Linea 7 (metropolitana di Barcellona)

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Linea 7
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Una stazione della linea
ReteMetropolitana di Barcellona
StatoBandiera della Spagna Spagna
CittàBarcellona
Apertura1954
GestoreFGC
Sito webwww.fgc.cat/esp/barcelona-valles.asp?linia=L7
Caratteristiche
Stazioni7
Lunghezzakm
Tempo di percorrenza10 min
Trazione1500 V CC
Scartamento1 435 mm
Materiale rotabileSeries 111, 112
Mappa della linea
pianta
pianta

La linea 7 della metropolitana di Barcellona è una linea di metropolitana gestita da Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya (FGC) che serve la città di Barcellona, in Spagna. Copre la tratta tra le stazioni di Plaça de Catalunya e Avinguda Tibidabo. Il servizio opera sulla stessa tratta della linea di Balmes e condivide l'infrastruttura con altre cinque servizi ferroviari. In particolare condivide il tunnel della linea Barcelona-Vallès fino alla stazione di Gràcia, alla cui altezza la linea 7 si biforca verso il capolinea di Avinguda Tibidado.

Come per le altre linee gestite da FGC (le linee L6 e L8), non è stata considerata parte della rete della metropolitana fino alla realizzazione dell'integrazione tariffaria della rete di trasporto nella prima cerchia dell'area metropolitana di Barcellona (avvenuta nel 2001),[1] al cambio di denominazione da "U7" a "L7", avvenuto nel 2003, e all'aumento della frequenza delle corse.[2][3]

Caratteristiche generali[modifica | modifica wikitesto]

Treno della serie 111
La stazione di Avinguda Tibidabo

La linea 7 è lunga 4 km, a doppio binario sotterraneo, e comprende sette stazioni. In base ai dati dell'Autoritat del Transport Metropolità (ATM), il volume di passeggeri trasportati complessivamente nel 2012 sulla linea Barcellona-Vallès (comprese le linee urbane L6 e L7) ammonta a 28,5 milioni, di cui 25,2 nella prima cerchia.[4]

La frequenza delle corse della linea L7 varia tra i 2 minuti e i 6 minuti, a seconda degli orari e della tratta.[5][6] Dal 14 aprile 2007 fino al 7 gennaio 2012 è stato attivo anche un servizio notturno al sabato e alle vigilie dei giorni festivi, poi soppresso per motivi di razionalizzazione dei costi.[7][8][9]

La centrale di controllo, le officine e il deposito dei treni fanno capo al centro operativo di Rubí, lo stesso usato per la linea Barcelona-Vallès[10]. Fino al 2004, parte delle officine e del deposito erano localizzate anche a Sarrià, centro ausiliario poi smantellato in seguito all'accorpamento con il centro operativo di Rubì.[11]

La linea copre esclusivamente la municipalità di Barcellona, servendo due distretti: l'Eixample e Sarrià-Sant Gervasi.

Materiale rotabile[modifica | modifica wikitesto]

Per la linea vengono usati treni delle serie 111 e 112.[12]

Stazioni[modifica | modifica wikitesto]

Le stazioni sono tutte a due marciapiedi laterali. Per la maggior parte sono provviste di dotazioni di accesso per persone a mobilità ridotta.[13]

Cronologia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1863: Inaugurazione del Ferrocarril de Barcelona a Sarrià (FBS), a scartamento largo e trazione a vapore.
  • 1874: L'azienda accumula debiti e viene assorbita dalla società Ferrocarril de Sarrià a Barcelona SA (FSB).
  • 1905: La linea viene elettrificata e convertita a scartamento standard.
  • 1912: Viene costituita la società Ferrocarrils de Catalunya SA che acquisisce FSB.
  • 1929: Interramento della linea nel tratto tra le stazioni di Plaça de Catalunya e Muntaner.
  • 1953: Inaugurazione della tratta fino ad Avinguda Tibidabo, completamente sotterranea
  • 1977: In seguito a problemi economici, Ferrocarril de Sarrià a Barcelona SA cede la gestione a Ferrocarrils de Via Estreta (FEVE).
  • 1978: Lo stato trasferisce la gestione alla Generalitat de Catalunya.
  • 1979: Costituzione del servizio ferroviario pubblico della Generalitat de Catalunya, Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya (FGC) che diviene l'operatore della linea.
  • 1996: Entra in servizio il metro del Vallès e viene istituita la numerazione dei servizi di FGC. La diramazione verso Avinguda Tibidabo assume la denominazione U7.
  • 2001: Entra in vigore l'integrazione tariffaria nella prima cerchia dell'area metropolitana di Barcellona.
  • 2003: La linea U7 viene rinominata in linea L7.
  • 2008: Viene annunciato il progetto di costruire una stazione di manovra dei treni in corrispondenza della stazione di Plaça de Catalunya.
  • 2011: Il nuovo governo della Generalitat de Catalunya annuncia lo studio di alternative per aumentare la frequenza di corsa dei treni e abbandona il progetto della stazione di manovra di Plaça de Catalunya.

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

 Linea 7 
Urban head station in tunnel
Av. Tibidabo capolinea
Urban tunnel stop on track
El Putxet
Urban tunnel stop on track
Pàdua
Unknown route-map component "utCONTg" Urban tunnel straight track
per Sarrià
Urban tunnel stop on track + Unknown route-map component "HUBa"
Urban tunnel straight track
Sant Gervasi
Urban tunnel straight track + Unknown route-map component "HUBlf"
Urban tunnel stop on track + Unknown route-map component "HUBeq"
Pl. Molina
Unknown route-map component "utABZg+l" Unknown route-map component "utSTRr"
Unknown route-map component "utINT"
Gràcia
Unknown route-map component "utINT"
Provença
Urban End station in tunnel
Pl. Catalunya capolinea
Fermano tutte le linee
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (CA) Història, su tmb.net, Transports Metropolitans de Barcelona. URL consultato il 2 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 maggio 2009).
  2. ^ (CA) Tres línies dels Ferrocarrils de la Generalitat passen a anomenar-se L6, L7 i L8, su digital-h.cat, La Farga GEMSA, 3 novembre 2003. URL consultato il 2 ottobre 2010.
  3. ^ (CA) Autoritat del Transport Metropolità (ATM) (PDF), su gencat.cat, Generalitat de Catalunya. URL consultato il 2 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2008).
  4. ^ (CA) TransMet Xifres, su atm.cat, Autoritat del Transport Metropolità, 2012. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2015).
  5. ^ (CA) Memòria de Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya 2012 (PDF), su fgc.cat, 2013, p. 14. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2014).
  6. ^ (CA) PDI de la regió metropolitana de Barcelona 2009-2018: Capítol 6 (PDF), su atm.cat, Autoritat del Transport Metropolità, 2009. URL consultato il 24 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2014).
  7. ^ (CA) El servei continuat de les nits dels dissabtes capta en dos anys 2,6 milions de nous usuaris, su tmb.cat, Transports Metropolitans de Barcelona, maggio 2009, p. Hora Punta núm 91. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2014).
  8. ^ (CA) FGC aprova una reorganització del servei per ajustar l’oferta a la demanda i racionalitzar despeses a les línies metropolitanes (PDF), su fgc.cat, Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya, 20 dicembre de 2011. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2014).
  9. ^ (CA) Memòria de Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya 2012 (PDF), su fgc.cat, 2013, p. 39. URL consultato il 20 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2014).
  10. ^ (CA) FGC ha organitzat la darrera sessió del curs 2006/07 del Consell de Coordinació Pedagògica al Centre Operatiu de Rubí (PDF), su fgc.net, Ferrocarrils de la Generalitat de Catalunya, 27 giugno 2007. URL consultato il 19 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2011).
  11. ^ (CA) Inici dels treballs d'enderrocament dels antics tallers d'FGC a Sarrià, su premsa.gencat.cat, Generalitat de Catalunya, 5 novembre 2004. URL consultato il 19 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2012).
  12. ^ (CA) Cristina Gómez Pérez, Metodologia eficient per a representar mapes estratègics de soroll ferroviari. Aplicació a les línies de F.F.G.C. del Vallès i Baix Llobregat (PDF), su upcommons.upc.edu, Universitat Politècnica de Catalunya, novembre 2007. URL consultato il 19 agosto 2011.
  13. ^ (CA) Millora de l'accessibilitat a les estacions d'FGC, su www20.gencat.cat, Generalitat de Catalunya, 15 settembre 2010. URL consultato il 29 aprile 2022 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2012).

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