General Electric J85

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General Electric J85
Un General Electric J85-GE-21B
Descrizione generale
CostruttoreBandiera degli Stati Uniti General Electric
Tipoturbogetto
Combustione
Compressoreassiale a 9 stadi
Turbinaassiale a 2 stadi
Uscita
Spinta16,01kN (3 600 lbf)
22,24 kN (5 000 lbf) con postbruciatore
Dimensioni
Lunghezza2,858 m (112,5 in)
Larghezza0,663 m (26,1 in)
Rapporti di compressione
Rap. di compressione8,3
Peso
A vuoto290 kg (639 lb)
Prestazioni
Consumo specificoda 1,24 (lb/h)/lbf a 2,13 (lb/h)/lbf con postbruciatore
UtilizzatoriA-37 Dragonfly
Canadair CL-41 Tutor
Northrop F-5
T-38 Talon
Note
valori per un J85-GE-21[1]
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Il General Electric J85 è una serie di piccoli motori turbogetto sviluppati dalla statunitense General Electric a partire dalla fine degli anni cinquanta. È uno dei motori turbogetto più longevi, tanto che la United States Air Force prevede di mantenerlo in servizio fino al 2040.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il J85 venne inizialmente sviluppato per essere installato su un missile da inganno radar, il McDonnell ADM-20 Quail. Il Quail era progettato per essere sganciato in volo da un B-52 Stratofortress per continuare la sua rotta in formazione con l'aereo che l'aveva lanciato come contromisura per eventuali missili terra-aria SA-2 Guideline. Questo profilo di missione richiedeva un motore piccolo ma comunque in grado di mantenere il passo con il bombardiere che doveva proteggere. Come per l'analogo Armstrong Siddeley Viper costruito in Inghilterra, il motore del Quail poteva essere costruito con materiali di minor qualità, dato il suo utilizzo usa-e-getta.

Successivamente, come accadde per il Viper, anche il J85 fu costruito con materiali standard in modo da estendergli la vita operativa ed impiegarlo su piccoli aerei a reazione come il T-38 Talon, il Northrop F-5, il Canadair CT-114 Tutor, ed il Cessna A-37 Dragonfly. Più recentemente, i J85 sono stati usati sull'aereo Scaled Composites White Knight, il lanciatore della navetta spaziale Scaled Composites SpaceShipOne, e sulla replica del Messerschmitt Me 262 da poco completata negli Stati Uniti[3].

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Uno spaccato di J85-GE-17A

La configurazione base del motore è particolarmente compatta, misurando 45 cm di diametro per 102,9 cm[4]. La configurazione originaria prevedeva un compressore a flusso assiale ad 8 stadi mosso da due stadi di turbina, una camera di combustione di tipo anulare e poteva generare una spinta di 12,7 kN.[4] Nelle versioni -5, -9 e -21 il compressore era 9 stadi, e, con il postbruciatore inserito, poteva generare fino a circa 22,2 kN di spinta[1].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Velivoli utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Lo Scaled Composites White Knight installa due motori General Electric J85 con postbruciatore
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Bandiera del Canada Canada
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera della Svezia

Altre applicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Messerschmitt Me 262 A-1c, una replica motorizzata da una coppia di GE J85/CJ610

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Élodie Roux, Turbofan and Turbojet engine database handbook, Éditions Élodie Roux, 2007, p. 292, ISBN 978-2-9529380-1-3.
  2. ^ (EN) GE Aviation, GE Aviation: J85, su geae.com. URL consultato il 1º gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  3. ^ (EN) Stormbirds, Me 262 Project, su stormbirds.com. URL consultato il 31 gennaio 2011.
  4. ^ a b (EN) General Electric, General Electric J85-17A/B, su geae.com. URL consultato il 31 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2011).
  5. ^ (EN) FLIGHT, FLIGHT International, 10 Aug 1967 [collegamento interrotto], su flightglobal.com. URL consultato il 31 gennaio 2011.
  6. ^ (EN) globalsecurity.org, F-109 / XF3L-1 / D-188A, su globalsecurity.org. URL consultato il 31 gennaio 2011.
  7. ^ 400 Mph On Water - Popular Mechanics Archiviato il 30 settembre 2007 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bill Gunston, World Encyclopedia of Aero Engines, 5th Edition, Phoenix Mill, Gloucestershire, England, UK, Sutton Publishing Limited, 2006, ISBN 0-7509-4479-X.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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