Lucchese Palli

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Lucchesi Palli
Di rosso a tre palle d'oro poste 2, 1. Lo scudo accollato all'aquila bicipite di nero, membrata e imbeccata d'oro, linguata di rosso.[1]
Stato Regno di Sicilia
Bandiera delle Due Sicilie Regno delle Due Sicilie
Regno d'Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Titoli
Attuale capoPietro Lucchesi Palli (n. 1943)
Don Antonio Lucchesi-Palli (1781-1856), Principe di Campofranco, Duca della Grazia, luogotenente generale del Regno dal 1835 al 1837.
Carlo Ettore Lucchesi Palli, Duca della Grazia (1806-1864)
Biblioteca Lucchesiana, donata nel 1768 dal Vescovo Andrea Lucchesi Palli alla città di Agrigento
Castello di Brunnsee, esilio austriaco del ramo principesco dei Lucchesi Palli

I Lucchese Palli, Lucchesi Palli[2] o Lucchese[3] sono una famiglia principesca siciliana, di probabile origine lucchese[4][5][1][6][7][8].

Se ne hanno notizie certe a partire dal XV secolo[9]. Vantano come capostipite leggendario Adinolfo, figlio di una sorella di Desiderio[4][5][1][6][7][8][10], che trasse il cognome da un proprio castello detto Tre Palli, i cui discendenti governarono Lucca.[11] Capostipite siciliano sarebbe stato un Andrea Palli passato in Sicilia nel 1067 o 1097[12] assumendo anche il cognome Lucchese per ricordare la propria patria. Dei Lucchese dimorarono in Sciacca, Naro e Palermo; un Luigi Antonio fu creato da Federico II di Svevia prefetto; un Giacomo, barone di Camastra, fu diversi anni senatore di Palermo; un Giuseppe fu giurato di Naro. Giovanni, principe di Campofranco, fu pretore di Palermo. Un Saverio fu giurato di Licata.

Complessivamente la famiglia possedette un principato, quello di Campofranco, acquisito da Fabrizio nel 1625[13], quattro ducati, tre marchesati, una contea ed oltre diciotto feudi[14]. Ebbe dal Regno d'Italia il riconoscimento dei titoli di conte, principe di Campofranco e duca della Grazia[15][16].

Membri illustri[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernardo Lucchesi Palli (1470-1526), fece costruire la cappella dedicata alla Madonna della Catena nel Duomo di Naro. Sposò Filippa Palagonia, poi Beatrice. Ebbe otto figli tra cui: Angelo, Matteo e Antonino marito di Paola Lucchesi, figlia di Andrea barone di Sciacca.
  • Don Fabrizio Lucchesi Palli (1608-1631), primo Principe di Campofranco, marito di Eleonora del Campo. La figlia Francesca, costretta a monastica clausura, annullò la sua professione con gran scalpore pubblico per mantenere il patrimonio di famiglia e assicurare una discendenza.
  • Andrea Lucchesi Palli (1691-1768), vescovo di Agrigento, figlio di Fabrizio (1663-1707) e di Anna Avarna e fratello di Giuseppe generale imperiale e governatore di Bruxelles, morto nel 1757.
  • Antonio Lucchesi-Palli, 6º principe di Campofranco (1716-1803), figlio di Emanuele, marito di Anna Maria Tomasi di Lampedusa (1704-1751). Fu padre di: Emanuele (1735-1795) e di Rosalia moglie di Isnello Castrense Termi.
  • Emanuele Lucchesi Palli (1735-1795), figlio di Antonio, marito di Maria Bianca Filangieri (1756-1802) fu padre di Antonio (1781-1856) e di Ferdinando (1784-1847), marito della celebre cantante lirica Adelaide Tosi (1800-1859), a sua volta padre di Clotilde (1835-1917), moglie di Domenico Caracciolo, 8º Duca di Vietri, 3º Duca di Casamassima, 1º Principe di Crucoli, e di Edoardo (1837-1903), marito di Giovanna de Gregorio che donò nel 1888 alla Biblioteca Nazionale di Napoli la sua ricchissima e preziosa biblioteca drammatica e musicale.
  • Antonio Lucchesi Palli, 7º principe di Campofranco (1781-1856), figlio di Emanuele, maggiordomo maggiore di Francesco I delle Due Sicilie nel 1825, Consigliere di Stato nel 1831, nominato da Ferdinando II delle Due Sicilie nel 1832 ministro di Stato, luogotenente generale del Regno dal 1835 al 1837, nel 1835 incaricò l'architetto Emmanuele Palazzotto di progettare il Palazzo Campofranco a Palermo. Sposò Maria Francesca Pignatelli (1784-1837) e fu padre di Bianca (1801-1884), moglie di Giuseppe Pignatelli Aragona Cortés, 11º principe di Noia (1795-1859); Emanuele (1803-1891), marito di Emanuela Marziani; Ettore (1806-1804), Francesco, marito di Rosalia Filomarino; Maria Anna (1819-1892), moglie di Giuseppe de Monroy (1816-1835); Rosalia (1823-1879), moglie di Gennaro Pignone del Carretto (1819-1875).
  • Ettore Lucchesi Palli (1806-1864), figlio di Antonio, fu marito della figlia del re Francesco I delle Due Sicilie, Carolina di Borbone-Due Sicilie (1798-1870). Ettore e Carolina furono i genitori di Clementina Lucchesi-Palli (1835-1925), moglie di Camillo Zileri dal Verme degli Obizzi (1830-1896) e madre di Enrico (1857-1937), marito di Maria do Carmo de Mendoça Rolim de Moura Barreto; Roberto (1858-1937), marito di Maria Gabriela Massimo e padre di Berica Isabella che sposò Francesco Buzzaccarini; Maria Graziela (1859-1952) moglie di Jaime Caetano Álvares Pereira de Melo e madre di Maria Josè moglie di Carlo Brandolini d'Adda e madre di Brandolino che sposò Cristina Agnelli figlia di Edoardo Agnelli (1892-1935) e Virginia Bourbon Del Monte; Luchino (1861-1929) marito di Chiara Barracco; Alessandro (1863-1937) Bianca Carrega Bertolini; Maria Francesca (1868-1953) moglie di Giorgio Emo Capodilista (1864-1940) militare e senatore, nonna di Umberto Emo Capodilista e madre di: Alvise (1898-1980) marito di Maria Henriqueta Álvares Pereira de Melo (1896-1930)[17] e di Bianca Benedetta (1899-1985) moglie di Novello Papafava[18].
  • Mario Lucchesi Palli (1840-1911) dirigente sportivo e diplomatico.
  • Pietro Lucchesi Palli (1870-1939), figlio di Adinolfo (1840-1912) di Lucrezia Nicoletta Ruffo di Calabria (1841-1931), sposò nel 1906 Beatrice di Borbone-Parma (1879-1945), figlia del duca Roberto I di Parma e di Maria Pia di Borbone-Due Sicilie. Pietro e Beatrice furono i genitori di Ludovico Roberto (1908-1983), marito di Donna Stefania Ruffo di Calabria dei principi di Scilla, e di Adinolfo (1911-1986), marito di Sarolta Elisabeth dei Conti Teleki.
  • Umberto Lucchesi Palli (1944), figlio di Ludovico Roberto e Stefania Ruffo, fu ambasciatore d'Italia nello Yemen e presso il Re del Marocco, che gli conferì la più alta onorificenza del regno, il gran cordone dell'Ordine di Ouissam Alaouite.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, A. Reber, 1912.
    «Lucchese Palli: Vanta a capostipite un Adinolfo, figlio di una sorella di Desiderio re dei Longobardi e signore di un castello detto dei Tre Palli. I discendenti di costui governarono la repubblica di Lucca e si vuole che un Andrea Palli sia stato il primo a portare la famiglia in Sicilia, dove, in memoria della patria di detto Andrea, si chiamò Lucchese»
  2. ^ si vedano le note 6, 7 e 8
  3. ^ si veda la nota 4
  4. ^ a b Vincenzo Palizzolo Gravina, Il blasone in Sicilia: ossia, Raccolta araldica pagina 239 (TXT), Visconti & Huber, 1875.
    «Lucchese Palli: Vuolsi dal Villabianca che tale antica e nobilissima famiglia prendesse origine da un Adinolfo Palli figlio di una sorella di Desiderio re dei longobardi, signore d'un castello detto Tre Palli. I suoi discendenti governarono la repubblica di Lucca, ed un Andrea Palli essendo passato in Sicilia denominossi Lucchese-Palli in memoria della sua patria. Fu egli dunque il ceppo di questa famiglia in Sicilia, ove si diffuse, e specialmente in Sciacca e Naro, e da qui in Palermo»
  5. ^ a b Filadefo Mugnos, Teatro genologico delle famiglie del regno di Sicilia volume II pagina 81, Arnaldo Forni.
    «Lucchese: […] la famiglia Lucchese esser la medesima dell'antica famiglia Palli, che fu signora di Lucca nel tempo di Desiderio re dei longobardi dalla cui prosapia ella fu originata […] Andrea Palli Lucchese per alcune gravi contese che ebbe con la famiglia Ubaldi assai potente in quel tempo se ne venne da Lucca in Sicilia con Nicolò Calandini nel tempo del conte Ruggero nel 1097»
  6. ^ a b Berardo Candida-Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia pagina 120, G. de Angelis e figlio, 1875.
    «Lucchesi Palli: Questa casa trae origine da Adinolfo signore del castello di tre Palli. È tradizione che egli fosse stato figliuolo di una sorella di Desiderio re dei longobardi»
  7. ^ a b Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana volume IV pagina 165, 1931.
    «Lucchesi Palli: Vanta a capostipite un Adinolfo, figlio di una sorella di Desiderio re dei longobardi»
  8. ^ a b Maria Luxoro, Il Palazzo Vendramin - Calergi: (Non nobis, Domine) pagina 74, L. S. Olschki, 1957.
    «Adinolfo, nome dell'antichissimo nipote di Desiderio re dei longobardi ritenuto capostipite dei Lucchesi Palli»
  9. ^ Lucchési-Palli, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  10. ^ (FR) La Revue hebdomadaire volume 37 edizioni 11-12 pagina 460, Librairie Plon, 1928.
    «Adinolfo Palli, figlio di una sorella di Desiderio»
  11. ^ Francesco Savasta, Il famoso caso di Sciacca, ridotto a migliore lezione per cura del sac. G. di Marzo Ferro, 1843, pp. 65–.
  12. ^ secondo il già citato Palizzolo Gravina nel 1067, secondo il già citato Mugnos nel 1097
  13. ^ Lucchési-Palli, su treccani.it.
  14. ^ Lucchese-Palli, su docbcrs.bibliotecaregionalepalermo.it.
  15. ^ Libro d'Oro della Nobiltà Italiana, XXIX, XXIV, Collegio Araldico di Roma, p. 907.
  16. ^ p. 176 (PDF), su collegio-araldico.it.
  17. ^ Alvise Emo Capodilista fu padre di: Umberto marito di Maria de Raho, Henrique marito di Maria do Carmo Vilar de Figueiredo Cabral da Camara, Giovannella noglie di Giulio Sacchetti, Marchese di Castelromano
  18. ^ Bianca Benedetta e Novello Papafava furono i genitori di: Benedetta moglie di Stefano Majnoni d'Intignano, Francesco marito di Giovanna Dolcetti, Alberto marito di Irmelin Slotfedt-Ellingsen, Fina moglie di Enrico Vigevani, Marsilio marito di Natalia Gentiloni Silverj
Maria Carolina di Borbone, Duchesse de Berry, per matrimonio Contessa Lucchesi Palli, Duchessa della Grazia, in esilio in Scozia - ritratto da Thomas Lawrence

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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