Raytheon MIM-23 Hawk

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Raytheon MIM-23 Hawk
Un M727 Guided Missile Equipment, con tre missili HAWK
Descrizione
Tipoterra-aria (SAM)
Sistema di guidahoming semiattiva
CostruttoreRaytheon
Impostazione1952
In servizio1962
Costo250000 $ per missile
15000000 $ per unità di fuoco
30000000 $ per batteria
Peso e dimensioni
Peso626 kg
Lunghezza5,12 m
Larghezza1,206 m
Diametro0,356 m
Prestazioni
Gittata40 km
Tangenza13.700 m
Velocità massima800 m/s (Mach 2,4+)
MotoreRazzo a propellente solido a due fasi
Testata54,4 kg
Spolettadi impatto e di prossimità
EsplosivoHE
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Lancio di un missile

Il Raytheon MIM-23 HAWK è un missile terra-aria (SAM - Surface-to-Air Missile) di fabbricazione statunitense. Il termine "HAWK", è traducibile dall'inglese in Falco, ed è l'acronimo di Homing All the Way Killer.[1]

Si tratta di un missile SAM a medio raggio con guida radar semiattiva, entrato in servizio nel 1960 e da allora numerose volte aggiornato. È un'arma simile al sovietico SA-3 Goa ma con un apparato di guida più simile all'SA-6 Gainful. In servizio ha avuto molto successo, tanto che a metà anni ottanta ne erano stati costruiti circa 40.000 e la produzione avrebbe avuto luogo ancora per qualche anno almeno. Nonostante sia stato radiato dagli Stati Uniti nel 1997 per essere sostituito dallo SLAMRAAM (Surface-Launched AMRAAM), è ancora in uso in diverse parti del mondo.

Paesi utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

I seguenti Paesi si sono dotati nel corso degli anni di missili Hawk.

Phase II

Phase III

HAWK XXI[2]

Il sistema HAWK in Italia[modifica | modifica wikitesto]

L'Esercito italiano lo ha utilizzato nei propri reparti di Artiglieria controaerei, dal 1964 fino al 2011. Nel 1973 vi era un Comando artiglieria controaerei dell'Esercito con il Quartier generale a Padova dal quale dipendevano il 4º Reggimento artiglieria missili controaerei con il Reparto comando di Mantova composto dal I Gruppo missili Hawk (Ravenna, Rimini), dal II Gruppo missili Hawk (Mantova, Cremona) e la 24ª Compagnia trasmissioni (Mantova) ed il 5º Reggimento artiglieria missili controaerei con il Reparto comando di Mestre composta dal I Gruppo missili Hawk (San Donà di Piave, Basiliano, Fontanafredda, Codroipo, Aquileia), dal II Gruppo missili Hawk (Rovigo, Ferrara, Mestre, Vicenza) e la 25ª Compagnia trasmissioni (Mestre).

Le unità hanno preso parte anche all'Operazione Deny Flight, all'operazione DINAK (7 marzo 1999/21 giugno 1999)[3] di supporto all'Operazione Allied Force, dove vi era uno schieramento antiaereo basato su 4 batterie Hawk dell'Esercito Italiano (Punta Contessa di Brindisi, Torre Veneri di Lecce, Torre Cintola di Monopoli (Italia) ed Aeroporto di Bari-Palese) che hanno contribuito ad assicurare la protezione degli aeroporti della Puglia.
Ancora hanno partecipato, nel 2002, alla protezione del "Vertice NATO-Russia"[4], alle operazioni della firma della Costituzione europea di Roma nel 2004, nel funerali di Papa Giovanni Paolo II e del successivo insediamento di Papa Benedetto XVI nella Città del Vaticano, nel 2005. Nel febbraio 2006, alla protezione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ www.armyrecognition.com.
  2. ^ farmorocco.wordpress.com.
  3. ^ Operazione DINAK, su pugliantagonista.it.
  4. ^ Firmata l'intesa NATO-Russia, su repubblica.it, 28 maggio 2002.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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