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La moglie dell'aviatore

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La moglie dell'aviatore
Marie Rivière e Philippe Marlaud in una scena del film
Titolo originaleLa Femme de l'aviateur
Lingua originalefrancese, inglese
Paese di produzioneFrancia
Anno1981
Durata104 min
Rapporto1,33:1
Generecommedia, drammatico, sentimentale
RegiaÉric Rohmer
SoggettoÉric Rohmer
SceneggiaturaÉric Rohmer
ProduttoreMargaret Ménégoz
Casa di produzioneLes Films du Losange
Distribuzione in italianoGaumont
FotografiaBernard Lutic
MontaggioCécile Decugis
MusicheJean-Louis Valéro
Interpreti e personaggi

La moglie dell'aviatore (La femme de l'aviateur) è un film del 1981 scritto e diretto da Éric Rohmer e interpretato da Philippe Marlaud, Marie Rivière e Anne-Laure Meury.

È la prima parte del ciclo Commedie e proverbi (Comédies et proverbes).

Parigi. François, un giovane studente di 20 anni che si mantiene agli studi lavorando alle poste, è innamorato di Anne, una ragazza di 25 anni fiera della propria indipendenza.

Prima di tornare a casa, alla fine del turno lavorativo che si svolge di notte, François ha l'abitudine di passare dall'abitazione di Anne e lasciarle un biglietto, con qualche frase affettuosa, nella cassetta delle lettere. Un mattino Christian, pilota di una compagnia aerea ed ex amante di Anne, che tuttavia non frequenta più da tempo, si reca da Anne per dirle che tra di loro tutto è ormai finito, che ora vive a Parigi con la moglie la quale è in attesa di un bambino. Al termine del colloquio anche Anne, che deve recarsi al lavoro, esce dal portone della propria abitazione contemporaneamente a Christian. È in quel momento che François, giunto davanti alla casa di Anne, li vede uscire insieme; sapendo che Christian è stato amante di Anne, François sospetta che i due abbiano riallacciata una relazione.

Più tardi François tenterà invano di mettersi in contatto con Anne, cercandola perfino sul luogo dove lei lavora; la incontra finalmente in un ristorante nell'ora di pranzo. Ma Anne, che non tollera sospetti e gelosie per il passato, rifiuta di dare giustificazioni a François, lasciandogli anzi credere che la storia d'amore con Christian non sia mai finita, dando così il via a una serie di equivoci.

Mentre passeggia senza meta per le vie di Parigi, François scorge nuovamente Christian seduto in un caffè in compagnia di una donna bionda che non conosce. Si ferma a osservarli, per capire quali rapporti esistano fra i due, e decide infine di seguirli quando i due salgono su di un autobus per recarsi al Parc des Buttes Chaumont. Lucie, una ragazza di 15 anni che non ha mai visto François prima di allora, si incuriosisce per l'atteggiamento furtivo tenuto sull'autobus dal ragazzo e, a sua volta, decide di seguire François. Mentre sorveglia la coppia che passeggia nel parco, François rivolge la parola a Lucie; i due ragazzi cominciano a conversare e più tardi François confiderà a Lucie perché segua i due. François e Lucie cominciano a fare ipotesi sempre più complicate sui progetti di Christian e della signora bionda, che i due credono sia la moglie di Christian. Lucie crede che i due stiano progettando di recarsi da un avvocato per iniziare una causa di divorzio. Alla fine Christian e la signora lasciano il parco in taxi; François e Lucie sono nell'impossibilità di seguirli e si lasciano, promettendosi di scriversi nel caso dovessero scoprire come stiano le cose fra Christian e la moglie.

La sera François riesce a parlare con Anne; le chiede di sposarlo, ma lei rifiuta. François racconta ad Anne di Christian e della giornata che ha trascorso in compagnia della moglie. Ma Anne gli mostra una foto in cui è presente la signora bionda che non è la moglie di Christian, ma la sorella. Più tardi, di notte, François si incammina verso l'appartamento di Lucie con l'evidente intenzione di depositare una lettera nella cassetta postale della ragazza. Intravede Lucie abbracciare un ragazzo, con il quale immagina che la ragazza abbia un appuntamento; imbuca la lettera e se ne va.

Il film è prodotto da "Les Films du Losange".

Parc des Buttes Chaumont, luogo degli esterni

Dopo aver terminato nel 1972 la serie "Sei racconti morali", Rohmer dedicò negli anni settanta all'adattamento di opere di argomento storico o letterario (per es., La Marchesa von..., Il fuorilegge). La moglie dell'aviatore fu il primo delle "Commedie e proverbi", una serie di sei film girati da Rohmer negli anni ottanta e aventi per titolo un proverbio o una espressione proverbiale.

Nel caso de La moglie dell'aviatore il proverbio è «On ne saurait penser à rien» ("Non si può pensare a niente") antifrasi dell'opera di de Musset, On ne saurait penser à tout ("Non si può pensare a tutto").

Tecnica cinematografica

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Rohmer ha girato un apposito cortometraggio in Super 8 per fissare luoghi e luci, verificare i risultati di qualche scena con gli attori, annotare le dominanti cromatiche e ambientali.[1]

Paolo Mereghetti:

«Un tono più da commedia e un naturalismo più spiccato...Se il confronto finale fra François e Anne è un po' verboso, il pedinamento con la ragazzina curiosa e il finale beffardo sono tra le cose più felici di tutta l'opera di Rohmer.»

Riconoscimenti

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  1. ^ Michele Mancini, Eric Rohmer, pp. 98-105.
  • Éric Rohmer, Les nuits de la pleine lune ; La femme de l'aviateur ; Place de l'Étoile, mises en scene et scenario Éric Rohmer, Paris : Avant-Scène du Cinéma, 1985
  • Pascal Bonitzer, La carte cachée ou les absents ont toujours raison, Cahiers du Cinéma, n. 322, aprile 1981.
  • Gérard Legrand, La femme de l'aviateur, Positif, n. 241, aprile 1981.
  • Joēl Magny, La femme de l'aviateur, un renouvellement dans la fidélité, Cinema 81, n. 268, aprile 1981.
  • Paolo Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini - Castoldi, Milano 1993. ISBN 88-859-8897-0

Collegamenti esterni

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