Dark Resurrection - Volume 0

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Dark Resurrection - Volume 0
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2011
Durata41 min
Rapporto1,44:1
Generefantascienza, fantastico
RegiaAngelo Licata
SoggettoAngelo Licata
SceneggiaturaAngelo Licata, Fabrizio Rizzolo
ProduttoreAngelo Licata
Simone Scopa (produttore associato)
Casa di produzioneGuerre Stellari Net, RCL Sound FX, Lords of Illusion
Distribuzione in italianoMachiavelli Music Publishing
FotografiaDiego Casciola, Marcello Montarsi
MontaggioFabrizio Rizzolo
MusicheBruno Di Giorgi
CostumiIlaria Crucil, Fabio Gervasoni, Ilaria Maini, Marina Angela Ruiz, Alberto Zanandrea
Interpreti e personaggi
  • Giuseppe Licata: Lord Sorran
  • Elena Cucci: Nilah
  • Mattia Stancatelli: Thor
  • Fausto Brizzi: Zistor
  • Nina Seničar: Nisar
  • Daniel McVicar: Vicar
  • Fabrizio Fenner: Nevar
  • Marco Martani: Ranur
  • Andrea Strangio: Gash
  • Maria Tedei: Syl
  • Renzo Sinacori: Capitano Cores
  • Antonio Toninelli: Daiker
  • Mario Mesiano: Generale Mesian
  • Matteo Arnaldi: Jors
  • Mattia Criscuolo: Biodroide

Dark Resurrection - Volume 0 è un film del 2011 scritto, diretto e prodotto da Angelo Licata, il secondo fan film di fantascienza italiano ispirato all'universo di Guerre stellari di George Lucas, prequel del film Dark Resurrection - Volume 1. Il film è stato proiettato in anteprima l'8 settembre 2011 al Teatro Ariston di Sanremo[1] e ha raccolto 20.000 visualizzazioni nei primi tre giorni di pubblicazione su internet[2]. È stato inoltre trasmesso su Rai 4 nel 2012.[3]

I produttori hanno espresso la volontà di realizzare un terzo capitolo, dal titolo Dark Resurrection - Volume 2[4], di cui il Volume 0 è un prologo.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La storia è ambientata secoli dopo la morte di Luke Skywalker, personaggio della saga Star Wars.

Il Maestro Sorran è alla ricerca di un'antica civiltà che secondo la leggenda custodisce il segreto dell'Immortalità. Gli esploratori con il loro maestro, affronteranno i segreti della "Resurrection" e il mistero dell'origine del Lato Oscuro della Forza.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Dark Resurrection è un film sperimentale senza scopo di lucro, liberamente ispirato all'universo di Star Wars e diviso in tre volume. Il film è un mediometraggio e il budget per realizzarlo è stato di 27.500 euro.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Come il precedente, il film è stato pensato per essere distribuito sul web.

L'anteprima è avvenuta l'8 settembre 2011 al Teatro Ariston di Sanremo, con la partecipazione di Nina Seničar e Sergio Múñiz[5].

Il film è stato trasmesso su Rai 4 il 6 gennaio 2012.[3]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha vinto il premio come miglior film professionistico al Video Festival Imperia 2012[6] e il premio al "miglior cortometraggio sezione sci fi" al CyBorg Film Festival di Anghiari 2013.[7]

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

I produttori hanno espresso la volontà di realizzare un terzo capitolo dal titolo Dark Resurrection - Volume 2.[4]

Il 9 dicembre 2019 è uscito il cortometraggio di 12 minuti del terzo capitolo Dark Resurrection - I Custodi della Forza. In contemporanea è uscito il romanzo in formato e-book e verrà distribuito gratuitamente in tutto il mondo, in italiano e in inglese, attraverso il portale StreetLib.

In origine era previsto un film intero, ma con il budget di circa 27.000 €, ricevuto dalle donazioni di 560 fan, è stato possibile realizzare solo un cortometraggio.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Best Movie
  2. ^ Best Movie
  3. ^ a b Dark Resurrection – Volume 0, domani in onda su RAI 4 | Best Movie
  4. ^ a b Sito[collegamento interrotto]
  5. ^ Dark Resurrection Volume 0, le foto della première con Nina Senicar e Fausto Brizzi | Best Movie
  6. ^ Edizione 2012 Archiviato il 20 ottobre 2014 in Internet Archive.
  7. ^ CyBFF edizioni precedenti Archiviato il 9 gennaio 2014 in Internet Archive.
  8. ^ 3 Giorni all'uscita di Dark Resurrection vol.2, su darkresurrection.com. URL consultato l'8 dicembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]