Isognathus australis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Isognathus australis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Isognathus
Specie I. australis
Nomenclatura binomiale
Isognathus australis
Clark, 1917

Isognathus australis Clark, 1917[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, endemico del Brasile.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto[modifica | modifica wikitesto]

Le ali sono più strette rispetto sia a I. rimosa, sia a I. allamandae.[2][3]
La colorazione di fondo della pagina superiore dell'ala anteriore è brunastra, ombreggiata di bianco, con linee nere trasversali più marcate nel maschio; più in dettaglio, in quest'ultimo si osservano due fasce nere tra M3 e CuA1, e tra CuA1 e CuA2 (assenti nella femmina), entrambe meno marcate che in I. rimosa ed in I. allamandae, la prima di circa 3 mm e la seconda di circa 2 mm di lunghezza.[2][3]
La pagina inferiore è rosso-brunastra, tranne per una campitura giallastra nella parte basale posteriore, in prossimità del margine interno.[2][3]
L'ala posteriore è tinta di un giallo acceso che occupa i quattro quinti basali della pagina superiore, giungendo fino al termen all'altezza dell'angolo anale, mentre il resto della fascia marginale (qui più larga che in I. allamandae) appare alquanto scura e nettamente in contrasto rispetto al resto dell'ala. Le linee discali appaiono scure.[1][2][3]
La pagina inferiore riprende il motivo cromatico della superiore, con la fascia terminale più stretta e più scura in prossimità dell'angolo anale (4 mm di larghezza anziché uno solo, come nel caso di I. allamandae), e si osserva un'ampia banda grigio-brunastra sul margine costale, che giunge fino ad Rs.[1][2][3]
L'apice dell'ala anteriore non è falcato. Il termen è solo lievemente dentellato e convesso; sulla pagina ventrale risulta più scuro in corrispondenza del tornus.[1][3]
Le antenne sono sottili, non clavate e leggermente uncinate alle estremità, con una lunghezza pari a circa la metà della costa.[2]
Il torace è brunastro dorsalmente, ma più pallido sulla superficie ventrale.[2]
L'addome assume le stesse tonalità del torace.[2]
L'apertura alare del maschio è di 70 mm (lievemente maggiore di I. allamandae); la femmina è un po' più grande.[4]

Larva[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco è cilindrico, con il capo piccolo e nerastro. Il cornetto caudale sull'ottavo urotergite è lungo e filiforme.[4]

Pupa[modifica | modifica wikitesto]

Le crisalidi sono adectiche ed obtecte; appaiono nerastre, lucide e striate di arancione, con un cremaster poco sviluppato; si rinvengono entro bozzoli dalle pareti sottili, posti negli strati superficiali della lettiera del sottobosco.[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è un endemismo del Brasile nordorientale[1]

Questa specie rappresenta un endemismo del Brasile nordorientale (locus typicus: fiume Ururaí).[1][2][3][4][5]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali, dal livello del mare fino a modeste altitudini.[4]

Plumeria alba
Plumeria obtusa
Plumeria rubra

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

La specie, come le sue congeneri, ha abitudini principalmente crepuscolari. Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola posta all'estremità addominale.[4]

Periodo di volo[modifica | modifica wikitesto]

La specie è multivoltina, con adulti che sfarfallano in tutti i mesi dell'anno.[4]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Le piante ospiti sono membri del genere Plumeria L. (Frangipani, fam. Apocynaceae), tra cui:[4]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sottospecie[modifica | modifica wikitesto]

Non sono state segnalate sottospecie.[2][3][4][5]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Non sono stati riportati sinonimi.[2][3][4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Benjamin Preston Clark, New Sphingidae, in Proceedings of the New England Zoölogical Club, vol. 6, Cambridge, Massachusetts, 15 dicembre 1917, pp. 57-72.
  2. ^ a b c d e f g h i j k Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 96-97, ISBN 086096 022 6.
  3. ^ a b c d e f g h i CATE Creating a Taxonomic e-Science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 29 giugno 2012 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  4. ^ a b c d e f g h i j Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 29 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  5. ^ a b c Funet, su ftp.funet.fi. URL consultato il 29 giugno 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Clark, 1920. Sixteen New Sphingidae. Proceedings of the New England Zoölogical Club 7: 70
  • Druce in Godman & Salvin, 1881; Godman & Salvin, 1881 - Biologia Centrali-Americana, or Contributions to the Knowledge of the Fauna of Mexico and Central America. Zoology. Lepidoptera. Heterocera 1: 2, 3: pl. 1-101.
  • Edwards, H., 1887 - Apparently New Species of Mexican Heterocera. Entomologica Americana 3: 89-92.
  • Felder & Felder, 1862 - Wiener Entomologische Monatschrift, Vienna, Carl Gerold's Sohn, Vol. 6, 187.
  • Grote, 1867 - Remarks on the Sphingidae of Cuba, and Description of a New Species of Ambulyx from Brazil. Ann. Lyc. nat. Hist. N.Y. 8: 195-207.
  • Grote & Robinson, 1865 - A synonymical catalogue of North American Sphingidae, with notes and descriptions. Proceedings of the Entomological Society of [Philadelphia 5: 149-193, pl. 1-3.
  • Grote & Robinson, 1868 - Notes on the North American Lepidoptera in the British Museum and described by Mr. Francis Walker. Transactions of the American Entomological Society 2: 67-88.
  • Hemming, 1937 - Hübner, a bibliographical and systematic account of the entomological works of Jacob Hübner and of the supplements thereto by Carl Geyer, Gottfried Franz von Frölich and Gottlieb August Wilhelm Herrich-Schäffer, Vol. 1 & 2.
  • Hodges, 1971 - The Moths of America North of Mexico; Fascicle 21; Sphingoidea.
  • Kitching & Cadiou, 2000 - Hawkmoths of the World. An annotated and illustrated revisionary checklist (Lepidoptera: Sphingidae). 256 pp. Comstock Publishing Associates - Ithaca. ISBN 978-0-8014-3734-2.
  • (EN) Kükenthal, W. (Ed.), Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hälfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, a cura di Kristensen, N. P., collana Handbuch der Zoologie, Fischer, M. (Scientific Editor), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. x + 491, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917.
  • Lamas, 2007 - Bibliography of butterflies; An Annocated Bibliography of the Neotropical Butterflies and Skipper (Lepididoptera: Papilionoidea and Hesperioidea); Revised Electronic Edition.
  • Landman, 2001 - The Complete Encyclopedia of Moths. 272 pp.; Grange Books; ISBN 1-84013-409-7.
  • Lemaire & Minet, 1999 - The Bombycoidea and their relatives. Pages 321-353 in: Lepidoptera: Moths and Butterflies. 1. Evolution, Systematics, and Biogeography. Handbook of Zoology Vol. IV, Part 35. N. P. Kristensen, ed. De Gruyter, Berlin and New York.
  • Lewis, 1974 - Butterflies of the World; ISBN 0-245-52097-X.
  • Ménétriés, 1857 - Enumeratio corporum animalium Musei Imperialis Academiae Scientiarum Petropilitanae. Classis Insectorum, Ordo Lepidopterorum. Cat. lep. Petersb. 1: 1-66, pl. 1-6, (supplement) 67-112 (1855), 2: 67-97, 99-144, pl. 7-14 (1857), 3: 145-161, pl. 15-18 (1863).
  • (EN) Minet, J., The Bombycoidea: phylogeny and higher classification (Lepidoptera: Glossata) (abstract), in Insect Systematics & Evolution, vol. 25, n. 1, Stenstrup, Apollo Books, gennaio 1994, pp. 63-88, DOI:10.1163/187631294x00045, ISSN 1399-560X (WC · ACNP), LCCN 00252879, OCLC 4637513943.
  • Opler, Pavulaan, Stanford & Pogue - Butterflies and Moths of North America; Mountain Prairie Information Node.
  • Opler & Warren, 2003 - Butterflies of North America. 2. Scientific Names List for Butterfly Species of North America, north of Mexico.
  • Rothschild & Jordan, 1915 - Thirteen new Sphingidae. Novitates Zoologicae 22 (2): 281-291, pl. 20.
  • Rothschild & Jordan, 1915 - Some new Sphingidae in the collection of the British Museum. Novitates Zoologicae 22 (2): 291-294.
  • (EN) Scoble, M. J., The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. xi, 404, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  • (EN) Stehr, F. W. (Ed.), Immature Insects, 2 volumi, seconda edizione, Dubuque, Iowa, Kendall/Hunt Pub. Co., 1991 [1987], pp. ix, 754, ISBN 9780840337023, LCCN 85081922, OCLC 13784377.
  • Tuttle, 2007 - The Hawkmoths of North America, A Natural History Study of the Sphingidae of the United States and Canada. The Wedge Entomological Research Foundation, Washington DC; ISBN 978-0-9796633-0-7.
  • Walker, 1856 - List of the Specimens of Lepidopterous Insects in the Collection of the British Museum 8: 1-271.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]