Giuseppe Abozzi
Giuseppe Abozzi | |
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Deputato dell'Assemblea Costituente | |
Durata mandato | 25 giugno 1946 – 31 gennaio 1948 |
Gruppo parlamentare | Fronte liberale democratico dell'uomo qualunque |
Circoscrizione | Cagliari-Sassari-Nuoro-Oristano |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Fronte liberale democratico dell'uomo qualunque |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Università | Università degli Studi di Sassari |
Professione | avvocato |
Giuseppe Abozzi o Peppino Abozzi, noto anche con lo pseudonimo di Mascagnino (Sassari, 26 settembre 1882 – Sassari, 25 novembre 1962), è stato un avvocato e politico italiano, deputato all'Assemblea Costituente per il Fronte dell'Uomo Qualunque[1][2][3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]I primi anni
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia Abozzi, originaria di Osilo, era una delle più importanti famiglie borghesi di Sassari di orientamento liberale e occupava da tempo un ruolo centrale nella società e nella politica della città.[4] Il padre di Giuseppe Abozzi, Michele Abozzi, fu deputato dal 1904 al 1919 di orientamento moderato e presidente dell'Istituto fascista di cultura, mentre il nonno Luigi e il bisnonno Michele furono rispettivamente professore di eloquenza a Sassari e professore di anatomia.[4][5] Studiò giurisprudenza all'Università di Sassari, dove si fece notare anche per la partecipazione come direttore d'orchestra in un gruppo teatrale studentesco.[3] Anche finiti gli studi accompagnò il ruolo di avvocato alla attività di conferenziere in ambito letterario e musicale.[6] Come il padre, occupò dei ruoli di rilievo all'interno del fascismo sardo, avendo diretto dal 1939 la sede sassarese dell'Istituto di credito agrario.[4]
La carriera politica con il Fronte dell'Uomo Qualunque
[modifica | modifica wikitesto]Giuseppe Abozzi fu, assieme a Antonio Spanedda, una delle figure attorno alle quali si formarono i primi nuclei del Fronte dell'Uomo Qualunque in Sardegna.[7] Abozzi divenne il primo e unico segretario provinciale del partito a Sassari.[6] Come nel caso delle altre sezioni provinciali sarde del Fronte, l'attività del partito ruotava attorno ad Abozzi, che svolgeva un ruolo preponderante nel coordinamento elettorale, nonostante l'alto numero di iscritti.[8]
Venne candidato alla circoscrizione Cagliari-Sassari-Nuoro alle elezioni della assemblea costituente del 1946.[9] Nella circoscrizione il partito ottenne 65 142 voti (12,35%) e un risultato particolarmente buono nella provincia (14,99%) e nel comune di Sassari (28,40%) e ad Osilio (19,94%), comune di origine della famiglia.[10][11][12][13][14] Giuseppe Abbozzi fu l'unico eletto del partito nella circoscrizione con 18 436 preferenze, il quinto candidato più votato in Sardegna dopo Antonio Segni, Gesumino Mastino, Salvatore Mannironi e Velio Spano.[10][15]
Dopo l'Assemblea Costituente
[modifica | modifica wikitesto]Con la scissione del partito del 1947, Abozzi non si schierò apertamente né con Guglielmo Giannini né con i dissidenti, rivendicando la sua indipendenza.[16] Alle elezioni politiche del 1948 si ricandidò sia al Senato che alla Camera con il Blocco Nazionale, che comprendeva anche il Fronte dell'Uomo Qualunque: non venne rieletto, arrivando secondo al Senato nel collegio uninominale di Sassari con 13 501 voti (16,44%) dietro a Giovanni Lamberti della DC e secondo nella sua lista nella circoscrizione Cagliari-Sassari-Nuoro della Camera con 11 362 preferenze.[17][18] Con la dissoluzione del partito, il comitato provinciale di Sassari della Democrazia Cristiana valutò l'idea di candidarlo nelle sue liste alle elezioni regionali del 1949 e avvantaggiarsi del suo bacino di voti raccolto alle precedenti elezioni, ma la proposta non fu accolta a causa dell'opposizione di vari esponenti del partito, dell'Azione Cattolica, delle ACLI e della base del partito legata a Gronchi e Dossetti.[19] Terminato il suo mandato come deputato all'Assemblea costituente, non ebbe più incarichi elettivi nazionali.[1]
Il lavoro alla Assemblea Costituente
[modifica | modifica wikitesto]Seguendo l'orientamento del Fronte dell'Uomo Qualunque, alla Costituente Giuseppe Abozzi fu l'unico parlamentare sardo ad opporsi fortemente all'istituzione delle regioni, scontrandosi in particolare con Emilio Lussu e appoggiando un emendamento del liberale Alfonso Rubilli per l'eliminazione del Titolo V.[20][21][22] Favorevole a un decentramento su base provinciale, nei suoi discorsi all'assemblea Abozzi evidenziò il rischio di ridimensionamento del ruolo delle principali città sarde, inclusa Sassari, nei confronti del capoluogo Cagliari e di una contrapposizione tra le regioni ricche e quelle povere.[21] Allo stesso modo si oppose allo statuto speciale per le regioni, presentando senza successo un emendamento per rimuoverlo dalla Costituzione.[23]
Fu a favore dell'autogoverno e dell'indipendenza della magistratura, opponendosi a proposte di elezione diretta dei magistrati.[24] Propose anche un emendamento per vietare l'iscrizione dei magistrati a "partiti politici o associazioni segrete", che non venne però approvato.[25] Altri due emendamenti non approvati in questo senso furono quello presentato in parallelo a uno simile di Tito Oro Nobili per far presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura dal primo presidente della Corte di cassazione, invece che dal Presidente della Repubblica, e un altro per imporre che il Consiglio Superiore della Magistratura fosse composto esclusivamente da magistrati.[26]
Alla Costituente fece anche parte della commissione incaricata di verificare il fondamento dell'accusa rivolta da Andrea Finocchiaro Aprile a Ferruccio Parri, nonché della commissione per l'esame del disegno di legge riguardante le norme per l'elezione del Senato.[1] Cercò, senza successo, di creare una circoscrizione elettorale di Sassari-Nuoro separata da quella di Cagliari per la Camera.[27]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Giuseppe Abozzi, su Portale storico della Camera dei deputati. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Antonio Ligios, Goliardia in musica (PDF), in Antonello Mattone (a cura di), Storia dell'Università di Sassari, vol. 2, Nuoro, Ilisso, 2010, p. 319.
- ^ a b Manlio Brigaglia, Storia della goliardia sassarese (PDF), in Antonello Mattone (a cura di), Storia dell'Università di Sassari, vol. 2, Nuoro, Ilisso, 2010, p. 307.
- ^ a b c Cocco, p. 181.
- ^ Michele Abozzi, su Portale storico della Camera dei deputati. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ a b Cocco, pp. 180-181.
- ^ Cocco, p. 180.
- ^ Cocco, pp. 202-203.
- ^ Cocco, p. 186.
- ^ a b Circoscrizione CAGLIARI-SASSARI-NUORO, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Provincia SASSARI, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Comune SASSARI, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Comune OSILO, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Cocco, pp. 191-192.
- ^ Cocco, p. 193.
- ^ Cocco, p. 196.
- ^ Circoscrizione Cagliari-Sassari-Nuoro, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Collegio SASSARI, su elezionistorico.interno.gov.it. URL consultato il 1º maggio 2022.
- ^ Cocco, p. 199.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta di martedì 27 maggio 1947 (PDF), su camera.it, 27 maggio 1947.
- ^ a b Assemblea Costituente - Seduta di martedì 3 giugno 1947 (PDF), su camera.it, 3 giugno 1947.
- ^ Cocco, p. 202.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta di venerdì 27 giugno 1947 (PDF), su camera.it, 27 giugno 1947.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta antimeridiana di mercoledì 12 novembre 1947 (PDF), su camera.it, 12 novembre 1947.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta antimeridiana di venerdì 5 dicembre 1947 (PDF), su camera.it, 5 dicembre 1947.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta pomeridiana di martedì 25 novembre 1947 (PDF), su camera.it, 25 novembre 1947.
- ^ Assemblea Costituente - Seduta antimeridiana di sabato 13 dicembre 1947 (PDF), su camera.it, 13 dicembre 1947.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Maurizio Cocco, L'Uomo qualunque in Sardegna, in Meridiana: rivista di storia e scienze sociali, n. 78, Viella SRL, 2013, pp. 177-203.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Giuseppe Abozzi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuseppe Abozzi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Abozzi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
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