Alluvione di Genova del 7 ottobre 1970

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Alluvione di Genova del 1970
disastro naturale
Le rovine del ponte medievale sul Bisagno, nella zona di S.Agata, distrutto dall'alluvione del 1970
TipoAlluvione
Data inizio7 ottobre 1970
12:30
Data fine8 ottobre 1970
16:00
Luogo  Liguria
StatoBandiera dell'Italia Italia
MotivazionePioggia torrenziale
Conseguenze
Morti35
Feritialmeno 100
Dispersi8
Sfollatioltre 2000

L'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970, proseguita l'8 ottobre, si verificò a seguito di fortissime precipitazioni. Ne scaturì l'esondazione dei torrenti Bisagno, Fereggiano e Leira e la piena dei torrenti Sturla, Polcevera, Chiaravagna e Cantarena. Piogge molto intense e localizzate che sono tipiche della costa ligure e del periodo autunnale, accumularono 948 mm d'acqua in 24 ore[1][2][3][4]. La più colpita fu Genova, ma gravissimi danni si ebbero anche in altri 20 comuni della provincia tra i quali il più colpito fu Masone. Le vittime furono 43, di cui 35 morti, 8 dispersi. Gli sfollati furono oltre 2000. Il 4 novembre 2011 un evento similare colpirà fondamentalmente la stessa zona[5] e il 9 e 10 ottobre 2014 uno ancora più violento.

Molto colpiti furono i quartieri di Quezzi, Foce, Molassana, San Fruttuoso, Marassi, Brignole, Sestri Ponente e Voltri.

Fatti e cause[modifica | modifica wikitesto]

I fatti prevalentemente furono dovuti alle forti precipitazioni avvenute il 7 e l'8 ottobre. La sera del primo giorno a Voltri avviene la violenta esondazione del torrente Leira che costerà 13 vittime accertate. Le precipitazioni continuano, sino a causare nel pomeriggio la violenta esondazione dei torrenti Bisagno e Fereggiano; soprattutto l'esondazione del primo causerà molte ed innumerevoli vittime, colpirà Marassi e Quezzi (crollò anche un'ala di uno degli edifici del Biscione[6]), principalmente, ma anche i quartieri della Foce e di Brignole furono colpiti, con le piene amplificate da concomitanti mareggiate, che non consentivano il deflusso in mare delle acque. Numerosi furono gli sfollati e le interruzioni alle forniture di gas, luce e acqua.

Il crollo del Ponte di Sant'Agata[modifica | modifica wikitesto]

A causa della piena distruttiva del Bisagno, l'antico Ponte di Sant'Agata, prospiciente il Borgo Incrociati, crollò in parte rimanendo con le sole arcate centrali, isolato dalle due sponde del torrente. Costruito nel Medioevo, era stato sino ad allora utilizzato come passaggio pedonale.

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il cantautore genovese Fabrizio De André dedicò all'evento uno dei suoi brani più celebri, Dolcenera contenuto nel suo ultimo album Anime salve del 1996.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alluvione Genova: il terribile evento del 1970, quando caddero fino a 948 mm in 24 ore e la città venne travolta da una valanga d'acqua e fango, su MeteoWeb, 10 ottobre 2014. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  2. ^ Recenti eventi alluvionali in Liguria, pag. 38 (PDF), su arpa.emr.it. URL consultato il 9 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Tutti i record meteo italiani (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
  4. ^ 35 anni dopo la "Grande Alluvione" dimenticata: Genova 1970. Il racconto di Giovanni Staiano (parte III), su Meteo Giornale, 11 ottobre 2005. URL consultato il 16 gennaio 2022.
  5. ^ Alluvione Genova: colpita la stessa zona dell’8 ottobre 1970, in meteoweb.eu, 4 novembre 2011.
  6. ^ Si vedano gli articoli de La Stampa relativi all'alluvione di Genova del 7 ottobre 1970 Una tragica alluvione su Genova 19 morti, molti i feriti e i dispersi. e Momento per momento il disastro della città. del 9 ottobre 1970 e Che batosta per la nostra Genova (comprendente anche una foto dell'ala crollata dell'edificio) del 10 ottobre 1970

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Immagini di una tragedia. Genova 8 ottobre 1970, Sagep Editrice, Genova.

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