Il gobbo e la ballerina

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Il gobbo e la ballerina
film perduto
Titolo originaleDer Bucklige und die Tänzerin
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania
Anno1920
Durata50 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedrammatico
RegiaFriedrich Wilhelm Murnau
SceneggiaturaCarl Mayer
Casa di produzioneHelios Film
FotografiaKarl Freund
ScenografiaRobert Neppach
Interpreti e personaggi

Il gobbo e la ballerina (Der Bucklige und die Tänzerin) è un film muto del 1920 diretto da Friedrich Wilhelm Murnau.

Si tratta di uno delle pellicole di Murnau considerate perdute. Si ritiene sia andato distrutto durante il nazismo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Le notizie sul film sono date da Lotte H. Eisner.[1] James Wilton è vissuto a Berlino, dove ha sempre ricevuto il disprezzo delle donne che ha corteggiato per l'aspetto ripugnante della sua gobba. A Java scopre una miniera di diamanti, diventa molto ricco, e impara i segreti dei famosi cosmetici giavanesi. Torna a Berlino, incontra Gina, una ballerina che soffre per una difficile relazione sentimentale e la conquista con regali costosi. Gina però interromperà la storia d'amore con Wilton che per vendicarsi le prepara un elisir mortale, non per lei ma per chi la bacerà ....

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

È la prima sceneggiatura per Murnau di Carl Mayer, uno degli sceneggiatori de Il gabinetto del dottor Caligari con cui lavorerà per molti suoi successivi film.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

In Germania, il film - con il visto di censura B.950 del 15 dicembre 1920 - venne vietato ai minori[2].

Prima[modifica | modifica wikitesto]

La prima proiezione del film ebbe luogo l'8 luglio del 1920 al Marmorhaus di Berlino[2].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film ebbe una buona accoglienza dalla stampa: fu lodata la regia di Murnau ...efficace nel creare attorno ai personaggi un'atmosfera, l'alito di un'anima[3], furono apprezzate le scenografie e la fotografia,[4], fu notato il pregevole lavoro di Carl Mayer nell'elaborazione del soggetto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lotte H. Eisner, Murnau. Vita e opere di un genio del cinema tedesco, pp.38-39 e pp. 124-125.
  2. ^ a b Film Portal
  3. ^ Film Curier, 9 luglio 1920.
  4. ^ Der Kinematograph, 12 settembre 1920.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Lotte H. Eisner, Murnau. Vita e opere di un genio del cinema tedesco, Alet Edizioni, Padova, settembre 2010 ISBN 978-88-7520-125-8
  • Pier Giorgio Tone, Murnau, Milano, Il Castoro Cinema, Firenze 1976.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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