Cass Elliot
Mama Cass | |
---|---|
![]() | |
Nazionalità | ![]() |
Genere | Pop Folk rock |
Periodo di attività musicale | 1963 – 1974 |
Gruppi | The Mamas & the Papas |
Album pubblicati | 9 (solista) |
Studio | 6 (solista) |
Live | 2 (solista) |
Raccolte | 1 (solista) |
Sito ufficiale | |
Cass Elliot, pseudonimo di Ellen Naomi Cohen (Baltimora, 19 settembre 1941 – Londra, 29 luglio 1974), è stata una cantante statunitense, nota anche con lo pseudonimo di Mama Cass. Membro fondatore del quartetto The Mamas & the Papas, dopo aver lasciato tale gruppo intraprese la carriera solista, incidendo sei album in studio. Morì a 32 anni nel suo appartamento in affitto a Londra, dove si trovava per una serie di concerti, a causa di un attacco cardiaco.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Ellen Cohen nacque a Baltimora, Maryland; successivamente si trasferì ad Alexandria, un sobborgo di Washington. Figlia di un commerciante di generi alimentari, adottò il nome di "Cass" mentre frequentava le scuole superiori – probabilmente, secondo quanto racconta Denny Doherty, ispirandosi al nome dell'attrice Peggy Cass – in ogni caso esso era "Cass", e non "Cassandra". Più tardi assunse anche il soprannome di Elliot in memoria di un amico morto.
Iniziò la sua carriera artistica come attrice nella commedia The Boy Friend, mentre frequentava ancora la scuola. Dopo aver abbandonato il George Washington High School poco prima di diplomarsi, si trasferì a New York, dove fece una piccola apparizione in The Music Man, ma perse la parte nel successivo ruolo di Miss Marmelstein in I Can Get It for You Wholesale, che venne dato ad una giovane Barbra Streisand nel 1962.
Mentre si guadagnava da vivere nei locali notturni di Greenwich Village, la Elliot iniziò ad esibirsi come cantante, ma non ebbe mai intenzione di intraprendere la carriera professionista fino a quando non fece ritorno a Washington, per proseguire gli studi alla American University.
Carriera[modifica | modifica wikitesto]
I Mamas and Papas[modifica | modifica wikitesto]
Nel 1964, la Elliot, insieme a suo marito Hendricks, si unirono ai due musicisti di origine canadese Zal Yanovsky e Denny Doherty per dare vita ai The Mugwumps. Il nuovo gruppo ebbe però vita breve, solo otto mesi, dopodiché Cass decise di continuare la sua carriera musicale da solista. Nel frattempo l'altro membro dei The Mugwumps, Yanovsky, si unì a John Sebastian per fondare la band dei The Lovin' Spoonful, mentre il suo ex-compagno di band Doherty si unì ai The Mamas & The Papas insieme a John Phillips e a sua moglie, Michelle Phillips. Nel 1965, Doherty riuscì a convincere Phillips a far entrare nel gruppo anche Cass, che entrò ufficialmente nella band durante il loro tour nelle Isole Vergini.
In quel periodo, la Elliot si fece notare per il suo senso dell'umorismo e ottimismo, ed era considerata da molti il membro più carismatico del gruppo. La sua voce potente e distintiva è stata un fattore importante nella loro serie di successi tra cui: California Dreamin', Monday, Monday e Words of Love". Ha anche eseguito l'assolo Dream a Little Dream of Me (accreditato sull'etichetta del singolo come "Featuring Mama Cass with the Mamas and the Papas"), che il gruppo registrò nel 1968 dopo aver appreso della morte di Fabian Andre, uno degli uomini che lo co-scrisse, che Michelle Phillips aveva incontrato anni prima. I Mamas and the Papas continuarono a registrare per rispettare i termini del loro contratto discografico fino al 1971, quando la band si sciolse definitivamente.
La carriera solista[modifica | modifica wikitesto]
In seguito al primo scioglimento dei Mamas and the Papas, Elliot intraprese la carriera di cantante solista. La sua registrazione di maggior successo durante questo periodo fu "Dream a Little Dream of Me" del 1968 dal suo album solista con lo stesso nome, pubblicato dalla Dunhill Records, anche se era stato originariamente pubblicato all'inizio di quell'anno sull'album The Papas & the Mamas Presented by the Mamas and the Papas.
Apparve poi in due speciali televisivi: The Mama Cass Television Program (ABC, 1969) e Don't Call Me Mama Anymore (CBS, 1973). È stata ospite regolare in talk show televisivi e spettacoli di varietà nei primi anni 1970, tra cui The Mike Douglas Show, The Andy Williams Show, Hollywood Squares, The Johnny Cash Show, The Ray Stevens Show, The Smothers Brothers Comedy Hour e The Carol Burnett Show, ed è stata ospite per una settimana nel game show Match Game '73. Ha ospitato Johnny Carson al The Tonight Show ed è apparsa come ospite nello show altre 13 volte. È anche apparsa e co-conduttrice di The Music Scene sulla ABC ed è apparsa nel primo The Midnight Special sulla NBC.
Ha eseguito la canzone del titolo "The Good Times Are Comin'" durante la sequenza di apertura del film del 1970 Monte Walsh, con Lee Marvin e Jack Palance, e nello stesso anno fece tre apparizioni nella serie di varietà The Julie Andrews Hour.
Nel 1973 la Elliot recitò in Saga of Sonora, uno speciale televisivo con Jill St. John, Vince Edwards, Zero Mostel e Lesley Ann Warren.
Ha anche cantato il jingle Hurry on down to Hardee's, where the burgers are charco-broiled per le pubblicità della marca Hardee.
Durante i primi anni 1970, Elliot ha continuato la sua carriera di attrice, pure. Ha avuto un ruolo da protagonista nel film Pufnstuf (1970) e ha fatto apparizioni come ospite in TV Tin American Style e The Red Skelton Show, tra gli altri.
Nel 1973 Elliot assunse come suo manager Allan Carr, che gestiva anche le carriere di Tony Curtis, Ann-Margret e Peter Sellers. Carr sentiva che Elliot aveva bisogno di lasciare del tutto la musica pop e rock e dirigersi verso il circuito del cabaret, così è stato messo insieme uno spettacolo che comprendeva vecchi standard insieme ad alcune nuove canzoni scritte per lei da amici. L'atto includeva Elliot e due cantanti maschi che fungevano da cantanti di supporto e aiutanti durante i numeri musicali. Il titolo dello show era Don't Call Me Mama Anymore, dal nome di una delle canzoni scritte dall'amico di Elliot, Earle Brown. La canzone è nata dalla frustrazione di Elliot di essere identificato come "Mama Cass".
Lo spettacolo ha debuttato a Pittsburgh il 9 febbraio 1973. Elliot si sentì pronta ad affrontare Las Vegas ancora una volta e poi debuttò al Flamingo. Questa volta, ha ricevuto recensioni entusiastiche. Il Las Vegas Sun ha scritto: "Cass Elliot, facendo un punto forte che non è più Mama Cass, ha una buona azione che serve a far notare che è qui per rimanere. Il pubblico è stato con lei fino in fondo... Nessun posto vuoto da nessuna parte." Ha poi portato il suo spettacolo nei casinò di alto livello e nei locali notturni più eleganti nelle città di tutto il paese.
La morte[modifica | modifica wikitesto]
Nel luglio del 1974, Cass Elliot fece dei concerti al London Palladium. Subito dopo l'ultimo concerto, tenutosi il 28 luglio (alla fine del quale aveva ricevuto una standing ovation del pubblico), Cass chiamò entusiasta Michelle Phillips, comunicandole l'esito positivo dello spettacolo, sebbene secondo il suo biografo Eddi Fiegel, Elliot si soffiava spesso il naso, tossiva e aveva difficoltà a respirare. Successivamente partecipò a un cocktail party ospitato dal giornalista americano Jack Martin. Sembrava di ottimo umore, ma appariva anche fisicamente esausta e malata.
Secondo quanto dichiarato da Debbie Reynolds[1], lei e i suoi due figli, Carrie e Todd Fisher, quella notte videro la cantante ad una festa nella casa di Mick Jagger a Londra, alla quale parteciparono anche Pete Townshend, Keith Richards, Bob Dylan e Rod Stewart. Qualche ora dopo, Reynolds vide Cass andar via da sola.
Quella notte, Cass Elliot morì nel sonno nell'appartamento che aveva affittato a Londra. Secondo l'autopsia, condotta dal noto chirurgo e patologo Keith Simpson la causa di morte fu un attacco cardiaco dovuto a una deformazione del miocardio, a sua volta dovuta all'obesità della quale la cantante soffriva da tempo. Nel suo corpo non furono trovate tracce di droga. Cass venne sepolta al Mount Sinai Memorial Park Cemetery di Los Angeles.
All'epoca, fino ai primi anni 2000, si diffuse la notizia, del tutto infondata, che fosse morta soffocata da un panino.[2][3][4]
I problemi di salute[modifica | modifica wikitesto]
Durante la sua vita Cass Elliot ebbe svariati problemi di salute, che ne condizionarono l'attività. Questi cominciarono a manifestarsi nel 1968, quando venne colpita da un'ulcera, che la costrinse a letto per tre settimane. Una volta ripresasi, si esibì al Caesar's Palace, nonostante avesse la febbre alta. La sua voce era debole e appena udibile, e la folla fu critica con lei.
Alla fine dello spettacolo, Elliot è tornata sul palco per scusarsi con il pubblico; "Questa è la prima notte, e andrà meglio", disse. Ha poi cantato "Dream a Little Dream of Me" e ha lasciato il palco mentre il pubblico applaudiva tiepidamente. Tornò più tardi quella sera per esibirsi nel secondo spettacolo, ma la sua voce era peggiore, e molti del pubblico uscirono protestando.
Lo spettacolo si concluse dopo una sola notte ed Elliot tornò a Los Angeles, dove le venne praticata una tonsillectomia.
Nel 1972 cominciò inoltre a soffrire di crisi respiratorie che la costrinsero ad annullare alcuni concerti. Il 22 aprile 1974 ebbe un collasso dovuto ad un calo di zuccheri, due ore prima di essere ospite dello show di Johnny Carson.
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Elliot si sposò due volte, la prima volta nel 1963 con il cantautore James Hendricks, suo compagno di gruppo nei Big 3 e nei Mugwumps.[5] Fu un matrimonio di convenienza per aiutarlo ad evitare di essere arruolato durante la Guerra del Vietnam. Il matrimonio non fu mai consumato e fu annullato nel 1968. Il 2 settembre 1971, Elliot sposò il giornalista Donald von Wiedenman, discendente di Giovanni II di Baviera. [6]
Il loro matrimonio finì con il divorzio nell'aprile del 1972.[7]
Ebbe una figlia Owen Vanessa Elliot, nata il 26 aprile 1967. Owen Elliot divenne una cantante e chitarrista, presente in alcuni dischi solisti del membro dei Beach Boys Al Jardine. Elliot non identificò mai pubblicamente il padre, ma molti anni dopo, Michelle Phillips aiutò Owen a trovare il suo padre biologico, che si rivelò essere il cantautore Chuck Day. La sua paternità non è stata rivelata pubblicamente fino alla sua morte nel 2008.[8]
Era inoltre la sorella della cantante Leah Kunkel.[9]
Discografia solista[modifica | modifica wikitesto]
- 1968 - Dream a Little Dream
- 1969 - Bubblegum, Lemonade, and... Something for Mama
- 1970 - Monte Walsh
- 1971 - Cass Elliot
- 1972 - The Road Is No Place for a Lady
- 1973 - Don't Call Me Mama Anymore
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Debbie Reynolds (con Dorian Hannaway), Unsinkable: A Memoir, William Morrow and Company, 2013, ISBN 978-0-062-21365-5.
- ^ Cass Elliot:un panino di troppo, su musicoff.com.
- ^ musicoff.com, https://www.musicoff.com/musica-e-cultura/artisti-special/mama-cass-elliot-un-panino-di-troppo/ .
- ^ cass Elliot Chocked by a sandwich, su it.ferlap.pt.
- ^ Cass Elliot, su musicianguide.com.
- ^ dicytrends.com, https://www.dicytrends.com/donald-von-wiedenman-cass-elliots-ex-husband/ .
- ^ assignmentpoint.com, https://assignmentpoint.com/biography-of-cass-elliot/ .
- ^ cass Elliot's Daughter, su nexttribe.com.
- ^ Leah Kunkel, su rateyourmusic.com.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cass Elliot
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su casselliot.com.
- (EN) Cass Elliot, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Cass Elliot, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Cass Elliot, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Cass Elliot, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Cass Elliot, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Cass Elliot, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Cass Elliot, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
- (EN) Cass Elliot, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Cass Elliot, su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- Sito ufficiale di Cass Elliot, su casselliot.com.
- Tributo e biografia di Cass Elliot, su hotshotdigital.com.
- Immagine del certificato di morte di Cass Elliot, su findadeath.com. URL consultato il 30 aprile 2008 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2009).
- Discografia di Cass Elliot, su thecommonills.blogspot.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 70074494 · ISNI (EN) 0000 0000 7375 4162 · Europeana agent/base/148253 · LCCN (EN) n90613244 · GND (DE) 131866125 · J9U (EN, HE) 987007412619505171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n90613244 |
---|