Lucilla Morlacchi
Lucilla Morlacchi (Milano, 29 aprile 1936) è un'attrice teatrale e attrice cinematografica italiana.
Biografia
In carriera dagli anni cinquanta, è stata attiva prevalentemente in televisione e teatro.
Fra le sue interpretazioni per il cinema si ricordano quelle ne Il Gattopardo (1963) e in Un amore (1965).
Teatro
Morlacchi ha frequentato l'Accademia dei filodrammatici debuttando nel 1955 con la compagnia di Ernesto Calindri e Lina Volonghi. Determinante è stato però, per la sua carriera, l'incontro con Luchino Visconti che nel 1960 la volle nel cast dell'Arialda di Giovanni Testori (con Visconti sarà poi ancora nel 1965 ne Il giardino dei ciliegi).
Negli anni successivi ha lavorato per il Teatro Stabile di Genova instaurando anche, negli anni ottanta, un solido rapporto artistico con l'attore e regista teatrale Franco Parenti.
Fra i lavori teatrali da lei interpretati figurano:
- Uomo e superuomo di Bernard Shaw
- Una delle ultime sere di Carnovale di Carlo Goldoni
- Il diavolo e il buon Dio di Jean-Paul Sartre
- Il matrimonio di Figaro di Beaumarchais
- Madre Coraggio di Bertolt Brecht
- Questa sera si recita a soggetto Luigi Pirandello
- L'anitra selvatica di Henrik Ibsen
- Il malato immaginario di Molière
- Tartufo di Molière
- La palla al piede di Georges Feydeau
- I promessi sposi alla prova di Giovanni Testori
- Orestea di Eschilo
- Filippo di Vittorio Alfieri
- Cantico di mezzogiorno di Claudel
- La sposa di Messina di Friedrich Schiller
- Alcesti di Euripide (come parte del trittico Nell'intima dimora)
- Ritorni d'emozione di Wenzel
- I Turcs tal Friul di Pier Paolo Pasolini
Filmografia
- I fratelli Corsi (1961)
- Una storia milanese (1962)
- Il Gattopardo (1963)
- Un amore (1965)
- La bellezza del somaro (2010)
Televisione
- Il romanzo di un maestro (1959, sceneggiato televisivo)
- Ottocento (1959, sceneggiato)
- Il cardinale (1960)
- Vita col padre e con la madre (1960, sceneggiato)
- Il malato immaginario (1960, prosa televisiva)
- Chiamami bugiardo (1961)
- Giulio Cesare, di Shakespeare, con Luigi Vannucchi, Glauco Mauri, Raoul Grassilli, (1965)
- Il fiore sotto gli occhi (1965)
- Addio giovinezza! (1965)
- La figlia del capitano (1965, sceneggiato)
- La felicità domestica (1966)
- Il ventaglio di Lady Windermere (1966, prosa)
- I due rusteghi (1968, prosa)
- Dov'è finito Herrmann Schneider? (1969)
- Una delle ultime sere di carnovale (1970, prosa)
- I giusti (1970)
- Tristi amori (1972, prosa)
- La porta sbagliata (1972)
- Stregoni di città (1973)
- La famiglia Barrett (1973)
- Esuli (1976)
- La commediante veneziana (1979, miniserie televisiva)
- Tre anni (1983, miniserie)
Riconoscimenti
- Premio San Genesio (1966, migliore caratterizzazione femminile ne Il giardino dei ciliegi)
- Premio Eleonora Duse per l'interpretazione ne Le serve di Jean Genet
- Premio Ruggero Ruggeri
- Premio IDI
- Premio Ennio Flaiano[1]
Note
- ^ Fonte: Sipario.it
Collegamenti esterni
- (EN) 0605832, su IMDb, IMDb.com.
- Scheda su Delteatro.it