Briseide
Briseide | |
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Briseide e Fenice, opera del Pittore di Brygos. Tondo di una coppa attica a figure rosse (490 a.C. circa), da Vulci a Parigi (Louvre). | |
Saga | Ciclo Troiano |
Nome orig. | Βρισηίς |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Professione | Sacerdotessa di Apollo |
Briseide (in greco antico: Βρισηίς?, Brisēís; in latino Briseis) è il patronimico usato da Omero nell'Iliade per Ippodamia, nativa di Lirnesso, figlia di Briseo, sacerdotessa troiana di Apollo.
«Tot noctibus absum
nec repetor. Cessas iraque lenta tua est.»
«Sono lontana da tante notti
e tu non mi reclami; indugi e la tua ira è lenta.»
Il mito di Briseide
[modifica | modifica wikitesto]Briseide era una principessa di Lirnesso, figlia di Briseo, un sacerdote di Apollo. Sposò Minete, re di Cilicia e fratello di Epistrofo.
Durante la guerra di Troia, Achille nella presa di Lirnesso, città alleata di Troia, si riservò Briseide nella divisione del bottino, facendone la sua schiava.[1]
A sua volta Agamennone si attribuì Criseide, figlia di Crise, un sacerdote di Apollo, ma quando il dio scatenò una pestilenza nel campo degli Achei i capi greci lo costrinsero a rendere Criseide all'anziano padre. Agamennone accettò, ma pretese in cambio Briseide.
Lo scambio provocò l'ira furibonda («l’ira funesta») di Achille, che abbandonò la battaglia. L'esito negativo, per i Greci, degli scontri armati indusse quindi Agamennone a tentare di restituire la schiava, insieme ad altri beni, ma Achille non volle sentire ragioni e continuò a non voler combattere. Ma dopo la morte in battaglia di Patroclo, per vendicarne l'uccisione, Achille decise di riprendere il suo posto in battaglia e Agamennone gli restituì Briseide, carica di ricchi doni, giurando di averla rispettata. Ella pianse amaramente sul cadavere di Patroclo in quanto quest'ultimo l'aveva sempre trattata con gentilezza e le aveva promesso di farle sposare Achille (Iliade, XIX).
Secondo la Bibliotheca Classica probabilmente Briseide (o forse invece Clitemnestra) diede ad Agamennone un figlio, che fu chiamato Aleso.[2]
In letteratura
[modifica | modifica wikitesto]- La disputa tra Achille e Agamennone per Briseide è narrata nell'Iliade di Omero;
- Nelle Eroidi di Ovidio, Briseide scrive ad Achille una lunga lettera d'amore.
Nell'arte
[modifica | modifica wikitesto]- Pittore di Achille (anche detto "Pittore di Briseide"), anfora attica a figure rosse con Scene del ratto di Briseide, ceramica dipinta, 450 a.C. circa;
- Giovambattista Tiepolo, Briseide condotta ad Agamennone, affresco, 1757;
- Felice Giani, Patroclo consegna Briseide agli araldi di Agamennone, affresco, inizio del XIX secolo;
- Antonio Canova, Briseide consegnata da Achille agli araldi di Agamennone, gesso, inizio del XIX secolo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ F. S. Villarosa, Dizionario mitologico-storico-poetico, vol. 1, Napoli, Tipografia Nicola Vanspandoch e C., 1841, p. 63.
- ^ (EN) John Lempriere, Bibliotheca Classica, London, Thomas Tegg, 1815, p. 318. URL consultato il 20 ottobre 2019. Ospitato su Google Books.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Omero, Iliade;
- Pseudo-Apollodoro, Biblioteca;
- Igino, Fabulae;
- Publio Ovidio Nasone, Heroides;
- Quinto Smirneo, Posthomerica;
- Ditti Cretese;
- Darete Frigio.
- Traduzione delle fonti primarie
- Omero, Iliade, traduzione di Rosa Calzecchi Onesti, 2ª ed., Torino, Einaudi, 1990, ISBN 978-88-06-17694-5.
- Vincenzo Monti, Iliade di Omero, a cura di Manara Valgimigli e Carlo Muscetta, 9ª ed., Milano, Mondadori, 2007, ISBN 978-88-04-53902-5.
- Apollodoro, Biblioteca, traduzione di Marina Cavalli, Milano, Mondadori, 1998, ISBN 88-04-55637-4.
- Igino, Miti, traduzione di Giulio Guidorizzi, Milano, Adelphi, 2000, ISBN 88-459-1575-1.
- Ovidio, Heroidi, a cura di Emanuela Salvadori, Milano, Garzanti, 2006, ISBN 88-11-36740-9.
- Fonti secondarie
- Robert Graves, I miti greci, Milano, Longanesi, ISBN 88-304-0923-5.
- Pierre Grimal, Dizionario di mitologia, traduzione di Pier Antonio Borgheggiani, Parigi, Garzanti, 2005, ISBN 88-11-50482-1.
- Anna Ferrari, Dizionario di mitologia, Litopres, UTET, 2006, ISBN 88-02-07481-X.
- Angela Cerinotti, Miti dell'antica Grecia e di Roma Antica, Verona, Demetra, 1998, ISBN 978-88-440-0721-8.
- Gaetana Miglioli, Romanzo della mitologia dalla A alla Z, Firenze, Giacomo D'Anna, 2007, ISBN 88-8104-731-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Briseide
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Briseide
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Briseide, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Angelo Taccone, BRISEIDE, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- Brisèide, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Briseide / Briseide (altra versione), su Goodreads.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 25539929 · CERL cnp00581572 · LCCN (EN) nb2020006854 · GND (DE) 124566685 · BNF (FR) cb15001888j (data) |
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