La Spagna di Montserrat Tomé viene inserita nel Gruppo 4 insieme a Svezia, Italia e Svizzera. Nella partita di debutto, le spagnole vincono per 3-2 a Göteborg contro la Svezia, per poi imporsi per 5-0 a Cordova contro la Svizzera. Le iberiche ottengono in seguito altre due vittorie esterne per 1-0 contro l'Italia e per 7-1 contro le svizzere. Il girone si completa con una sconfitta in casa per 3-2 contro le italiane ed una rocambolesca vittoria per 5-3 in casa a discapito delle svedesi (dopo essere andate sotto per 1-3), che sanciscono il primo posto in classifica con 15 punti conquistati, frutto appunto di cinque vittorie e una sconfitta. In semifinale affrontano i Paesi Bassi, già sconfitti 2-1 nel mondiale di un anno prima, battendola a Siviglia col risultato di 3-0[1]. Per le spagnole si tratta della prima finale di Women's Nations League, a distanza di un anno dall'ultima finale disputata a livello internazionale e vinta contro l'Inghilterra.
La Francia di Hervé Renard, viene inserita nel Gruppo 2 insieme a Norvegia, Austria e Portogallo. Nell'incontro d'esordio, le francesi battono il Portogallo per 2-0 a Valenciennes, prima di imporsi per 1-0 a Vienna contro l'Austria. Le transalpine ottengono successivamente un'altra vittoria per 2-1 in trasferta contro la Norvegia ed un pareggio interno per 0-0 contro le stesse norvegesi. Il girone si chiude con altri due trionfi, quello in casa per 3-0 ai danni delle austriache e quello in trasferta per 1-0 contro le portoghesi, che determinano il primo posto in classifica con 16 punti conquistati, derivanti appunto da cinque successi e un pari. In semifinale affrontano la Germania, battendola poi a Décines-Charpieu col risultato di 2-1[2]. Le francesi agguantano così la prima finale di Women's Nations League in assoluto.
Fin dai primi minuti è la Spagna a tenere il pallino del gioco facendo possesso palla con Francia chiusa nella propria metà campo e pronta a ripartire. Il primo acuto della partita arriva all’8’ e porta la firma di Paralluelo, il cui diagonale mancino trova l'opposizione di Mbock. La stessa attaccante del Barcellona ci riprova al 21’ con una conclusione mancina dalla distanza, ma trova la facile parata di Peyraud-Magnin. La Roja si fa pericolosa, su calcio d’angolo, al 26’ con il colpo di testa di Paredes, che, lasciata completamente sola, non inquadra la porta per un soffio. Al 32’ Bonmatí sblocca il risultato con un tiro da dentro l’area piccola, su assist di Carmona. Per la centrocampista blaugrana si tratta del quarto gol nella competizione. Nell’unico minuto di recupero della prima frazione la Spagna ha l’opportunità di raddoppiare con Aleixandri, ma il suo colpo di testa sfiora il palo esterno. La Francia chiude il primo tempo senza aver mai tirato in porta. Coll, infatti, interviene solo per un paio di uscite in presa alta, sulle quali non ha alcun problema.
Il primo tiro delle transalpine arriva solo al 49’ con un tiro dalla distanza di De Almenida che termina abbondantemente sopra la traversa. Ma nonostante la reazione delle francesi al 53’ arriva però il raddoppio iberico. Con un cross basso, del Castillo serve Caldentey che, dall’altezza del dischetto, batte Peyraud-Magnin con un diagonale rasoterra. La Francia prova ad alzare il baricentro alla ricerca del gol che riapra la partita, senza tuttavia rendersi davvero pericolosa. Così facendo la Spagna deve solo gestire il risultato. Al fischio finale può partire la festa della squadra di Tomé che si aggiudica quindi la prima edizione della Women's Nations League.[3]