Antonietta d'Orléans-Longueville

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Antonietta d'Orléans-Longueville

Antonietta d'Orléans-Longueville (Trie-sur-Baïse, 1572Poitiers, 24 aprile 1618) è stata una religiosa francese, fondatrice delle monache Benedettine di Nostra Signora del Calvario.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia terzogenita di Léonor d'Orléans-Longueville, duca di Longueville, governatore di Piccardia e Normandia, e di Maria di Borbone-Saint-Pol, cugina di Antonio di Borbone-Vendôme (padre di Enrico IV), Antonietta entrò alla corte di Francia al seguito di Enrichetta di Clèves (moglie di Luigi Gonzaga, duca di Nevers) e fu poi dama della regina Caterina de' Medici: il 6 settembre 1587 sposò il marchese di Belle-Îsle Carlo di Gondi (figlio di Alberto, favorito della regina), da cui ebbe un figlio (Enrico, duca di Retz) e di cui rimase vedova nel 1596 (il marito venne assassinato a Mont Saint-Michel dai seguaci del duca di Mercœur, capo della Lega Santa in Bretagna).

Contro la volontà dei parenti, ma con la protezione di papa Clemente VIII, Antonietta abbracciò la vita religiosa nel monastero delle fogliantine di Tolosa e papa Paolo V, con breve del 4 giugno 1605, la nominò coadiutrice della badessa di Fontevrault Eleonora di Borbone, presso la quale si trasferì. Per spirito di umiltà, Antonietta chiese di essere dispensata dalla coadiutoria, che comportava il diritto di succedere, alla morte di Eleonora, alla carica di badessa, e ottenne dal papa l'autorizzazione a lasciare Fontevrault e di trasferirsi nel monastero di Lencloître (1611).

Assieme al cappuccino frate Giuseppe da Parigi (detto "l'eminenza grigia" per l'influenza che esercitava sul cardinale de Richelieu e sulla corte), pensò di introdurre una riforma nel monastero per ritornare al primitivo rigore benedettino; con il consenso pontificio, il 25 ottobre 1617 Antonietta, assieme a ventiquattro compagne, lasciò Lencloître e si stabilì in un nuovo monastero di Poitiers, da cui ebbero origine le benedettine di Nostra Signora del Calvario (approvata come congregazione benedettina da papa Gregorio XV il 22 marzo 1621).

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Louis II d'Orléans-Longueville Louis I d'Orléans-Longueville  
 
Johanna von Hachberg-Sausenberg  
François III d'Orléans-Longueville  
Marie de Guise Claude de Guise  
 
Antoinette de Bourbon-Vendôme  
Léonor d'Orléans-Longueville  
Charles de Rohan-Gié Pierre de Rohan-Gié  
 
Françoise de Penhoët  
Jacqueline de Rohan-Gié  
Giovanna Sanseverino Bernardino Sanseverino  
 
Leonora Piccolomini d'Aragona  
Antoinette d'Orléans-Longueville  
François de Bourbon-Vendôme Jean VIII de Bourbon-Vendôme  
 
Isabelle de Beauvau  
François I de Saint-Pol  
Marie de Luxembourg-Saint-Pol Pierre II de Luxembourg-Saint-Pol  
 
Margherita di Savoia  
Marie II de Saint-Pol  
Jean III d'Estouteville Jacques d'Estouteville  
 
Louise d'Albret  
Adrienne d'Estouteville  
Jacqueline d'Estouteville Guyon d'Estouteville  
 
Isabeau de Croÿ  
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Micheline Cuénin, Antoinette d'Orléans, princesse et fondatrice, Bouzy-la-Forêt 2003.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN199934202 · ISNI (EN0000 0003 5774 0096 · CERL cnp01941272 · GND (DE1034342533 · BNE (ESXX5393377 (data) · BNF (FRcb17708572h (data) · WorldCat Identities (ENviaf-199934202