GSC Game World

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GSC Game World
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StatoBandiera dell'Ucraina Ucraina
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1995
Fondata daSergey Grigorovich
Sede principaleKiev
SettoreInformatico
Prodottivideogiochi
Sito webwww.gsc-game.com

GSC Game World è una software house ucraina con sede a Kiev fondata nel 1995 da Sergey Grigorovich. È conosciuta principalmente per lo sviluppo della serie di videogiochi Cossacks e S.T.A.L.K.E.R., ma è famosa anche per Alexander. Il primo gioco fu Cossacks: European Wars. Il loro successivo successo fu la serie S.T.A.L.K.E.R., iniziata con S.T.A.L.K.E.R.: Shadow of Chernobyl nel 20 marzo 2007 poi seguito da due capitoli pubblicati rispettivamente nel 2008 e nel 2009. Nel settembre 2009, venne annunciato che la serie S.T.A.L.K.E.R. sarebbe stata portata sulla Xbox 360 e PlayStation 3 ma, a causa di una mancanza di manodopera, il progetto venne abbandonato e l'impegno si spostò sullo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2, il quale rimase successivamente bloccato nell'"inferno dello sviluppo"[1].

GSC Game World è anche la produttrice del motore di gioco X-Ray Engine, utilizzato nella serie S.T.A.L.K.E.R..

Il 9 dicembre 2011, GSC Game World venne chiusa ufficialmente, e, nel marzo del 2012, un nuovo studio, la Vostok Games, venne aperta da ex dipendenti della GSC Game World per produrre un FPS free-to-play, che sarebbe poi diventato Survarium[2]. Nel giugno del 2012 venne formato un controverso nuovo studio, Union Studio, il quale dichiarò falsamente di dare impiego a ex sviluppatori di S.T.A.L.K.E.R[3]. Lo studio cambiò il suo nome in West-Games e aprì una campagna Kickstarter, cercando di raccogliere $50,000 per produrre Areal, un seguito spirituale alla serie S.T.A.L.K.E.R[4]. Dopo aver la raggiunto la somma di $64,928, due settimane prima della chiusura della raccolta fondi, la campagna venne sospesa Kickstarter, accusando una violazione del contratto[5]. Fu rivelato successivamente che la West-Games agì fraudolosamente in quanto non era formata da nessun ex membro dello staff della GSC Game World e tentò un crowdfunding di un ormai cancellato gioco Flash[6].

Il 22 dicembre 2014 la GSC Game World riaprì ufficialmente e iniziò lo sviluppo di un nuovo gioco[7].

Il 18 maggio 2015, la GSC Game World ha annunciò Cossacks 3, il quale sarebbe stato un remake del classico videogioco strategico in tempo reale, previsto di essere pubblicato il 20 settembre 2016[8].

Il 15 maggio 2018, la società annuncia lo sviluppo di S.T.A.L.K.E.R. 2 tramite la pagina ufficiale di Facebook.[9]

Giochi Sviluppati[modifica | modifica wikitesto]

In sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Cancellati[modifica | modifica wikitesto]

  • Heroes of Annihilated Empires: Chapter 2

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ S.T.A.L.K.E.R. 2 canceled, in GameSpot. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  2. ^ Charlie Hall, Stalker fallout: Polygon traces the exodus from Kiev's legendary GSC Game World, su Polygon, 8 settembre 2013. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  3. ^ UPDATE: S.T.A.L.K.E.R successor scandal is media-fabricated, dev claims, su VG247.com. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  4. ^ Dave Tach, STALKER devs working on survival horror spiritual successor Areal, su Polygon, 24 giugno 2014. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  5. ^ Michael McWhertor, Kickstarter suspends Ex-STALKER devs' Areal campaign, West Games turns to direct funding, su Polygon, 22 luglio 2014. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  6. ^ "It's a hard time for Ukraine, but a good time to be a proud Ukrainian", in GamesIndustry.biz. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  7. ^ Charlie Hall, The original developer of STALKER re-opens, has a good laugh, announces new game, su Polygon, 22 dicembre 2014. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  8. ^ Charlie Hall, The company that made STALKER is back with their next game, Cossacks 3, su Polygon, 18 maggio 2015. URL consultato il 23 dicembre 2016.
  9. ^ Annunciato Stalker 2 tramite un sito teaser, arrivo nel 2021., su vg247.it.

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Controllo di autoritàVIAF (EN150322445 · ISNI (EN0000 0001 0945 0348 · BNF (FRcb14040569w (data) · WorldCat Identities (ENviaf-150322445