Calda emozione

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Calda emozione
Susan Sarandon e James Spader in una scena
Titolo originaleWhite Palace
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1990
Durata103 min
Rapporto1,85:1
Generesentimentale, drammatico
RegiaLuis Mandoki
SoggettoGlenn Savan (romanzo)
SceneggiaturaTed Tally,
Alvin Sargent
ProduttoreGriffin Dunne,
Amy Robinson,
Mark Rosenberg
Produttore esecutivoSydney Pollack
Casa di produzioneUniversal Pictures, Mirage, Double Play
FotografiaLajos Koltai
MontaggioCarol Fischer e Carol Littleton
MusicheGeorge Fenton
ScenografiaJeannine Oppewall,
John Wright,
Lisa Fischer
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Calda emozione (White Palace) è un film del 1990 diretto da Luis Mandoki. Il soggetto è tratto da un romanzo di Glenn Savan.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nora, una cameriera di fast food quarantatreenne che vive da sola dopo la tragica morte del figlio, ha una relazione con Max, un ventisettenne ricco e da poco vedovo. Le differenze di età e ceto si fanno sentire, ma arriverà il lieto fine.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il titolo originale del film avrebbe dovuto essere The White Castle; il romanzo da cui è tratto fa persino riferimento a una specifica coordinata in cui è presente un ristorante della catena White Castle, sito nel sud di Saint Louis, ma l'azienda negò il permesso di utilizzare il suo nome sia nel romanzo che nel film e di realizzare delle riprese in uno dei propri ristoranti.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Fu distribuito negli Stati Uniti dal 19 ottobre 1990 e in Italia da giugno 1991[3] col divieto di visione ai minori di 14 anni, rimosso in seguito a una nuova revisione nel 1993, voluta dal distributore televisivo Reteitalia, contenente alcuni tagli.[4]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

«[...] pellicola senza grandi pretese che non chiede nulla di più se non di essere guardata. Non vuole trasmettere nessun messaggio nascosto o impegnato, né analizzare troppo a fondo l'io dei personaggi, si limita a raccontare un aspetto di vita ordinaria, di quotidianità, emozioni, passione e amore di due persone molto diverse e allo stesso tempo così simili. [...] Si potrebbe obiettare che il regista abbia fatto di «Calda emozione» una specie di soap opera cinematografica farcita di luoghi comuni e banalità. Può darsi. È comunque innegabile il forte impatto sentimentale della vicenda; e poi, perché non si dovrebbe apprezzare un film il cui scopo è solo di farci provare una «calda emozione?». James Spader (quello di «Sesso, bugie e videotape») è bravino ma un po' sbiadito. Ottima invece l'interpretazione di Susan Sarandon che, con il suo sguardo languido e intenso e la sua forza espressiva, domina tutto il film.»

«Buona la regia di Luis Mandoki, indimenticabili le musiche di George Fenton.»

«Il film ha una buona partenza, poi, se non fosse per l'intensità della Sarandon e le buone, ciniche maniere di Spader, il film perderebbe d'interesse.»

«[...] schema classico [...] che il regista Luis Mandoki arricchisce di notazioni curiose, soprattutto nella descrizione della high society ebraica. [...] Convenzionale eppure attraversato da una vena sincera che fa dimenticare certi passaggi supertelefonati, Calda emozione rielabora un romanzo di Glenn Savan e si affida alla bella prova di Susan Sarandon e James Spader. La prima [...] arricchisce di una sfumatura amara la propria sensualità, e il riferimento esplicito a Marilyn Monroe per una volta non disturba; il secondo [...] nasconde dietro quei lineamenti perfetti un inquietudine che riscatta via via il personaggio. [...]»

«Un film impertinente e simpatico, che va alla svelta andatura del cinema brillante.»

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Accreditata come Rachel Levin
  2. ^ Calda emozione, su vixvocal.it. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  3. ^ Spettacoli, in La Stampa, 6 giugno 1991, p. 46.
  4. ^ Calda emozione., su italiataglia.it. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  5. ^ Alssandro Acutis, «Calda emozione», in Stampa Sera, 7 giugno 1991, p. 25.
  6. ^ a b c Calda emozione, su cinematografo.it. URL consultato il 5 febbraio 2024.
  7. ^ Michele Anselmi, Lo yuppie, la cameriera e l'amore (PDF), in l'Unità, 15 luglio 1991, p. 17.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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