Circondario di Roma (Stato Pontificio)
Circondario di Roma ex delegazione apostolica | |
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Roma e circondario | |
Localizzazione | |
Stato | Stato Pontificio |
Amministrazione | |
Capoluogo | Roma |
Data di istituzione | 22 novembre 1850 (Riforma amministrativa di Pio IX) da Delegazioni di Civitavecchia, Orvieto e Viterbo, Comarca di Roma |
Data di soppressione | 20 settembre 1870 (Presa di Roma) in Provincia di Roma |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 41°53′35″N 12°28′58″E / 41.893056°N 12.482778°E |
Abitanti | 511 578 (1859) |
Governi | 3 delegazioni + comarca di Roma |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Il circondario di Roma[1][2] fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa istituita da Pio IX il 22 novembre 1850.[3] Confinava a nord est con la Legazione dell'Umbria, a nord ovest con il Granducato di Toscana, a est con il Regno delle Due Sicilie, a sud con la Legazione di Marittima e Campagna, a ovest con il Mar Tirreno.
Nel 1859 contava 511.578 abitanti. Il territorio era suddiviso nelle tre storiche delegazioni di Civitavecchia, Orvieto e Viterbo, oltre alla comarca di Roma.[1]
Con la Legazione di Marittima e Campagna (IV Legazione) - detratte da questa le exclave di Benevento e Pontecorvo e dal circondario romano la delegazione di Orvieto - costituì l'ultimo territorio pontificio a resistere al processo di unificazione italiana, cadendo solo con la presa di Roma (20 settembre 1870). Questo territorio formò il nucleo iniziale della Regione Lazio.