Giulio Stolfi

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Giulio Stolfi (Potenza, 16 gennaio 1917Potenza, 23 maggio 2005) è stato un giurista e poeta italiano. È stato uno dei protagonisti del Novecento poetico lucano[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Potenza da un'antica famiglia gentilizia originaria di Avigliano seguì la secolare consuetudine familiare laureandosi in Giurisprudenza presso l'università di Napoli nel 1939. Fu magistrato, presidente di T.A.R. e Consigliere di Stato. Ha concluso la sua carriera come Presidente di Sezione H.C. del Consiglio di Stato. In seguito ha ricoperto per diversi anni la carica di Difensore Civico della Regione Basilicata. È morto nella sua casa di Potenza, all'età di 88 anni, il 23 maggio 2005.

È stato inoltre direttore onorario della biblioteca provinciale di Potenza, componente della Giunta Provinciale Amministrativa, presidente di varie commissioni tributarie, consulente dell'Ufficio Legislativo del Consiglio Regionale di Basilicata, componente del Comitato di Bioetica dell'Ospedale San Carlo di Potenza. Come uomo di lettere la sua produzione, non vastissima, gli ha tuttavia valso importanti riconoscimenti.

Ha vinto diversi premi letterari fra cui il "Metaponto" (Matera), l'"Ortigia" (Siracusa), il "Saturo d'argento" (Leporano), "Il Golfo" (La Spezia). Nel 1999 gli fu assegnato, dalla giuria del Premio Letterario Basilicata, il premio speciale "Una vita per la cultura lucana".

Collaboratore di riviste fondamentali per il Neorealismo italiano come "Momenti", "Situazione" e "L'Esperienza Poetica", pubblicò le raccolte di versi "Giallo d'Argilla e Ginestre" (Torino, 1954), "Provincia del Reame" (Padova, 1959), "Il Peso del Cielo" (Manduria, 1992), il romanzo "La bandiera sul campanile" (Brescia, 1973, riedito nel 1975) e svariati saggi, novelle ed articoli occasionali. Di lui hanno scritto famosi critici letterari fra i quali, a titolo di esempio, Arnaldo Bocelli[2], Vittoriano Esposito[3], Giuliano Manacorda[4], Antonio Piromalli[5], Tito Spinelli,[6] Walter Siti[7].

È stato definito da Luigi Reina[8] "il più sicuro interprete, insieme con Sinisgalli e Scotellaro, di una poesia capace di forzare i limiti angusti della regione per attingere sostanze universali". Lo stesso Autore gli attribuisce il merito di aver cercato, e trovato, una mediazione fra realismo ed ermetismo[9][10].

Vittoriano Esposito dice invece di lui:" Al di là delle suggestioni metaforiche, al di là delle allusioni simboliche, le quali, prese singolarmente e nel loro insieme, consentono alla pagina di disporsi sulla linea delle lirica moderna senza caricarsi di ambigue oscurità, resta sempre viva in lui l'urgenza di non mascherare i sentimenti, di non tradire la parola in quello che ha da valere e da significare per l'uomo: e non l'uomo di questa o quella terra, ma l'uomo di ogni latitudine".

E per Giuliano Manacorda il volume "Il peso del cielo", ultima raccolta poetica pubblicata di Stolfi, "ripropone le poesie di uno dei più autentici interpreti, in poesia, del mondo lucano".

Alla sua memoria il Circolo Culturale "Il Portale" di Pignola, paese a cui lo Stolfi fu molto legato, ha dedicato un Premio Nazionale di Poesia. La seconda edizione è stata recentemente aggiudicata da Dante Maffia.[11]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • "Giallo d'argilla e ginestre" Ed. di Momenti, Torino 1954
  • "Provincia del reame" Rebellato, Padova 1959
  • "La bandiera sul campanile", Editrice La Scuola, Brescia 1973, riedito nel 1975
  • "Il peso del cielo" Lacaita, Manduria 1993
  • " Albero senza radici ", Osanna editori, Venosa, 2007 (pubblicazione postuma)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
— 15 febbraio 1989. Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ presentazione in "Conoscere la Basilicata" a cura del Consiglio Regionale di Basilicata Copia archiviata, su consiglio.basilicata.it. URL consultato il 12 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2008).
  2. ^ cfr. "il Mondo", 6 aprile 1954
  3. ^ in "La Vallisa", anno XIII, n. 37, Bari 1994
  4. ^ in "Storia della letteratura italiana contemporanea (1940-1965), Editori Riuniti, 1967
  5. ^ "Alcune tendenze della Poesia del Novecento in Basilicata", in AA. VV., "La svolta della rivolta", Francavilla, A. Captano Editrice, 1988
  6. ^ in "Basilicata", Editrice La Scuola, Brescia 1987
  7. ^ ne "il Neorealismo nella poesia italiana (1941-1956)", Einaudi, Torino 1980
  8. ^ professore ordinario di Letteratura Italiana e preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell'università di Salerno
  9. ^ cfr. prefazione a "il Peso del Cielo", Lacaita, Manduria 1992. In appendice al volume è inoltre riportata un'ampia antologia critica
  10. ^ cfr. anche L. Reina, "Il viaggio della Demetra", Napoli, ESI 1982
  11. ^ articolo correlato su Artepress.it [1][collegamento interrotto]
  12. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Stolfi avv. Giulio

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Diverse scelte di poesie di Stolfi sono reperibili in rete. Fra queste: [2] [3]

Controllo di autoritàVIAF (EN90327344 · ISNI (EN0000 0004 1966 8780 · SBN SBLV080421 · WorldCat Identities (ENviaf-90327344