Antonio Giammarinaro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Antonio Giammarinaro
Antonio Giammarinaro con la maglia del Modena
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera 1966 - giocatore
1996 - allenatore
Carriera
Giovanili
1945-1948Torino
Squadre di club1
1948-1953Torino41 (8)
1953-1956Modena86 (17)
1956-1960Taranto133 (36)
1960-1961Ozo Mantova37 (5)
1961Torino1 (0)
1961-1964Bari74 (6)
1964-1966Pescara28 (3)
Carriera da allenatore
1965-1966Pescara[1]
1966-1967Maceratese
1967-1968Pescara
1968-1969Anconitana
1969-1971Maceratese
1971-1972Pro Vasto
1972-1975Avellino
1975Avellino
1976-1978Chieti
1978-1979Benevento
1979-1980Salernitana
1981-1982Salernitana
1982-1983Paganese
1983-1984Taranto
1984-1985Pistoiese
1985-1986Francavilla
1987-1990Chieti
1990-1991Vastese
1992-1993Gubbio[2]
1995-1996Chieti
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Antonio Giammarinaro, detto Tony (Tunisi, 20 ottobre 1931), è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.

Secondo quanto riportato nelle figurine della Lavazza, edite nel 1950, egli sarebbe nato a Hammam Lif, città a 16 km a sud della Capitale.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Componente delle giovanili del Torino, fa parte della formazione ragazzi schierata dalla società granata, opposta a compagini di pari età, nelle quattro partite conclusive del campionato di Serie A 1948-1949, dopo la tragedia di Superga, e schierato come mezzala va a segno 2 volte.

Passato nella rosa della prima squadra nella stagione successiva, resta coi granata per cinque stagioni senza riuscire mai ad imporsi come titolare fisso, risultando tuttavia un rincalzo a centrocampo affidabile e spesso efficace in zona gol (8 reti in 41 partite complessive fra i piemontesi).

Nell'estate 1954 si trasferisce al Modena per disputare due stagioni fra i cadetti, quindi passa al Taranto dove disputa 4 stagioni di Serie B, fra le quali è da ricordare l'annata 1956-1957 quando Giammarinaro pur essendo essenzialmente un centrocampista offensivo e non un attaccante vero e proprio realizza 15 reti. La stagione 1960-1961, nelle file dell'Ozo Mantova, si chiude con la prima storica promozione dei virgiliani in massima serie.

A fine stagione viene riacquistato dal Torino, che tuttavia, dopo una sola partita disputata in campionato, lo cede nella sessione autunnale del calciomercato al Bari, nuovamente fra i cadetti. Resta coi biancorossi tre stagioni centrando nella seconda la promozione in A e disputando nella terza 20 incontri in massima serie, realizzando anche una rete contro l'Inter Campione d'Italia.

A fine stagione passa al Pescara in Serie C dove conclude la sua quasi ventennale carriera.

In carriera ha totalizzato complessivamente 62 presenze e 9 reti in Serie A, e 280 presenze e 58 reti in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Altrettanto lunga è la carriera di allenatore di Giammarinaro, da fine anni sessanta fino agli anni novanta[3]. Ha guidato prevalentementemente formazioni di Serie C, quasi esclusivamente al Centro-Sud. Ha ottenuto i migliori risultati alla guida dell'Avellino, conducendolo nella stagione 1972-73 alla prima storica promozione in B, e guidandolo poi fra i cadetti fino al 1975.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Maceratese: 1969-1970
Chieti: 1976-1977
Avellino: 1972-1973

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano edizioni, 1967, p. 198.
  2. ^ Dal libro "100 anni Gubbio" pubblicato dal Corriere dell'Umbria in occasione del centenario
  3. ^ Ministoria di un allenatore: Antonio Giammarinaro[collegamento interrotto] Tifochieti.com

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]