Croda Rossa di Sesto
Croda Rossa di Sesto - Cima Dieci Sextner Rotwand - Zehner | |
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La cupola sommitale della Croda Rossa di Sesto | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige Veneto |
Provincia | Bolzano Belluno |
Altezza | 2 965 m s.l.m. |
Prominenza | 248 m |
Catena | Alpi |
Coordinate | 46°38′27.42″N 12°22′30.86″E |
Altri nomi e significati | (DE) Sextner Rotwand, Zehner |
Data prima ascensione | 20 luglio 1878 |
Autore/i prima ascensione | Michel Innerkofler con Roland von Eötvös |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Orientali |
Grande Settore | Alpi Sud-orientali |
Sezione | Dolomiti |
Sottosezione | Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo |
Supergruppo | Dolomiti di Sesto |
Gruppo | Gruppo del Popera |
Sottogruppo | Gruppo di Croda Rossa di Sesto |
Codice | II/C-31.I-A.8.b |
La Croda Rossa di Sesto o Cima Dieci (Sextner Rotwand o Zehner in tedesco, 2.965 m s.l.m.) è una montagna delle Dolomiti di Sesto che sovrasta i paesi di Sesto e Moso (Moos), con la cima che si trova all'interno del parco naturale Dolomiti di Sesto, segnando il confine tra Alto Adige e Veneto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La sua vetta fu conquistata per la prima volta il 20 luglio 1878, da Michel Innerkofler assieme a Roland von Eötvös.
È stata teatro di battaglie durante la prima guerra mondiale. Sulle sue pendici e sulla sua cima erano appostate le truppe austriache che si confrontavano con gli Alpini italiani che occupavano la vicina Cima Undici.[1]
La sua vetta è facilmente raggiungibile grazie a percorsi attrezzati che salgono dai diversi versanti; viene aggirata dalla Strada degli Alpini. Assieme ad altre cime dolomitiche, va a costituire la meridiana di Sesto.
Toponimo
[modifica | modifica wikitesto]Il nome originario della montagna è attestato nel 1770 come Rothwand e si riferisce alla pietra rossastra che caratterizza la montagna; l'etimo ricompare nelle denominazioni contigue del Rotwald (bosco rosso), della Rote Brücke (ponte rosso) e del Roter Stein (pietra rossa) presso San Candido.[2]
Impianti di risalita
[modifica | modifica wikitesto]Con lo stesso nome viene chiamato l'impianto di risalita e le relative piste da sci che partendo dalla località Bagni di Moso, risalgono fino a circa mezza costa della Croda. Gli impianti fanno parte della "zona 7-Alta Pusteria" del comprensorio Dolomiti Superski. Tra le piste sciistiche vi è la Holzriese, una delle piste nere con uno dei muri più pendenti del comprensorio dolomitico.
Alla stazione a monte della cabinovia si trova un piccolo recinto dove vengono tenute alcune renne (per la precisione sette esemplari, alcuni importati e altri nati in loco).[3]
Accanto all'arrivo della cabinovia si trova anche l'inizio della pista da slittino su pista naturale lunga 5 chilometri (usufruibile una volta alla settimana anche di notte).[4] Tale pista fu posta sotto sequestro a causa di due incidenti, di cui uno mortale. Con l'inizio del 2013 la pista è nuovamente usufruibile.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Oswald Ebner - Luciano Viazzi, La guerra sulla Croda Rossa Cima Undici e Passo della Sentinella 1915-1917, Mursia. ISBN 978-88-425-2817-3
- ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 3, Bolzano, Athesia, 2000, p. 285. ISBN 88-8266-018-4
- ^ Croda Rossa di Sesto
- ^ Piste da slittino a Sesto
- ^ 14enne morto slittino, pista sequestrata notizia su ANSA
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Croda Rossa di Sesto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione Turistica Sesto, su sesto.it.
- Ferrate Zandonella I e II tronco versante Comelico BL, su rifugioberti.it. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2013).
- La Prima Guerra Mondiale in Popera, su rifugioberti.it. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2014).
Controllo di autorità | GND (DE) 4054677-9 |
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