Bolitophila

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Bolitophila
Bolitophila cinerea
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Nematocera
Infraordine Bibionomorpha
Superfamiglia Sciaroidea
Famiglia Bolitophilidae
Malloch, 1917
Genere Bolitophila
Meigen, 1818
Sinonimi

Boletophila Blanchard, 1845
Bolitophilella Landrock, 1925
Messala Curtis, 1836

Sottogeneri

Bolitophila Meigen, 1818, è un genere di insetti dell'ordine dei Ditteri (Nematocera: Bibionomorpha) comprendente circa 60 specie. È l'unico genere attualmente esistente della famiglia Bolitophilidae Malloch, 1917, che comprende anche il genere fossile Mangas.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'adulto è un moscerino dal corpo esile e delicato, lungo 5-9 mm, generalmente di colore bruno o grigio. Il capo è provvisto di 3 ocelli e di occhi ben sviluppati, ha antenne lunghe e filiformi, composte da 16 articoli sottili e allungati, a volte pubescenti. Il torace è corto e marcatamente convesso. Le zampe sono relativamente lunghe, hanno coxe particolarmente allungate e tibie terminanti con uno sperone.

Le ali sono strette e leggermente annerite, con uno pterostigma ubicato in corrispondenza della fine di R4 e R5. In alcune specie è presente una seconda macchia in corrispondenza della nervatura trasversa radio-mediale. La costa si estende lungo tutto il margine anteriore, fino all'apice, in corrispondenza della confluenza del ramo R5 della radio. La venatura è caratterizzata da un particolare irrobustimento delle nervature anteriori. La subcosta è strettamente appressata alla radio, da cui diverge per confluire sulla costa. La radio si suddivide in R1 e Rs, che a sua volta si biforca in due rami, R4 e R5[1]. Il ramo R4 confluisce su R1 nelle specie del sottogenere Bolitophila e sulla costa nelle specie del sottogenere Cliopisa. La media presenta generalmente il tratto basale poco evidente e si suddivide in tre rami (M1, M2 e M3+4), non sempre ben delineati; si collega alla cubito con una breve nervatura trasversa (m-cu) alla base di CuA1, nella zona prossimale dell'ala. La prima anale (A1) è ben sviluppata e confluisce nel margine posteriore.

Rappresentazione schematica della nervatura alare nei sottogeneri Bolitophila (sopra) e Cliopisa (sotto). Si noti la differente terminazione di R4 nei due sottogeneri.
Legenda: Pt: pterostigma; C: costa; Sc: subcosta; R: radio; M: media; Cu: cubito; A: anale; h: omerale; r-m: radio-mediale; m-cu: medio-cubitale.
Conformazione delle nervature alari nel sottogenere Bolitophila.

La larva è apoda ed eucefala, con capo nerastro e il resto del corpo bianco. L'apparato respiratorio polipneustico, con un paio di stigmi nel protorace e altre sette paia addominali. La pupa è libera, non avvolta da un involucro setoso come in altri Sciaroidei.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Le larve dei Bolitophila sono tipicamente micetofaghe e si sviluppano sul legno in decomposizione o altri substrati vegetali invasi dai funghi. L'impupamento avviene all'interno del micelio fungino oppure nella lettiera del suolo.

Come nella generalità degli Sciaroidei micetofagi, gli adulti prediligono ambienti ombrosi e umidi; si rinvengono nel sottobosco di foreste miste, generalmente montane, spesso in prossimità di corsi d'acqua.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia è rappresentata esclusivamente nell'emisfero boreale. Tipicamente oloartica, è per la maggior parte rappresentata nella regione paleartica e, con un minor numero di specie, nella regione neartica. Solo due specie sono state di recente descritte per la regione orientale, nell'isola di Taiwan.

In Italia sono segnalate sette specie, tutte presenti nel nord[2]:

Sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Bolitophila ha subito differenti collocazioni nel corso dei tentativi di revisione della sistematica dei Nematoceri. Secondo gli Autori, infatti, il genere è stato inquadrato storicamente nei Mycetophilidae nell'ambito della sottofamiglia Bolitophilinae, nei Bibionomorpha nell'ambito della superfamiglia Bolitophilidea e, infine, negli Sciaroidea nell'ambito della famiglia Bolitophilidae[3]. Quest'ultima collocazione, che deriva dal recente scorporo di vari raggruppamenti dai Mycetophilidae, è quella che trova il più largo supporto allo stato attuale.

Specie del sottogenere Bolitophila[modifica | modifica wikitesto]

Specie oloartiche
Specie paleartiche
  • B. austriaca MAYER, 1950. Europa.
  • B. basicornis MAYER, 1951. Europa.
  • B. caspersi PLASSMANN, 1987. Svezia.
  • B. collarti TOLLET, 1943. Belgio.
  • B. cooremani TOLLET, 1955. Penisola Balcanica.
  • B. japonica OKADA, 1934. Giappone.
  • B. lengersdorfi TOLLET, 1955. Penisola Balcanica.
  • B. leruthi TOLLET, 1955. Romania.
  • B. miki MAYER, 1950. Austria, Svezia.
  • B. saundersi CURTIS, 1836. Europa, Asia, Nordafrica.
  • B. spinigera EDWARDS, 1925. Europa.
  • B. tenella WINNERTZ, 1863. Dall'Europa al Giappone.
Specie neartiche
  • B. atlantica FISHER, 1934. New Hampshire.
  • B. bucera SHAW, 1940. Oregon.
  • B. dubiosa VAN DUZEE, 1928. Columbia Britannica.
  • B. patulosa GARRETT, 1925. California.
  • B. raca GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
  • B. simplex GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
Specie orientali
  • B. antennata SEVCIK & PAPP, 2004. Taiwan.

Specie del sottogenere Cliopisa[modifica | modifica wikitesto]

Specie oloartiche
  • B. dubia SIEBKE, 1863 (syn. Bolitophila disjuncta LOEW 1869). Columbia Britannica, USA nordorientali, Idaho, Europa, Estremo Oriente, Medio Oriente.
  • B. hybrida MEIGEN, 1804 (syn. B. fusca MEIGEN, 1818). Canada e USA, Europa.
Specie paleartiche
  • B. aperta LUNDSTROM, 1914. Europa settentrionale.
  • B. bimaculata ZETTERSTEDT, 1838. Europa.
  • B. bispinosa MAYER, 1951. Europa centrale.
  • B. doerrsteini PLASSMANN, 1988. Germania.
  • B. edwardsiana STACKELBERG, 1969. Europa.
  • B. fumida EDWARDS, 1941. Europa.
  • B. glabrata LOEW, 1869. Europa.
  • B. glabratella MAYER, 1951. Europa.
  • B. ingrica STACKELBERG, 1969. Europa.
  • B. latipes TOLLET, 1943. Europa.
  • B. limitis POLEVOI, 1996. Finlandia.
  • B. luteola PLOTNIKOVA, 1962. Russia.
  • B. maculipennis WALKER, 1835 (sym. B. coronata MAYER, 1951). Europa.
  • B. mayeri PLASSMANN, 1987. (syn. B. tarsata MAYER, 1951. Europa.
  • B. melanoleuci POLEVOI, 1996. Russia.
  • B. modesta LACKSCHEWITZ, 1937. Europa.
  • B. nigrolineata LANDROCK, 1912. Europa.
  • B. obscurior STACKELBERG, 1969. Europa.
  • B. occlusa EDWARDS, 1913. Dall'Europa al Giappone.
  • B. pseudohybrida LANDROCK, 1912 (syn. B. triangulata EDWARDS, 1941). Europa.
  • B. rectangulata LUNDSTROM, 1913. Dall'Europa al Giappone.
  • B. rossica LANDROCK, 1912. Dall'Europa al Giappone.
  • B. scherfi PLASSMANN, 1970. Europa.
  • B. speleicola TOLLETT, 1955. Europa.
  • B. subbimaculata ZAITZEV, 1994. Siberia orientale.
Specie neartiche
  • B. acuta GARRETT, 1925. New York.
  • B. alberta GARRETT, 1937. Alberta.
  • B. bilobata GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
  • B. clavata GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
  • B. connectans GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
  • B. distus FISHER, 1937. New York.
  • B. dupla GARRETT, 1925 (syn Belitophila duplus GARRETT, 1925). Columbia Britannica.
  • B. montana COQUILLETT, 1901. Columbia Britannica, USA nordorientali.
  • B. recurva GARRETT, 1925. Alberta.
  • B. subteresa GARRETT, 1925. Columbia Britannica.
Specie orientali
  • B. taihybrida SEVCIK & PAPP, 2004. Taiwan.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo altri Autori, Rs si suddivide nei rami R2+3 e R4+5.
  2. ^ Fabio Stoch, Family Bolitophilidae, in Checklist of the Italian fauna online version 2.0, 2003. URL consultato il 03-01-2009.
  3. ^ Curtis W. Sabrosky. Family-Group Names in Diptera. An annotated catalog Archiviato l'11 aprile 2008 in Internet Archive.. In F. Christian Thompson (a cura di), MYIA The International Journal of the North America Dipterists' Society. Volume 10. Leiden, Backhuys Publishers, 1999. 67.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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