Irma Records

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Irma Records
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1988
Fondata daUmbi Damiani e Massimo Benini
Sede principaleBologna
SettoreMusicale
ProdottiDance, Indie, Chillout, Lounge, Acid Jazz, Rap, Pop
Sito webwww.irmagroup.com

La Irma Records è un'etichetta discografica italiana nata nel 1988 a Bologna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In quegli anni nasceva in Italia la scena House italiana e le produzioni della Irma si concentrarono inizialmente su questo genere musicale. I primi successi internazionali sono stati Soft House Company, Be Noir, Mozart & Master Freez, Don Carlos e soprattutto il successo dance mondiale dei Double Dee Found Love, che ha raggiunto i vertici delle classifiche di vendita dance di tutto il mondo[1] [2].

Nei primi anni '90 si sono susseguite produzioni di singoli di Dance House ma è anche iniziata la produzione di album di artisti e gruppi, in particolare quello dei Jestofunk, che con il loro primo album Love in a black dimension ed i singoli da questo estratti (Can We Live, Say It Again, I'm Gonna Love You) sono arrivati ai vertici delle classifiche internazionali.

L'etichetta inizia poi a trattare vari generi musicali, a partire dall'Acid jazz e il Trip hop e pubblica album di artisti di Sarah Jane Morris, Bossa Nostra, Ohm Guru, Gazzara, Black & Brown; la Irma pubblica poi il primo singolo dell'artista hip hop italiano Frankie hi-nrg mc Fight Da Faida, e, negli anni successivi, nella sua sotto etichetta Mandibola Records, gli album dei Colle Der Fomento, Ice One e Alta Tensione[3].

A metà degli anni '90 la Irma Records è stata una delle prime etichette a pubblicare album lounge/chillout (serie di compilation: Irma Chill Out Cafè) e i lavori dei Montefiori Cocktail che con la loro musica hanno dato vita ad un genere musicale denominato proprio Cocktail Music. Negli anni successivi la produzione della Irma record è continuata incessantemente cercando di occuparsi di tutti i generi musicali più interessanti della scena Club internazionale come il Drum and bass, il breakbeat, la jazz house e il nu jazz. Grande attenzione è stata data anche alla musica di matrice brasiliana, a partire dai Bossa Nostra; sono stati pubblicati gli album di Dom Um Romao, Man Sueto, Banda Favela, Arcoris, Nu Braz e una serie di compilation dal titolo Sister Bossa fino ad arrivare al 2004, anno dell'affermazione internazionale del gruppo brasiliano Kaleidoscópio con Voce me Apareceu.

Lo stesso anno esce in Inghilterra il singolo Happy dell'artista inglese Max Sedgley, che diventa una hit nei club internazionali.

La Irma Records, oltre ad avere in catalogo generi musicali legati al mondo del Club ha iniziato ad occuparsi di musica italiana, con artisti quali Steve Rogers Band, gruppo storico di Vasco Rossi, Maler, cantautore lanciato da Fiorello a Viva Radio 2 e vincitore del Premio SIAE Tenco, e Agnese Manganaro, cantautrice di Lecce, il cui primo singolo è prodotto da Roberto Vernetti, premiato al MEI come migliore produttore italiano 2005.

Dopo il 2008 IRMA si è aperta ad un versante musicale più indie che va dal Pop al Rock. Ad oggi IRMA ha pubblicato album di Artisti come Silvia's Magic Hands, Jolaurlo ,Kalweit and the Spokes, Phinx, Non Giovanni (finalista al Premio Tenco), Joycut, Kaufman, Suz, Skelters, Virtual Time, RHumornero, Adam Carpet e molti altri.

Nel 2009 pubblica il primo album dell'artista produttore nu jazz Nerio Poggi in arte Papik (che con il singolo “Staying for Good” tratto appunto dall'album “Rhythm of Life” è entrato nelle classifiche dei brani più' programmati dalle Radio italiane tra le quali Radio DeeJay, RMC, Radio 105 e Radio Capital). Sempre in ambito Nu Jazz pubblica anche Aaron Tesser and the New Jazz Affair, Ely Bruna (voce solista dei Papik), Nu Braz e Ida Landsberg, nel cui disco suonano ospiti internazionali come Frank Gambale, Ferruccio Spinetti e Andy Gravish. Nello stesso anno rimette in attività l'etichetta di hip hop italiano Mandibola Records inizialmente con la pubblicazione dei primi due album del rapper di Reggio Emilia Murubutu, poi con il suo terzo album dal titolo Gli ammutinati del Bouncin' ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari. Seguiranno gli album di Picciotto, Metal Carter, EasyOne, Loop Therapy, L'Arcano & Micro B Orchestra, Brain, Denay e Fetz Darko.

Nel 2011 IRMA records pubblica tra le altre cose “I already love you” il secondo lavoro dell'Artista statunitense Sara Lov (frontwoman dei Devics) e il disco di Enrico Brizzi & Yuguerra La vita quotidiana in Italia dove la voce di Enrico Brizzi si è unita alle sonorità R&R della band emiliana Yuguerra. Nel 2012 IRMA records pubblica il nuovo album Got To Be Real della cantautrice jazz brasiliana Ithamara Koorax, il secondo album del Produttore romano Nerio Poggi in arte Papik dal titolo Music Inside e i primi due album del gruppo swing Sugarpie And The Candymen. Nel 2014 il nuovo album di Papik, un doppio CD dal titolo Sound For The Open Road . Nel 2015 sempre con Papik crea la colonna sonora delle nuove puntate del manga giapponese Lupin III ambientate in Italia a San Marino. Nel 2016 Mandibola records pubblica il nuovo album di Murubutu L'uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti.

Nel 2017 i primi due singoli dell'ambizioso progetto discografico Marea feat. Mietta: Semplice, inedito, e Historia de un amor, cover a ritmo di bolero[4], che raggiungono rispettivamente il 1º e il 3º posto nella classifica Top 100 Brani 'Jazz' di iTunes[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pierfrancesco Pacoda, Sulle rotte del rave: DJ’s party e piste da ballo da Goa a Londra, da Bali a Ibiza, Milano, Feltrinelli, 2002, ISBN 88-7108-178-1.
  2. ^ Andrea Angeli Bufalini, Giovanni Savastano, La Storia della Disco Music, Hoepli, 2019 [1]
  3. ^ Pierfrancesco Pacoda, Potere alla parola: Antologia del rap italiano, Milano, Feltrinelli, 1996, ISBN 8807813971.
  4. ^ MIETTA pubblica due nuovi brani con i MAREA, su allmusicitalia.it. URL consultato il 22 ottobre 2017.
  5. ^ MAREA & MIETTA PRIMI NELLE CLASSIFICHE JAZZ: L'INTERVISTA AD ANDREA DESSÌ, su nightguide.it. URL consultato il 28 ottobre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pierfrancesco Pacoda, Sulle rotte del rave: DJ’s party e piste da ballo da Goa a Londra, da Bali a Ibiza, Milano, Feltrinelli, 2002, ISBN 88-7108-178-1.
  • Pierfrancesco Pacoda, Potere alla parola: Antologia del rap italiano, Milano, Feltrinelli, 1996, ISBN 8807813971.
  • Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editrice, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
  • Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, Milano, Musica e Dischi, 2008, ISBN 8890338008.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN137367196 · WorldCat Identities (ENviaf-137367196
  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica