Eastwest

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Eastwest
StatoBandiera dell'Italia Italia
LinguaItaliano
PeriodicitàBimestrale
GenereGeopolitica
Fondazione2004
SedeVia Gregorio VII, 368 - 00165 - Roma
DirettoreGiuseppe Scognamiglio
 

Eastwest è una rivista di geopolitica bimestrale pubblicata in edizione italiana e inglese in cartaceo, e anche un quotidiano online, eastwest.eu. Fondate nel 2004, Eastwest e eastwest.eu sono due testate indipendenti, dirette da Giuseppe Scognamiglio, presidente del think tank Eastwest European Institute.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La rivista di geopolitica Eastwest è un bimestrale pubblicato, in edizione italiana e internazionale, senza interruzione, dal 2004, anno in cui fu fondato da Giuseppe Scognamiglio (diplomatico distaccato al settore finanziario) e da Alessandro Profumo, allora alla guida di Unicredit, una banca la cui strategia era la trasformazione da un insieme di banche regionali italiane in una grande istituzione di dimensioni continentali, investendo sul progetto di integrazione europea.

Da un caffè con Vittorio Borelli, giornalista con alle spalle esperienze importanti (tra le quali Panorama e il Mondo), era nata nel 2003 l'idea di creare un periodico indipendente, che avesse come linea editoriale la centralità dell'Europa, protagonista degli scenari internazionali, con lo sguardo volto a oriente. Non a caso, il primo nome della rivista fu East. Lo stesso Borelli ne fu il Direttore per i primi sette anni (2004-2011), con Unicredit editore unico e discreto, che ha garantito piena autonomia alla redazione e ai giornalisti. Il formato era in quegli anni quello di un volume di approfondimento (200 pagine), stile Micromega. Contribuì alla grafica e al lancio di quella prima edizione l'Editore Baldini e Castoldi, che ne curó la produzione e distribuzione per 5 anni.

Dal 2011 al 2015, si sono succeduti alla guida del giornale Maria Cuffaro, Flavio Fusi, James Hansen e Luigi Spinola, con i quali si è puntato a un'evoluzione dei contenuti in senso più divulgativo (formato più simile a National Geographic, con la regia editoriale di Internazionale, subentrata a Baldini e Castoldi nel 2009), allargando la distribuzione fino ad un massimo di 60000 copie cartacee distribuite in 50 paesi del mondo, dal Giappone agli Stati Uniti, dai paesi del Golfo al Regno Unito. L'ambizione che prende forma in questi anni è quella di competere con le grandi riviste anglo-americane, Foreign Affairs e Foreign Policy, offrendo un punto di vista eurocentrico.

È in questa prima metà del decennio (fine 2012) che Unicredit cede la proprietà della rivista ad una società editoriale indipendente, Europeye, che si struttura con tanti micro-azionisti, così da formalizzare anche nella proprietà quell'indipendenza che ha da sempre costituito la cifra di quest'avventura editoriale. L'ingresso di azionisti autorevoli come lo European Council for Foreign Relations[1] (a fianco di piccoli e piccolissimi imprenditori) ha elevato la reputazione scientifica delle analisi e delle ricerche alla base della produzione editoriale della rivista.

Per rafforzare la centralità dell'Europa negli scenari internazionali, il nuovo Direttore, Giuseppe Scognamiglio, cambia il nome a fine 2015 in Eastwest, rifocalizzando la distribuzione cartacea in Europa (26 paesi) e spingendo molto l'edizione digitale (55 paesi) e i social.

Dal 2018, la società editoriale Europeye si evolve nell'Eastwest European Institute, un Istituto che affianca alle attività editoriali lo sviluppo di un centro di formazione in scenari internazionali, che ogni anno forma 5000 studenti in giro per il mondo, in partnership con Associazione Diplomatici[2]. Lo strumento editoriale si arricchisce dunque di un ulteriore obiettivo: quello didattico, volto a formare una futura classe dirigente europea, improntata al dialogo, alla conoscenza e all'integrazione.

La redazione di Eastwest, con sede a Roma, si avvale di una rete di giornalisti e autori residenti in tutto il mondo (oltre 200 professionisti), i quali forniscono analisi e reportage arricchiti anche dalla prospettiva locale in cui operano.

Le attività dell'Istituto si sviluppano sulla base di linee strategiche indicate da un Comitato Scientifico.

Comitato Scientifico[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato Scientifico è presieduto da Romano Prodi e si riunisce bimestralmente in incontri di lavoro volti a identificare le complessità e le tendenze degli scenari internazionali, in sedute di analisi e discussione, che forniscono elementi editoriali e linee guida per elaborare i sommari dei numeri della rivista e il taglio degli articoli che vengono commissionati.

Questi sono tutti i componenti del Comitato Scientifico di Eastwest: Romano Prodi (Presidente), Salvatore Carruba (Vice-Presidente), Giuseppe Scognamiglio (Presidente EWEI), Claudio Corbino (A.D. EWEI), Aleksander Kwaśniewski (già Presidente della Repubblica di Polonia), Boris Tadić (già presidente della Repubblica di Serbia), Giuliano Amato (già Presidente del Consiglio italiano), Enrico Letta, (già Presidente del Consiglio italiano), Mahmoud Gebril Elwarfally (già Primo Ministro libico), Sylvie Goulard (Vice-Governatore della Banca di Francia), Javier Solana (già Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'Unione Europea), Mario Nava (Direttore Dipartimento per la Stabilità Finanziaria Commissione Europea), Joschka Fischer (già Ministro degli Esteri e Vice Cancelliere tedesco), Philipp Rösler (già Vice Cancelliere Repubblica di Germania), Emma Bonino (già Ministro degli Esteri italiano), Angelino Alfano (già Ministro degli Esteri italiano), Vincenzo Scotti (già Ministro degli Esteri italiano), Igor Sergeevich Ivanov (già Ministro degli Esteri Federazione Russa), John Bolton (già Consigliere per la Sicurezza Nazionale U.S.A.), Pier Carlo Padoan (già Ministro dell'Economia e delle Finanze italiano), Paola Severino (già Ministro della Giustizia italiano), Piero Fassino (già Ministro della Giustizia italiano), Enrico Giovannini (già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano), Giovanni Russo (Procuratore nazionale aggiunto Direzione Nazionale Antimafia), Lapo Pistelli (già Vice Ministro degli Affari Esteri italiano), Reuben Abraham (CEO & Senior Fellow al IDFC Institute), Christian Dargnat (co-fondatore di En Marche), Giuseppe Cucchi (Generale, già Direttore Generale dell'Intelligence Nazionale), Donato Di Santo (Presidente di I.I.L.A.), Begümhan Dog˘an Faralyalı (Presidente di Dogan Holding), Eric X. Li (Fondatore e Direttore Esecutivo di Chengwei Capital), Giovanni Moro (Presidente Fondaca), Ali Y. Koc (Vice Presidente di Koc Holding A.S.), Ümit Boyner (membro Comitato esecutivo di Boyner Hld), Mons. Matteo M. Zuppi (Arcivescovo di Bologna), Sergio Vento (Ambasciatore italiano), Myrta Merlino (giornalista TV La7), Alba Lamberti, (Deputy Director ECFR), Vincenzo Nigro (giornalista di Repubblica), Danilo Taino (giornalista del Corriere della Sera), Gerardo Pelosi (giornalista Il Sole 24 Ore).

Eventi internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Eastwest European Institute promuove e realizza anche eventi scientifici in tema di geopolitica. Due fra tutti:

  • Festival della geopolitica di Catania[3], che ogni anno, a fine maggio, raduna 2000 ragazzi per ascoltare i leader europei e dibattere con loro. Il Festival rappresenta l'evoluzione dell'Eastwest Forum, tenutosi per 15 anni di seguito, dal 2003, prima a Venezia, poi a Roma e, dal 2017, a Catania.


  • Forum di dialogo Italo-turco[4], giunto alla sua 11ª edizione, che riunisce ogni anno attorno ad un tavolo le classi dirigenti dei due paesi, con l'obiettivo dichiarato di tenere la Turchia “attaccata” al processo di integrazione europeo. I meeting si tengono alternativamente a Istanbul e a Roma. Il prossimo si terrà a Istanbul.


Edicola[modifica | modifica wikitesto]

L'editore di Eastwest ha deciso di dotarsi anche di un'edicola, in centro a Roma, brandizzata Edicola Eastwest.

Sull'esempio di una iniziativa di un economista francese a Parigi, Edicola Eastwest, tra le più fornite a Roma di stampa estera, si propone soprattutto come centro servizi per la comunità di riferimento, attività molto apprezzata soprattutto durante l'emergenza Covid 19.

Il progetto infatti, avviato nel 2018, ha avuto come obiettivo quello di realizzare attorno all'edicola stessa, una piccola agorà, dove oggi, periodicamente, vengono ospitate presentazioni di libri in presenza degli autori e di analisti che intrattengono un variegato pubblico coinvolgendolo in animati dibattiti su tematiche diverse: dalla geopolitica, alla letteratura, dalla politica, alle biografie.

L'agorà è un punto di aggregazione di più quartieri, un modo per avvicinare i cittadini tra loro riscoprendo il valore della conversazione e della vita di quartiere.

Edicola Eastwest di Roma con Agorà
Edicola Eastwest di Roma con Agorà

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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