Kabukichō

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Kabukichō
歌舞伎町
L'ingresso di Kabukichō
StatoBandiera del Giappone Giappone
CittàTokyo
QuartiereShinjuku
Data istituzione1º aprile 1948
Codice postale160-0021
Abitanti2 241 ab.[1] (2018)
Sito webwww.kabukicho.or.jp/
Coordinate: 35°41′43.61″N 139°42′09.23″E / 35.695447°N 139.702564°E35.695447; 139.702564

Kabukichō (歌舞伎町?) è un distretto a luci rosse di Tokyo, in Giappone, situato all'interno del quartiere speciale di Shinjuku.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Kabukichō di notte
Un love hotel a Kabukichō

Il nome del distretto proviene da un teatro kabuki che non fu mai costruito.[2] Dal 1872, quinto anno dell'epoca Meiji, quando in Giappone furono revocate le leggi che regolavano i rapporti con le geishe e le prostitute, Kabukichō divenne il principale distretto a luci rosse della città di Tokyo.[3]

Successivamente le leggi contro la prostituzione divennero più ferree e dopo la seconda guerra mondiale il distretto fu sottoposto ad alcuni tentativi atti a cambiare la sua immagine.[3] Fu quindi fatto il tentativo di trasferire nel distretto il teatro Kabuki-za di Ginza, distrutto da un incendio, ma alla fine il teatro fu ricostruito a Ginza.[3] Un altro teatro fu comunque costruito a Kabukichō, il teatro Koma, che si trova in un edificio che contiene alcuni bar e discoteche.[3]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Vi è un'alta concentrazione di love hotel, night club, soap land e locali per adulti in genere, ma anche di ristoranti e normalissime attività commerciali, negozi e piccoli uffici di cambiavalute dove è anche possibile acquistare buoni scontati per musei e attrazioni.

Molti gli alberghi in questa zona, fra cui il noto Hotel Gracery, situato nello Shinjuku Toho Building, è famoso per ospitare una gigantesca testa di Godzilla (Godzilla Head, inaugurata nell'aprile del 2015) che si sporge dalla Terrazza situata all'ottavo piano e che, una volta ogni ora, sprigiona vapori e si accende di luci.

Kabukichō è gestito principalmente dalla yakuza, che controlla i locali, tra i quali si trovano anche sale per giocare a pachinko, e si occupa della sicurezza del quartiere, rendendolo così una zona sicura.[4] Con gli anni alla yakuza si è affiancata la Triade cinese.[5]

Kabukichō nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Kabukichō è presente nel videogioco Yakuza, sotto il nome di Kamurocho, nel romanzo Tokyo soup, scritto da Ryū Murakami e nel manga The School of Water Business, scritto da Hikaru Murozumi e disegnato da Shinobu Inokuma, il manga "Heat" di Buronson e disegnato da Ryoichi Ikegami. Inoltre, in questo distretto, si svolgono anche le principali vicende del manga Gintama scritto da Hideaki Sorachi e di City Hunter scritto da Tsukasa Hojo.

Ambientato a Kabukicho anche il romanzo Tokyo Vice, dello scrittore e giornalista americano Jake Adelstein, dal quale è stata tratta anche una versione televisiva, il manga Ichi The Killer e il film Tokyo Love Hotel del regista Ryūichi Hiroki. Sono, inoltre, molteplici i riferimenti al quartiere in svariati manga di genere yaoi.

Anche l'anime Case File nº221: Kabukicho, prodotto da Production I.G è ambientato nel distretto di Kabukichō, dov'è presente un elefante rosa che sprigiona vapori, come nella realtà la testa di Godzilla.

Nel manga “Tokyo Revengers” il personaggio “Shuji Hanma” è definito “Shinigami di Kabukichō”, perché proviene da tale distretto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) 住民基本台帳人口 町丁別世帯数及び男女別人口 (PDF), su city.shinjuku.lg.jp. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  2. ^ Kabukichō, su japan-guide.com. URL consultato il 9 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2014).
  3. ^ a b c d Kabukicho, su sapere.it. URL consultato il 9 agosto 2009.
  4. ^ Tokyo Journal; A Sexy Economic Feud of No Interest to the I.M.F., su nytimes.com. URL consultato il 9 agosto 2009.
  5. ^ Paradis japonais pour magia chinoise, su courrierinternational.com. URL consultato il 9 agosto 2009.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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