Babyteeth - Tutti i colori di Milla

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Babyteeth - Tutti i colori di Milla
Il logo del film
Titolo originaleBabyteeth
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneAustralia
Anno2019
Durata120 min
Rapporto1,66:1
Generecommedia, drammatico, sentimentale, musicale
RegiaShannon Murphy
SoggettoRita Kalnejais
SceneggiaturaRita Kalnejais
ProduttoreAlex White
Produttore esecutivoJan Chapman
Casa di produzioneScreen Australia, Entertainment One, Whitefalk Films, Jan Chapman Films, Spectrum Films, Create NSW
Distribuzione in italianoMovies Inspired
FotografiaAndrew Commis
MontaggioSteve Evans
MusicheAmanda Brown
ScenografiaSherree Philips
CostumiAmelia Gebler
TruccoAngela Conte
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Babyteeth - Tutti i colori di Milla (Babyteeth) è un film del 2019 diretto da Shannon Murphy, al suo esordio alla regia e basato sull'omonima opera teatrale del 2012 di Rita Kalnejais, anche autrice della sceneggiatura.[1][2]

Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Festival del cinema di Venezia il 4 settembre 2019.[3][4] È stato distribuito nelle sale cinematografiche australiane dalla Universal Pictures a partire dal 23 luglio 2020.[5]

Il film ha vinto nove AACTA Awards, tra cui quello per il miglior film.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Milla Finlay è una studentessa di 16 anni, a cui è stato recentemente diagnosticato un cancro. Tornando a casa da scuola, un giorno, incontra Moses, 23 anni, che fa amicizia con lei prima di chiederle dei soldi. Milla sviluppa rapidamente una cotta per Moses e lo presenta ai suoi genitori: Anna, musicista, e Henry, psichiatra. Entrambi sono a disagio con Moses, a causa della differenza di età tra lui e Milla, ma sono permissivi, a causa della malattia della figlia.

Qualche tempo dopo, Anna si sveglia di notte e sorprende Moses a rubare dei farmaci da prescrizione. Milla ed Henry si svegliano e vengono avvisati della situazione. Henry vorrebbe chiamare la polizia, ma Milla, grazie anche all'intervento della madre, che ha notato quanto sia più felice Milla con Moses, riesce a convincerlo a non farlo. Il giorno seguente, Anna avverte Moses di stare lontano da sua figlia.

Moses continua a far visita a Milla a scuola. Dopo che lei lo ha rintracciato una notte, Moses la porta a fare un giro nei luoghi dove acquista droga e poi la porta ad una festa. Successivamente i due trascorrono la notte insieme su un tetto dove Moses abbandona Milla. I genitori della ragazza, dopo averla cercata a lungo, la trovano molto indebolita e la portano in ospedale.

Consapevoli di non essere in grado di impedire ai due ragazzi di vedersi, Henry e Anna diventano più permissivi della loro relazione. Quando Milla si si sente male a casa, Anna scopre con sgomento che Moses le ha rubato le medicine. Convinta che lui la stia usando per aver libero accesso alle droghe di suo padre, Milla si arrabbia e caccia Moses fuori di casa.

Più tardi, Henry rintraccia Moses e gli chiede di andare a vivere con la famiglia, promettendogli l'accesso alla droga fintanto che continuerà a rendere felice Milla. Per un po' la famiglia e Moses vivono in una sorta di armonia, ma Milla scopre che suo padre sta drogando Moses e, arrabbiatasi nuovamente, chiede a Moses di andarsene. Alla fine Moses ritorna e intraprende un cammino per disintossicarsi.

Dopo la festa del suo 17º compleanno, Milla rivela a Moses di soffrire continuamente e di sentire che la sua fine è vicina. La ragazza poi supplica Moses di porre fine alle sue sofferenze soffocandola, ma lui non riesce a farlo. I due poi fanno sesso per la prima volta. Il giorno dopo, quando Anna porta alla figlia la colazione a letto, scopre che Milla è morta durante la notte.

In un flashback, Henry ricorda una giornata con Milla trascorsa sulla spiaggia. Lei gli dice che è in pace con la morte e gli chiede di prendersi cura di Moses quando se ne sarà andata. Henry, a sua volta, promette che lui ed Anna staranno bene quando lei sarà morta.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Babyteeth ha avuto la sua prima mondiale alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 4 settembre 2019, dove ha gareggiato per il Leone d'oro.[6][7] È stato anche proiettato al BFI London Film Festival il 6 ottobre 2019, dove ha partecipato alla First Feature Competition.[8] Poco dopo, IFC Films e Picturehouse Entertainment hanno acquisito i diritti di distribuzione del film rispettivamente negli Stati Uniti e nel Regno Unito.[9][10]

Il film è uscito negli Stati Uniti il 19 giugno 2020[11] e in Australia il 23 luglio 2020 distribuito dalla Universal Pictures.[12][13][14]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato ai botteghini un milione di dollari.[15][16]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Babyteeth ha ricevuto recensioni positive dalla critica cinematografica, quando è stato proiettato alla Mostra del Cinema di Venezia.[17] Su Rotten Tomatoes ha un indice di approvazione "Certified Fresh" del 94% sulla base delle recensioni di 144 critici. Il consenso dei critici del sito recita: "Interpretato in modo potente e diretto con sensibilità, Babyteeth offre al pubblico una storia di formazione che è più disordinata - e più gratificante - della maggior parte degli altri."[18] Su Metacritic, il film ha un punteggio medio ponderato di 77 su 100, basato su 29 critici, indicando "recensioni generalmente favorevoli".[19]

David Ehrlich di IndieWire ha dato al film "B+", definendolo "un film fuori posto ma sempre crudo; delicato, ma mai prezioso".[20] Guy Lodge di Variety descrive il film come una battuta d'arresto sia per la regista Shannon Murphy che per la sceneggiatrice Rita Kalnejais".[21] Michael O'Sullivan del Houston Chronicle ha elogiato Babyteeth, affermando che "funziona proprio perché rifiuta di soddisfare le aspettative."[22]

Kevin Maher del The Times ha dato al film cinque stelle e lo ha descritto come un "debutto emotivamente sconvolgente di Shannon Murphy".[23]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Bittersweet comedy Babyteeth green-lit for production, su screenaustralia.gov.au, 2 maggio 2018. URL consultato il 21 agosto 2019.
  2. ^ (EN) Elissa Blake, Loving on the edge, su The Sydney Morning Herald, 10 febbraio 2012. URL consultato il 21 agosto 2019.
  3. ^ (EN) Ariston Anderson, Venice Competition to Include Roman Polanski, Steven Soderbergh, James Gray's 'Ad Astra,' Todd Phillips' 'Joker', su The Hollywood Reporter, 25 luglio 2019. URL consultato il 20 agosto 2019.
  4. ^ Babyteeth, su labiennale.org. URL consultato il 21 agosto.
  5. ^ (EN) Keva York, Australian film Babyteeth stars Eliza Scanlen in bittersweet tale of first love soured by sickness, su ABC News, 21 luglio 2020. URL consultato il 28 luglio 2020.
  6. ^ Venezia 76 Competition, su labiennale.org, 25 luglio 2019. URL consultato il 13 agosto 2019.
  7. ^ Nick Vivarelli, Joker, Ad Astra, The Laundromat, Marriage Story to Compete in Venice, in Variety, 25 luglio 2019. URL consultato il 25 luglio 2019.
  8. ^ Babyteeth, su whatson.bfi.org.uk, bfi.org.uk, 29 agosto 2019. URL consultato il 29 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2019).
  9. ^ Dave McNary, Eliza Scanlen Drama 'Babyteeth' Lands at IFC for North America, in Variety, 15 ottobre 2019. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  10. ^ Ben Dalton, Picturehouse Entertainment acquires Venice Competition title 'Babyteeth' for UK, in Screen Daily, 4 ottobre 2019. URL consultato il 5 ottobre 2019.
  11. ^ Babyteeth, su IFC Films. URL consultato il 13 giugno 2020.
  12. ^ Don Groves, Universal sets release dates for 'Babyteeth' and 'Slim & I', su IF.com.au, 1º giugno 2020. URL consultato il 13 giugno 2020.
  13. ^ Damien Straker, BABYTEETH – Trailer, Synopsis, and Poster, su ImpulseGamer.com, 29 agosto 2019. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  14. ^ Keva York, Australian film Babyteeth stars Eliza Scanlen in bittersweet tale of first love soured by sickness, su ABC News, Australian Broadcasting Corporation, 21 luglio 2020. URL consultato il 28 luglio 2020.
  15. ^ Babyteeth (2020), su The Numbers. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  16. ^ Babyteeth, su Box Office Mojo. URL consultato il 12 gennaio 2021.
  17. ^ Don Groves, Shannon Murphy's 'Babyteeth' wows the critics in Venice, in InsideFilm, 5 settembre 2019. URL consultato il 5 settembre 2019.
  18. ^ Babyteeth (2020), su Rotten Tomatoes. URL consultato il 18 agosto 2020.
  19. ^ Babyteeth Reviews, su Metacritic. URL consultato il 23 giugno 2020.
  20. ^ David Ehrlich, 'Babyteeth' Review: Eliza Scanlen Leads Vibrant and Touching Australian Cancer Drama, su IndieWire, 4 settembre 2019. URL consultato il 4 settembre 2019.
  21. ^ Guy Lodge, Film Review: 'Babyteeth', in Variety, 4 settembre 2019. URL consultato il 4 settembre 2019.
  22. ^ Michael O'Sullivan, Moving yet unsentimental Aussie film 'Babyteeth' is worth your time, in Houston Chronicle, 19 giugno 2020. URL consultato il 19 giugno 2020.
  23. ^ Kevin Maher, Babyteeth review — an emotionally shattering feature debut from Shannon Murphy, ISSN 0140-0460 (WC · ACNP). URL consultato il 14 agosto 2020.
  24. ^ (EN) Guy Lodge, ‘Joker’ Wins Golden Lion at Venice Film Festival, Roman Polanski Takes Runner-Up Prize, in Variety, 7 settembre 2019. URL consultato il 7 settembre 2019.
  25. ^ Premi collaterali della 76ª Mostra, su labiennale.org. URL consultato l'8 settembre 2019.
  26. ^ (EN) Aacta awards 2020: Cate Blanchett, Hugo Weaving and Ned Kelly gang vie for honours, in The Guardian, 31 ottobre 2020. URL consultato il 1º novembre 2020.
  27. ^ https://www.aacta.org/aacta-awards/aacta-international-awards/
  28. ^ 2020 års Guldbaggenomineringar!, su guldbaggen.se, 17 dicembre 2020. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  29. ^ (SV) Amina Adelai e Lydia Farran-Lee, Charter och Spring Uje spring tog hem de tunga priserna, in SVT, 25 gennaio 2021. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  30. ^ (EN) Naman Ramachandran, ‘Saint Maud,’ ‘His House,’ ‘Rocks’ Lead British Independent Film Awards Nominations, su Variety, 9 dicembre 2020. URL consultato l'11 dicembre 2020.
  31. ^ https://www.bafta.org/film/awards/2021-nominations-winners

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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