitto per donne nubili e vedove, per accogliere vedove e nubili indigenti.

Nel 1788, il fratello della Principessa, Re Vittorio Amedeo III, le fece riallestire un appartamento del piano terra del Palazzo Reale di Torino, in quanto l'appartamento occupato dalla Principessa al secondo piano, fu destinato ai duchi d'Aosta, Vittorio Emanuele e sua moglie Maria Teresa d'Austria-d'Este che nel 1789 convolavano a nozze. L'appartamento del piano terra era stato allestito nei primissimi anni del '700, per il Principe di Piemonte Vittorio Amedeo Filippo, erede al trono e figlio di Vittorio Amedeo II. Il giovane principe morì però all'età di 16 anni, nel 1715. L'architetto Giovanni Battista Piacenza, si occupò tra il 1788 ed il 1789, di progettare e coordinare i lavori di riallestimento delle stanze destinate a Maria Felicita di Savoia, dove saranno mantenute le decorazioni pittoriche del pittore Daniel Seiter effettuate ad inizio '700 per il Principe di Piemonte.

Quando la Prima Repubblica francese dichiarò guerra al Regno di Sardegna nel 1792, il re Vittorio Amedeo III cercò di difendere il proprio regno, con la cosiddetta "Guerra delle Alpi" che vide per più di quattro anni, affrontarsi l'esercito Sabaudo contro l'esercito francese. Persa la guerra, Vittorio Amedeo III fu costretto a firmare, nel 1796, l'armistizio di Cherasco e poco dopo morì. Nel 1798, i generali francesi obbligarono il nuovo re di Sardegna, Carlo Emanuele IV ad abbandonare la capitale. Così Felicita fu costretta a seguire la corte e a lasciare Torino, per rifugiarsi a Roma insieme alla famiglia, ospite dei Colonna. Visse da esule fino alla morte, avvenuta nel 1801 a Roma.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo Emanuele II di Savoia Vittorio Amedeo I di Savoia  
 
Maria Cristina di Borbone-Francia  
Vittorio Amedeo II di Savoia  
Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours Carlo Amedeo di Savoia-Nemours  
 
Elisabetta di Borbone-Vendôme  
Carlo Emanuele III di Savoia  
Filippo I di Borbone-Orléans Luigi XIII di Francia  
 
Anna d'Austria  
Anna Maria d'Orléans  
Enrichetta Anna Stuart Carlo I d'Inghilterra  
 
Enrichetta Maria di Francia  
Maria Felicita  
Guglielmo d'Assia-Rotenburg Ernesto d'Assia-Rheinfels  
 
Maria Eleonora di Solms-Lich  
Ernesto Leopoldo di Assia-Rotenburg  
Maria Anna di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Anna Maria di Fürstenberg-Heiligenberg  
Polissena d'Assia-Rheinfels-Rotenburg  
Massimiliano Carlo Alberto di Löwenstein-Wertheim-Rochefort Ferdinando Carlo di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
 
Anna Maria di Fürstenberg-Heiligenberg  
Eleonora Maria di Löwenstein-Wertheim-Rochefort  
Polissena Maria Khuen von Lichtenberg und Belasi Matias Khuen von Lichtenberg und Belasi  
 
Anna Susanna von Meggau  
 

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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