Giovanni Peterlongo
Giovanni Peterlongo (Trento, 1856 – Milano, 1941) è stato un politico, esperantista e traduttore italiano. Fu eletto sindaco di Trento fra il 1922 e il 1923 e successivamente divenne commissario prefettizio. Divenne famoso per essere l'autore della traduzione in esperanto della Divina Commedia, pubblicata per la prima volta nel 1963.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si laureò in Giurisprudenza all'Università di Vienna e lavorò come funzionario alla Dieta di Innsbruck. Attorno al 1891 fu direttore del Magistrato della città di Trento (un organo amministrativo e politico del tempo). Quando l'11 ottobre 1896 fu inaugurato a Trento il Monumento a Dante fu Peterlongo in quella veste a prenderlo in consegna. Prima della grande guerra fu eletto deputato della Dieta di Innsbruck.[2]
Durante la prima guerra mondiale fu internato a Linz perché sospettato di essere irredentista. Subì due processi fra 1916 e 1917, ma vennero archiviati in seguito all'amnistia concessa dall'imperatore Carlo I d'Austria-Ungheria. Dopo l'annessione del Trentino-Alto Adige all'Italia si espresse in difesa dell'autonomia locale trentina contro il centralismo statale e a favore dell'uso del tedesco in Alto Adige. Fu Commissario civile a Bolzano e vice presidente della Consulta Trentina, che assisteva il governo provvisorio militare.[3]
Alle elezioni comunali di Trento del 1922 i socialisti ottennero 16 seggi, i liberali 13 e i popolari 11: Peterlongo, diventato consigliere con i liberali, fu eletto sindaco grazie ad un accordo con i popolari. Lo stesso anno il fascismo prese il potere e in seguito cominciò a spingere per lo scioglimento dei comuni: il 10 agosto 1923 Peterlongo si dimise insieme a tutto il gruppo liberale, dichiarando che era nell'interesse di Trento che venissero indette nuove elezioni; popolari e socialisti invece non si dimisero ma il consiglio venne comunque sciolto e Peterlongo venne nominato commissario prefettizio.[4] Nel 1926 abbandonò l'attività politica.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dante Alighieri, La Divina Commedia-La dia komedio. Testo esperanto a fronte (traduzione di Giovanni Peterlongo), SIEI, 1980
- ^ Umberto Corsini, Giovanni Peterlongo e una versione in esperanto del poema dantesco, pp. 117-118.
- ^ Umberto Corsini, op. cit., pp. 115-117.
- ^ Fabrizio Rasera, "Dal regime provvisorio al regime fascista (1919-1937)", pp. 89-93.
- ^ Umberto Corsini, Giovanni Peterlongo e una versione in esperanto del poema dantesco, p. 118.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Umberto Corsini, Giovanni Peterlongo e una versione in esperanto del poema dantesco, in «Studi trentini di scienze storiche», rivista della Società di Studi per la Venezia Tridentina, TEMI, Trento, 1969, n. 2.
- Fabrizio Rasera, "Dal regime provvisorio al regime fascista (1919-1937)", in Storia del Trentino - Vol. VI. L'età contemporanea. Il Novecento, a cura di Andrea Leonardi e Paolo Pombeni, Il Mulino, 2006.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Peterlongo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Bruno Migliorini, Peterlongo, Giovanni, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1970.
- Passaggio Giovanni Peterlongo, sullo Stradario di Trento
- Giovanni Peterlongo, Chi era Costui
- Passaggio Giovanni Peterlongo a Trento su OpenStreetMap
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