Cinninae
Cinninae Caruel, 1892 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (o Graminaceae, nom. cons.) e sottofamiglia Pooideae.[1][2]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Cinna L, 1753 il cui nome è stato usato da Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone, per una erba cilicia non identificata.[3]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico italiano, di origine franco-inglese Théodore Caruel (1830 - 1898) nella pubblicazione "Epitome Florae Europae Terrarumque Affinium sistens Plantas Europae, Barbariae, Asiae Occidentalis et Centralis et Sibiriae" (Epit. Fl. Europ. 1: 69. Jan 1892) del 1892.[1][4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]- Il portamento delle specie di questo gruppo in genere è cespuglioso (o rizomatoso o decombente) con forme biologiche tipo emicriptofita cespitosa (H caesp) e cicli biologici annuali o perenni. I culmi, con portamento eretto (massimo 200 cm di altezza) e privi di rami laterali (Cinna) o con ampi rami laterali (Agrostopoa e Cyathopus), sono cavi a sezione più o meno rotonda. In queste piante non sono presenti i micropeli.[5][6][7][8][9][10][11][12]
- Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
- Guaina: la guaina è abbracciante il fusto (o aperta in Aniselytron) e in genere è priva di auricole.
- Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata.
- Lamina: la lamina ha delle forme generalmente piatte e lineari. A volte la consistenza può essere flaccida.
- Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate e sono formate da alcune spighette solitarie ed hanno la forma di una pannocchia aperta o contratta. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale.
- Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme ellittiche e compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da un fiore (due in Simplicia). Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sotto le glume. In alcune specie (Cinna e Aniselytron) è presente l'estensione della rachilla con internodi particolarmente allungati. Lunghezza delle spighette: 10 mm.
- Glume: le glume, con apici acuti e forme lanceolate, sono lunghe quanto i fiori (o di più) o più corte della spighetta (Aniselytron). Le glume sono carenate con 1 - 3 venature longitudinali. La superficie è liscia o scabra; i margini possono essere ialini.
- Palea: la palea è un profillo con due venature; può essere cigliata. L'aspetto può essere ialino o membranoso.
- Lemma: il lemma, con forme lanceolate e apici acuti o muticati o dentati, a volte è pubescente. I lemmi sono carenati con 3 - 5 venature longitudinali. A volte le punte sono attorcigliate. La consistenza può essere coriacea (Aniselytron).
- I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
-
- *, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
- I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali spesso con un becco, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. L'endosperma è liquido.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo gruppo sono presenti in Eurasia (climi temperato-freddi) e nel Nord America. Alcune specie sono presenti anche in America centrale e Sud America.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia delle Poacee comprende circa 800 generi e oltre 9.000 specie[9][13]. È una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni. La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie, la sottotribù Cinninae fa parte della sottofamiglia Pooideae.[5][6]
Filogenesi
[modifica | modifica wikitesto]La sottotribù Cinninae, più precisamente, fa parte della tribù Poeae R.Br., 1814 (quest'ultima è compresa nella supertribù Poodae L. Liu, 1980). La tribù Poeae (formata da diverse sottotribù suddivise in alcune supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae).
La sottotribù Cinninae nell'attuale circoscrizione appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 2 "[14]) ed è circoscritta nella supersottotribù Poodinae Soreng & L.J. Gillespie, 2017 (chiamata anche PAM clade). La supersottotribù Poodinae comprendente alcune sottotribù (Poinae, Miliinae, Phleinae e Avenulinae) e il gruppo denominato "ABCV clade" comprendente (in posizione politomica) le sottotribù Beckmanniinae, Cinninae, Alopecurinae, Ventenatinae e altri cladi minori. Cinninae per il momento non è monofiletico in quanto risulta collegato in parte al genere Arctopoa e al clade (definito informalmente) HSAQN. Ulteriori studi sono necessari per avere informazioni più dettagliate e precise in quanto la struttura sopra descritta non è l'unica che emerge dalle analisi filogenetiche attuali.[15]
Le specie del genere Agrostopoa sono simili alle specie di Colpodium (sottotribù Coleanthinae)del Vecchio Mondo; mentre il genere Aniselytron ha una probabile origine ibrida. Il genere Simplicia è morfologicamente simile al genere "Calamagrostis", ma ha un lemma con 3 venature, ed è simile a Poa ma ha una palea con una carena.[5]
In precedenti studi i generi di questo gruppo erano descritti nella sottotribù Poinae (ora composta dal solo genere Poa).[5]
Le seguenti sinapomorfie sono relative a tutta la sottofamiglia (Pooideae):[5]
- la fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli;
- le spighette sono compresse lateralmente;
- i margini embrionali della foglia non si sovrappongono;
- l'embrione è privo della fessura scutellare.
Le sinapomorfie relative alla tribù Poeae sono:[5]
- l'ilo è puntiforme;
- dei lipidi (grassi) sono presenti nell'endosperma;
- le lodicule sono prive di ciglia;
- l'ovario è glabro.
Per le specie di questa voce sono state trovate le seguenti sinapomorfie:[5]
- Cinna: gli internodi della rachilla si allungano notevolmente sotto i fiori; è presente l'estensione della rachilla; la disarticolazione avviene sotto le glume; sono presenti 1 o 2 stami; l'endosperma è liquido;
- Cyathopus: ad ogni nodo dell'infiorescenza sono presenti molti rami; la disarticolazione avviene sotto le glume.
Generi della sottotribù
[modifica | modifica wikitesto]La sottotribù si compone di 5 generi e 13 specie:[2][5][15]
Genere | Specie | Numeri cromosomici | Distribuzione e habitat |
---|---|---|---|
Agrostopoa Davidse, Soreng e P. M. Peterson, 2009 |
3 | Colombia | |
Aniselytron Merr., 1910 |
2 | 2n = 42 | Asia |
Cyathopus Stapf, 1895 |
Una specie: Cyathopus sikkimensls Stapf |
Sikkim, Bhutan e Cina. | |
Cinna L., 1753 |
4 | 2n = 28 | America settentrionale e Eurasia settentrionale. Ma anche Messico e America centrale. |
Simplicia Kirk, 1897 |
3 | 2n = 28 | Nuova Zelanda |
Note: in precedenti ricerche i generi di questa sottotribù erano in maggioranza circoscritti all'interno della sottotribù Poinae (Cyathopus nelle Agrostidinae).[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 28 febbraio 2020.
- ^ a b Soreng et al. 2017.
- ^ Etymo Grasses 2007, pag. 72.
- ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 28 febbraio 2020.
- ^ a b c d e f g h i Kellogg 2015, pag. 255.
- ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
- ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
- ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
- ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
- ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
- ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 29 febbraio 2020.
- ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 28 febbraio 2020.
- ^ (EN) Accepted Genera of Poaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il $[DATE].
- ^ PeerJ 2018, pag. 22.
- ^ a b Tkach et al. 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
- Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
- G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
- Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 1º marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
- Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classification of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classifications, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
- H. Trevor Clifford & Peter D. Bostock, Etymological Dictionary of Grasses, New York, Springer, 2007.
- Marian Schubert, Thomas Marcussen, Andrea Sanchez Meseguer e Siri Fjellheim, The grass subfamily Pooideae: late Cretaceous origin and climate-driven Cenozoic diversification, in BioRxiv, 2018.
- Natalia Tkach, Julia Schneider, Elke Döring, Alexandra Wölk, Anne Hochbach, Jana Nissen, Grit Winterfeld, Solveig Meyer, Jennifer Gabriel, Matthias H. Hoffmann & Martin Röser, Phylogeny, morphology and the role of hybridization as driving force of evolution in grass tribes Aveneae and Poeae (Poaceae) (PDF), in bioRxiv, 2019.
- F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
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