Horti Pallantiani

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Horti Pallantiani
Roma antica e i suoi horti (inclusi gli horti Pallantiani)
Civiltàromana
Utilizzogiardino
EpocaI-IV secolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneRoma
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°53′47.4″N 12°30′16.9″E / 41.8965°N 12.504694°E41.8965; 12.504694

Gli Horti Pallantiani erano antichi giardini situati a Roma sul colle Esquilino (Rione Esquilino), nella zona di Porta Maggiore.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I giardini erano situati nella Regio V augustea (Esquiliae) e prendevano il nome da Pallante[1], potente liberto imperiale arricchitosi durante il regno Claudio, che Nerone fece uccidere nel 62 d.C. per impossessarsi dei suoi beni[2].

Ai margini di questi giardini era ubicata, secondo Plinio il Giovane[3], la tomba dello stesso Pallante.

Il toponimo Horti Pallantiani si mantenne per tutto l'impero e forse il loro assetto rimase intatto fino al IV secolo, quando sono ricordati nei Cataloghi regionari[4] all'interno della Regio V (Esquiliae).

Forse si può riferire a questi giardini il frammento 57 (horti P[---]) della Forma Urbis Severiana[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ PIR P 49.
  2. ^ Tacito, Annales XIV, 65.
  3. ^ Plinio il Giovane, Epistulae, 7, 29, 2; 8, 6: via Tiburtina, intra primum lapidem (dalla Porta Esquilina).
  4. ^ Roberto Valentini e Giuseppe Zucchetti, Codice topografico della città di Roma, Roma, Tipografia del Senato, 1940, pp. 105, 170.
  5. ^ Gianfilippo Carettoni, Antonio Maria Colini, Lucos Cozza e Guglielmo Gatti, La pianta marmorea di Roma antica. Forma urbis Romae, Roma 1960, p. 117, tav. 35.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]