Esercito della Salvezza

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Esercito della Salvezza
La bandiera dell'Esercito della Salvezza
Classificazionecristiana
Orientamentometodista
FondatoreWilliam Booth
Catherine Booth
Fondata1865
Londra
Diffusionemondiale
Forma di governoteocratico
Struttura organizzativamilitare
Membri1.000.000
Ospedaliospedali, ambulatori
Case di curacase di riposo e di degenza
Organizzazioni di beneficenzaOrdine della Stella d'Argento, Azione Mano Aperta
Sito ufficialewww.salvationarmy.org/

L'Esercito della Salvezza (ingl. Salvation Army) è un'organizzazione umanitaria di tradizione cristiana metodista, fondata a Londra nel 1865 da William Booth, che lascia il ramo della chiesa metodista (Methodist New Connexion) nella quale era ministro per iniziare un’opera umanitaria nei bassifondi di Londra, con lo scopo di diffondere il Cristianesimo e portare aiuto ai bisognosi. Secondo il suo fondatore lo scopo dell'Esercito della Salvezza è dimostrare che è possibile e necessario, in un mondo vocato al materialismo, vivere un Cristianesimo visibile, gioioso ed attivo, cercando in tutti i modi di sconfiggere la fame nel mondo, l'indigenza e il disagio sociale.

Originalità e prima militanza dell'Esercito della Salvezza

Il successo dell’Esercito della Salvezza è dovuto principalmente alla sua originalità. L’organizzazione, la disciplina, la mobilitazione e lo spirito di corpo, tipici di una struttura militare, si rivelarono caratteristiche ideali per il tipo di opera alla quale William Booth ed i suoi primi collaboratori si sentivano chiamati, ovvero "salvare anime". I primi culti dell'organizzazione furono una sorta di riunioni informali, di sostegno ai poveri e ai senza tetto, e predicazioni centrate sul ravvedimento e la conversione.

Il fondatore dell'Esercito della Salvezza, generale William Booth

William Booth non aveva nessuna intenzione di fondare una nuova forma ecclesiale: voleva che le persone, una volta libere dall'indigenza, tornassero a frequentare le loro comunità. Ma dopo alcuni rifiuti al ritorno alle rispettive comunità, sia per volontà sia per tema di non esservi bene accolti, Booth capì che l'Esercito della Salvezza, pur restando di ispirazione cristiana, necessitava di diventare un movimento stabile, con ordini e regolamenti identici per tutti i militanti (salutisti) del mondo. I soldati indossano l'uniforme. Vi sono diverse categorie nell'EdS: gli aderenti, che pur accettando eticamente i dettami dell'organizzazione non hanno doveri nei confronti della stessa, i soldati, membri volontari di pieno diritto, e gli ufficiali, ossia i dirigenti organizzativi che, assieme ai dipendenti esterni (non obbligatoriamente salutisti) sono gli unici ad essere stipendiati. La gerarchia interna é composta da soldati, sott'ufficiali (sergenti e sergenti maggiori), e ufficiali ( tenente, capitano, maggiore, tenente colonnello, colonnello e generale). I generali nazionali si chiamano "commissari", e costituiscono il consiglio mondiale che elegge il vero e proprio generale, il Comandante in Capo dell'Esercito della Salvezza nel Mondo, oggi il generale Shaw Clifton, quale sovrintende e ispira l'intera organizzazione.

L'Esercito della Salvezza nel passato

Nel Mondo

Il quartier generale a Londra

Dopo una decina d’anni di risultati altalenanti, nel 1878 la Missione cristiana assume il nome attuale di Esercito della Salvezza (Salvation Army), iniziando uno sviluppo esponenziale che in pochi decenni la porta a diffondersi in decine di nazioni, tanto che nel 1912, alla morte di William Booth, l’Esercito della Salvezza è presente in più di 50 paesi.

The William Booth Memorial Training College, Hill, Londra: l'Accademia per il corso ufficiali nel Regno Unito

In Italia

Prima della Seconda guerra mondiale

Nel 1887 l’Esercito della Salvezza arrivò in Italia. Dopo un inizio difficile a Roma, grazie al Maggiore James Vint, l’opera ripartì stabilmente nel 1890 da Luserna San Giovanni, nelle valli valdesi, in seguito al lavoro del Colonnello Fritz Malan. In pochi anni l’Esercito della Salvezza si diffuse nelle principali città italiane (1893 a Torino, 1894 a Firenze, 1897 a Livorno, 1898 a Milano, 1899 a Venezia e Bologna)

Durante la Seconda guerra mondiale

L'inizio del periodo fascista portò alla chiusura di alcune sale di culto nel 1935, alla soppressione del “Grido di Guerra” (l’organo ufficiale dell’Esercito) nel 1939, e culminò con la chiusura dell’Opera nel 1940. Diversi Ufficiali furono internati ed altri mandati al confino.

Dopo la fine del periodo fascista (Opere di assistenza)

Nel 1944, a seguito dell’avanzata delle truppe alleate, riaprirono tutte le comunità del centro-sud, sino a Firenze. Nel 1945 l’Esercito riprese ufficialmente le attività, distinguendosi negli anni successivi per meritorie opere di assistenza come nell'alluvione del Polesine nel 1951, nell’inondazione dell’Arno nel 1966, nei terremoti del Belice nel 1968, del Friuli nel 1976 e dell’Irpinia nel 1980.

L'Esercito della Salvezza oggi

Nel Mondo

A livello mondiale, l’Esercito della Salvezza è arrivato nel 2011 ad essere operante in 121 nazioni, nelle quali continuano ad essere vissute ed applicate le stesse metafore militari in uso ai tempi del Fondatore.

Francobollo commemorativo per i 100 anni dell'Esercito della Salvezza

[1][2]

In Italia

In Italia, l'Esercito della Salvezza è presente, con 400 membri fra soldati, aderenti e ufficiali, in 16 città diverse che sono Milano, Torino, Torre Pellice, Bobbio Pellice, Firenze, Roma, Napoli, Ischia, Ariano Irpino, Potenza, Atena Lucana, Braide e Brienza, Castelvetrano, Catania, Lentini, con attività che si stagliano in cinque punti principali: cura spirituale (familiarizzazione con le scritture bibliche, conforto psicologico, evangelizzazione cristiana), opera sociale (vitto e alloggio a senzatetto e affamati), campi estivi (convitti e centri vacanze aperti a tutti e a prezzi contenuti), adozioni a distanza, servizio per il ritrovamento di persone scomparse. Da circa un anno il comando Greco, di nuova costruzione, é sotto responsabilità del comando italiano. Recentemente, all'Esercito della Salvezza in Italia è stato concesso il "Riconoscimento della personalità giuridica dell’Associazione di culto «Esercito della Salvezza in Italia», in Roma" (Gazzetta Ufficiale" 168).

Entrare nell'Esercito della Salvezza

Per far parte dell'EdS bisogna essere cristiani, di qualunque confessione, accettando la particolare "militanza" del vivere propria dell'organizzazione. Nessuno é pagato, tranne i dipendenti e gli ufficiali. I soldati utilizzano il proprio tempo libero per aiutare l'organizzazione nelle sue necessità. La "carriera" da ufficiali consta in un corso di due anni in una scuola militare, dove si entra se segnalati da altri ufficiali come persone rette e affidabili. Al contrario di quel che dice il nome, nella scuola non si fa attività militare, ma corsi di studio improntati sulla teologia, sul marketing, sulla gestione delle risolrse e sull'organizzazione aziendale. Finito il corso e diplomati, gli ufficiali vengono spediti in tutto il mondo (in genere nel proprio paese d'origine) per dirigere un centro dell'EdS, all'inizio affiancati da altri ufficiali anziani.

Tipi di luoghi dell'Esercito

Sale da culto

Le sale da culto sono presenti in tutte le città dove è presente l'Esercito della Salvezza in Italia e un culto è organizzato ogni domenica mattina dagli ufficiali con i soldati, cosi come altre attività svolte nell'apposita sala. Non si deve pensare che l'Esercito svolga funzioni liturgiche simili alle messe cattoliche romane o protestanti. In effetti, anche se in alcuni Paesi gli ufficiali dell'EdS sono equiparati a ministri di culto, non sono "sacerdoti" e quindi non officiano i sacramenti. Se un aderente o un soldato vogliono effettuare un sacramento, sono invitati ad andare in una qualsiasi chiesa cristiana. In questo senso l'EdS ha mantenuto un alto standard di libertà confessionale, concentrandosi, piuttosto che in questioni teologiche, sul carisma della solidarietà sociale, il quale ha permesso che siano benvoluti in tutti i continenti.

Ambulatori e Centri Sociali

A Roma è inoltre presente un ambulatorio medico organizzato e gestito dal 1997 al 2009 da un medico volontario di nome Dr Roberto Gelibter e aperto due volte la settimana e un Centro Sociale. Nel mondo l'EdS gestisce ospedali, scuole primarie, accademie teologiche, dormitori per senzatetto, mense economiche e luoghi di aggregazione culturali.

Centri Vacanze

Nel mondo l'EdS ha stabilito moltissimi centri vacanze economici e ostelli della gioventu'. In Italia, a Bobbio Pellice e ad Ischia si trovano dei Centri Vacanze aperti a tutti.

Gli articoli di fede dell'Esercito della Salvezza

La confessione di fede dell’Esercito della Salvezza, con la sua enfasi sulla certezza interiore della salvezza, rivela chiaramente le origini wesleyane di questo movimento. Gli articoli sono estratti dalle credenze di base del cristianesimo, senza obblighi confessionali. E' opportuno specificare che, inoltre, il credo dell'EdS é niceno, e quindi accettato da tutti i cristiani, cattolici o protestanti che siano, del mondo. Questi sono gli 11 articoli:

  1. Noi crediamo che le Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento sono ispirate da Dio e che esse sole costituiscono la norma divina della fede e della pratica cristiana.
  2. Noi crediamo in unico Dio, infinitamente perfetto, Creatore, Preservatore e Governatore di tutte le cose, unico legittimo oggetto di culto.
  3. Noi crediamo che in Dio vi sono tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, indivisibili nell’essenza e uguali in potenza e gloria.
  4. Noi crediamo che nella persona di Gesù Cristo la natura umana e quella divina sono unite in modo tale che Egli è veramente e propriamente Dio e veramente e propriamente uomo.
  5. Noi crediamo che i nostri primi padri furono creati in stato di innocenza, ma, per un atto di disobbedienza, perdettero la purezza e la felicità, ed in conseguenza di ciò tutti gli uomini si trovano in stato di peccato e di completa corruzione, e pertanto sono giustamente esposti all’ira di Dio.
  6. Noi crediamo che il Signore Gesù Cristo, mediante il proprio sacrificio, ha espiato il peccato di tutto il mondo, affinché chiunque crede sia salvato.
  7. Noi crediamo che il pentimento verso Dio, la fede nel nostro Signore Gesù Cristo e la rigenerazione mediante lo Spirito Santo sono necessari alla salvezza.
  8. Noi crediamo alla giustificazione per grazia mediante la fede nel nostro Signore Gesù Cristo, e il credente ne porta la testimonianza in sé stesso.
  9. Noi crediamo che il mantenersi salvo (in stato di grazia) dipende dalla fede perseverante ed obbediente in Cristo.
  10. Noi crediamo che è un privilegio di tutti i credenti essere «completamente santificati» e che «lo spirito, l’anima e il corpo possono essere conservati irreprensibili per la venuta del nostro Signore Gesù Cristo» (I Tess. 5,23).
  11. Noi crediamo nell’immortalità dell’anima, nella risurrezione del corpo, nel giudizio universale alla fine del mondo, nella felicità eterna dei giusti e nella punizione eterna dei malvagi.

La lotta intrapresa dall'Esercito è riassunta dalle parole che Booth scrisse poco prima di morire il 9 maggio 1912 di cui si riporta una sintesi:

  • Fin tanto che dei bambini avranno fame io lotterò
  • Fin tanto che degli esseri umani andranno in prigione io lotterò
  • Fin tanto che ci sono delle vittime della dipendenza io lotterò
  • Fin tanto che qualcuno è costretto a vendere il suo corpo io lotterò
  • Fin tanto che qualcuno è privo della luce di Dio io lotterò
  • Lotterò fino alla fine

L'Inno dell'Esercito della Salvezza

  • SALVEZZA INFINITA qual fiume senza riva,
  • Tu lavi e guarisci dovunque il flutto arriva;
  • Nel mondo che muore a Te mi volgo ognor.
  • Deh! Vieni e m'inonda.
  • Purifica il mio cuor.
  • IL gran tentatore m'insidia senza posa;
  • eppure dal cielo quest'alma è desiosa.
  • Son vani i miei pianti se non guardo a Te.
  • O fiume potente.
  • Ti vieni gettar su me.
  • Vacilla il mio cuore ed a peccar mi spinge,
  • l'antico serpente nel male ancor mi stringe;
  • Ma Tu sei capace di vincerlo, mio Re.
  • O fiume deh, vieni,
  • Riversati su me.
  • Lodiamo il Signore che in croce l'agonia
  • sofferse, e morendo ci aprì del ciel la via.
  • La gloria e l'onore per sempre al Re dei re;
  • Sua grazia è bastante
  • Per voi sì che per me

O Boundless Salvation, l' Inno del Fondatore William Booth (trad. di Enrico Revel) tratto da:

  • David Armistead, Cristiani in divisa: un secolo di storia dell’Esercito della Salvezza fra gli italiani (1887-1987), Torino, Claudiana.

Bibliografia in lingua italiana

  • David Armistead, Cristiani in divisa: un secolo di storia dell’Esercito della Salvezza fra gli italiani (1887-1987), Torino, Claudiana.
  • Giorgio Bouchard, «L’Esercito della Salvezza» in “Chiese e movimenti evangelici del nostro tempo”, Torino, Claudiana 2006.
  • John Coutts, Ciò in cui crediamo: uno studio sulle origini e significato delle dottrine dell’Esercito della Salvezza, Roma, EdS.
  • John Larsson, L’uomo perfettamente ripieno dello Spirito Santo, Roma, EdS.
  • William Metcalf, L’Esercito della Salvezza e i sacramenti, Roma, EdS.
  • Chick Yuill, Ordini di battaglia, Roma, EdS.
  • Aa. vv., Scelto per essere soldato, Roma, EdS.

Altri progetti

Identità culturale

La canzone dei Beatles (composta da John Lennon), Strawberry Fields Forever (1966), è stata ispirata dalla Casa del Strawberry Field per bambini, dell'Esercito della Salvezza a Liverpool, Inghilterra.

Film del 1955, Bulli e pupe è la storia d'amore immaginaria di Sarah Brown, la quale interpreta una sergente dell'Esercito della Salvezza, con Jean Simmons, e un mafioso interpretato da Marlon Brando. Il film è diventato estremamente popolare ed è stato candidato a un Oscar nel 1956.

Nel film del 2002, Un uomo senza passato (Mies menneisyyttä vailla) la protagonista Aki Kaurismäki, Irma (Kati Outinen) è un tenente dell'Esercito della Salvezza di Helsinki.

Note

Collegamenti esterni

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