Malvales
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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Malvales | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Dilleniidae |
Ordine | Malvales Dumort., 1829 |
Famiglie | |
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Le Malvali (Malvales, Dumort. 1829) sono un ordine della classe delle Magnoliopsida.
Prende nome dalla malva.
Areale[modifica | modifica wikitesto]
Le Malvali sono rappresentate in tutti i continenti (anche in Italia), prevalentemente - ma non esclusivamente - nelle regioni calde.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Generalmente, le Malvali sono caratterizzate da fiori regolari, con calice e corolla distinti, a 5 petali e 5 sepali, e stami numerosi. Tipicamente, il frutto è una capsula.
Le Malvali comprendono sia erbe che alberi. In Italia le specie legnose sono in minoranza, ma globalmente, a livello mondiale, la proporzione è invertita.
Sistematica[modifica | modifica wikitesto]
Nella classificazione APG II[1], a quest'ordine vengono attribuite le seguenti famiglie (indichiamo con (I) quelle rappresentate in Italia):
- Bixaceae - 4 generi, divisi in 3 sottofamiglie (aree tropicali di tutti i continenti)
- Cistaceae - 8 generi (emisfero boreale e Sudamerica) (I)
- Cytinaceae - 2 generi (Messico, Mediterraneo, Sudafrica, Madagascar) (I)
- Dipterocarpaceae 17 generi e 3 sottofamiglie (regioni tropicali del Vecchio Mondo e Sudamerica)
- Malvaceae oltre 200 generi, 9 sottofamiglie (tutti i continenti) (I)
- Muntingiaceae - 3 generi (America tropicale)
- Neuradaceae - 3 generi (Africa e Asia)
- Sarcolaenaceae - 8 generi (Madagascar)
- Sphaerosepalaceae - 2 generi (Madagascar)
- Thymelaeaceae - circa 50 generi e 2-3 sottofamiglie (tutti i continenti) (I)
La complessità della sistematica di quest'ordine ha portato altri studiosi a una lista molto diversa. Nel Sistema Cronquist, p.es., le Neuradacee sono inserite nelle Rosali, le Timeleacee nelle Mirtali, mentre per alcuni autori le Cistacee appartengono a un ordine a sé stante, le Cistali e le Dipterocarpacee all'ordine delle Teali (entrambi questi ordini non sono ammessi da APG II).
Inoltre, la famiglia delle Malvacee viene a comprendere, per APG II, in qualità di sottofamiglie, diversi gruppi che generalmente vengono indicati come famiglie autonome: le Tiliacee, le Sterculiacee, le Bombacacee ecc.
Viceversa, Cronquist e altri studiosi inseriscono in quest'ordine la famiglia delle Elaeocarpaceae (7 generi, tutti i continenti esclusa l'Europa), che APG II attribuisce invece alle Oxalidali.
Riportiamo per confronto l'elenco delle famiglie attribuite a quest'ordine secondo Species 2000[2]:
- Bombacaceae
- Elaeocarpaceae
- Malvaceae (con poco più di 100 generi invece di oltre 200)
- Muntigiaceae
- Sterculiaceae
- Tiliaceae
Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]
Secondo APG[3], le Malvali sono strettamente affini alle Brassicali e anche alle Sapindali.
Pur esistendo una certa variabilità nella datazione precisa, gli autori concordano nell'indicare che quest'ordine si originò durante il Cretacico Superiore (tra 96 e 70 milioni di anni fa)[4]. Peraltro, anche nel Cretacico inferiore sono stati trovati reperti fossili che alcuni attribuiscono già alle Malvali[5].
Importanza economica[modifica | modifica wikitesto]
Le Malvali comprendono piante di grandissima importanza economica, come il cacao, il cotone, la cola, e molte altre di uso più limitato (ivi compresa la stessa malva, usata per tisane).
Alcune specie hanno importanza ornamentale. Tra queste, il tiglio, che, oltre a essere un'importanza essenza forestale, è largamente usato per parchi e giardini; l'ibisco; la malvarosa (o malvone).
Un certo numero di specie viene sfruttata per il legname. Tra queste, merita una menzione particolare la balsa.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Angiosperm Philogeny Website [1] (EN) (consultato 31.07.2011)
- ^ Species 2000 ITIS - Catalogue of Life - versione corrente [2] Archiviato il 17 settembre 2020 in Internet Archive. (consultato 31.07.2011)
- ^ APG - Main Tree [3] Archiviato il 21 maggio 2015 in Internet Archive. (consultato 02.08.2011)
- ^ H.Wang et al., Rosid radiation and the rapid rise of angiosperm-dominated forests, Proc.National Academy of Sciences,106,10,3853–3858 (2009)[4] (EN)
- ^ Paleobiology Database - El Espinal Quarry (Messico)[5], che cita: F.J.Vega et al. - El Espinal, a new plattenkalk facies locality from the Lower Cretaceous Sierra Madre Formation, Chiapas, southeastern Mexico - Revista Mexicana de Ciencias Geológicas,23,3,323-333(2006)[6] Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive. (EN) (consultati 02.08.2011)
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Malvales
Wikispecies contiene informazioni su Malvales
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Malvales, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Malvales, su Fossilworks.org.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 4322 · LCCN (EN) sh85080232 · GND (DE) 4341709-7 · BNF (FR) cb122562940 (data) · J9U (EN, HE) 987007545944905171 |
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