Aeroporto Internazionale di Paro

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Aeroporto Internazionale di Paro
aeroporto
Una veduta dell'Aeroporto di Paro
Codice IATAPBH
Codice ICAOVQPR
Descrizione
Tipocivile
ProprietarioGoverno del Buthan
StatoBandiera del Bhutan Bhutan
DzongdeyParo
CittàParo
Posizione6 km dal centro di Paro
HubDruk Air
Altitudine2 241 m s.l.m.
Coordinate27°24′12.47″N 89°25′29.55″E / 27.403464°N 89.424875°E27.403464; 89.424875
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Bhutan
VQPR
VQPR
Sito webSito ufficiale dell'aeroporto
Piste
Orientamento (QFU)LunghezzaSuperficie
15/332 265 x 30 masfalto
Dati estratti dall'AIP del Buthan[1]
Verificato 23 aprile 2020

L'Aeroporto Internazionale di Paro[2] (IATA: PBH, ICAO: VQPR) è uno dei quattro aeroporti del Bhutan, situato a 6 km a sud della città di Paro, capoluogo dell'omonimo distretto, lungo l'arteria stradale che collega Paro a Raga e da lì alla capitale Thimphu, che invece sorge a 54 km dall'impianto. Lo scalo sorge sulle rive del Paro Chhu ed è il più importante nonché l'unico aeroporto internazionale del Paese asiatico. Circondato da picchi alti fino a 5 500 m, è considerato uno degli aeroporti più difficili e pericolosi del mondo,[3] e solo un numero ristretto di piloti ha le certificazioni e i permessi necessari per atterrare sulla sua pista.[4]

I voli da e per Paro sono consentiti solo in condizioni meteorologiche ottimali e sono limitati alle ore diurne dall'alba al tramonto.[5] L'aeroporto di Paro è stato l'unico aeroporto in Bhutan fino al 2011.[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Interni dell'aeroporto nel 2011
Un Airbus A319-115 della Drukair parcheggiato all'aeroporto nel 2006

Nel 1968, alla Border Roads Organisation fu affidato il compito di costruire nella valle di Paro una pista di atterraggio, inizialmente utilizzata come base per gli elicotteri delle forze armate indiane per conto del governo del Bhutan. La prima compagnia aerea del Bhutan, la Drukair, fu fondata in seguito a una concessione reale il 5 aprile 1981.

L'aeroporto di Paro si trova in una valle posta a 2 235 m sopra il livello medio del mare ed è circondato da montagne alte fino a 5 500 m.[7] L'aeroporto è stato costruito con una pista lunga 1 200 m,[8] dando al governo bhutanese requisiti specifici per la scelta di aeromobili da operarvi. Fu richiesto un aeromobile con una capacità di massimo 20 posti e di tipologia STOL, con capacità operative che comprendevano un'alta quota di tangenza, un'alta velocità variometrica e un'ottima manovrabilità. Lo scopo principale dell'aeromobile doveva essere la copertura totale della rotta Calcutta - Paro - Calcutta, un viaggio di andata e ritorno da 1 200 km, senza rifornimento, a causa dello sviluppo infrastrutturale minimo di Paro. In seguito alle prime prove di volo tra Bhutan e India effettuate tra il 1978 e il 1980, furono presi in considerazione tre diversi tipi di aeromobile; tuttavia, nessuno fu ritenuto adatto alle difficoltà che poneva l'impianto.[8]

A metà del 1981, il governo indiano stabilì i propri requisiti per gli aerei da trasporto. Sulla base di questo studio, il governo bhutanese ordinò la consegna di un Dornier Do 228 entro i primi mesi del 1983, con l'opzione per un secondo aereo entro la fine dello stesso anno; il primo Dornier Do 228 a 18 posti atterrò all'aeroporto di Paro il 14 gennaio 1983. L'ora esatta dell'atterraggio, il numero dei passeggeri a bordo e anche la posizione in cui il velivolo fu parcheggiato nell'area di stazionamento furono stabiliti dal lama di Rinpung Dzong.[8]

La Drukair effettuò il primo volo di linea da Paro l'11 febbraio 1983 con direzione Calcutta per poi rientrare il giorno successivo. All'epoca, l'aeroporto di Paro consisteva solo in una pista, un edificio di controllo del traffico aereo di due stanze (con il piano terra a fungere da banco per il check-in) e una sala d'attesa sul prato.[9] Prima della creazione del Dipartimento dell'Aviazione Civile del Bhutan nel gennaio 1986, la Drukair era responsabile per il funzionamento e la manutenzione delle infrastrutture dell'aeroporto.[10]

Nel 1990, la pista dell'aeroporto di Paro è stata allungata da 1 402 a 1 964 m e rinforzata per gli aerei più pesanti.[11][12] Fu costruito inoltre un hangar per gli aerei grazie ad altri finanziamenti del governo indiano come parte del Paro Airport Development Project (Progetto di Sviluppo per l'Aeroporto di Paro).[13]

Il 21 novembre 1988, il primo jet della Drukair, un BAe 146-100, fu consegnato all'aeroporto di Paro, sostituito il 19 ottobre 2004 dal primo Airbus A319 della compagnia.[14]

La Buddha Air è diventata la prima compagnia aerea internazionale a operare voli charter da e per Paro nell'agosto 2010,[15] mentre la Bhutan Airlines, la prima compagnia aerea privata del Bhutan, ha iniziato a operare nel dicembre 2011.[16] Si stima che in tutto il 2012 siano transitati per l'aeroporto 181 659 passeggeri in totale.[17]

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Oggi l'aeroporto di Paro dispone di una sola pista d'asfalto lunga 2 265 m e di un solo terminal.[18][19]

Linee aeree e destinazioni[modifica | modifica wikitesto]

Rotte da e per l'aeroporto di Paro
Compagnia Destinazione
Bhutan Airlines Bangkok-Suvarnabhumi, Delhi, Calcutta, Jakar, Trashigang, Kathmandu,
Stagionale: Gaya,[20], Ahmedabad
Buddha Air Charter: Kathmandu
Drukair Bagdogra, Bangkok-Suvarnabhumi, Delhi, Dacca, Gelephu, Guwahati, Jakar, Kathmandu, Calcutta, Mumbai, Pakyong,[21] Singapore-Changi,
Charter: Hong Kong[22]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ VQPR - PARO/International (PDF), su dca.gov.bt (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2020)., AIP Bhutan.
  2. ^ (EN) Department of Civil Aviation Buthan, VQPR AD 2.1 AERODROME LOCATION INDICATOR AND NAME (PDF), su Department of Civil Aviation Buthan Ministry of Information and Communications, http://www.dca.gov.bt, 12 febbraio 2009. URL consultato il 23 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2020).
  3. ^ (EN) Magaly Cruz e Wilson, James; Nelson, Buzz, 737-700 Technical Demonstration Flights in Bhutan (PDF), in Aero Magazine, n. 3, luglio 2003, pp. 1; 2. URL consultato il 12 febbraio 2011.
  4. ^ Brian Handwerk, Atterraggi da brivido:7 aeroporti estremi, in National Geographic. URL consultato il 30 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2018).
  5. ^ (EN) Paro Bhutan, in Air Transport Intelligence, Reed Business Information, 2011. URL consultato il 12 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011).
  6. ^ [1]
  7. ^ (EN) The A319 excels in operations from high-altitude airports, su airbus.com, Airbus, 8 febbraio 2005. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2014).
  8. ^ a b c (EN) Rolf F. Christ, Bhutan puts its flag on the world's air map (DjVu), in ICAO Journal, vol. 38, n. 6, Montréal, Canada, International Civil Aviation Organization, giugno 1983, pp. 11-13. URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2017).
  9. ^ (EN) Suhrid Sankar Chattopadhyay, Aiming high, in Frontline, vol. 25, n. 9, Chennai, India, The Hindu Group, 9 maggio 2008, p. 122, ISSN 0970-1710 (WC · ACNP). URL consultato il 15 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2014).
  10. ^ Department of Civil Aviation, su moic.gov.bt, Ministry of Information and Communication (Bhutan). URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2011).
  11. ^ (EN) On the Wings of a Dragon: 25 Years of Progress (PDF), in Tashi Delek, XIII, n. 3, luglio-settembre 2008, p. 76. URL consultato il 25 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2013).
  12. ^ (EN) Brune, Sandra, Bauer, Johannes, De Lacy, Terry e Tshering, Karma, Tourism Development in Bhutan: Tensions between Tradition and Modernity (PDF), in Journal of Sustainable Tourism, vol. 9, n. 3, 2001, p. 243, DOI:10.1080/09669580108667401. URL consultato il 25 aprile 2010.
  13. ^ (EN) Dasho Yeshey Zimba, Bhutan Towards Modernization, in Ramakant and Misra, Ramesh Chandra (a cura di), Bhutan: Society and Polity, 2nd, Indus Publishing, 1996, p. 144, ISBN 81-7387-044-6. URL consultato il 30 luglio 2008.
  14. ^ Drukair's first Airbus lands in Paro, Paro, Kuensel, 20 ottobre 2004. URL consultato il 26 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
  15. ^ (EN) Buddha Air in service, su bbs.com.bt (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2012). Bhutan Broadcasting Service, 24 agosto 2010.
  16. ^ (EN) Tashi Group - TASHI AIR LAUNCHED ON 4TH DEC. 2011, in tashigroup.bt. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2012).
  17. ^ (EN) Running short of space and human resource, in KuenselOnline. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2014).
  18. ^ (EN) Paro – Vqpr, su worldaerodata.com, World Aero Data. URL consultato il 29 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  19. ^ (EN) Paro Airport, in dca.gov.bt. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2011).
  20. ^ (EN) Liu, Jim, Bhutan Airlines adds Gaya service in W17, su Routesonline, 28 novembre 2017. URL consultato il 28 novembre 2017.
  21. ^ (EN) https://www.routesonline.com/news/38/airlineroute/280077/drukair-plans-pakyong-launch-in-1q19/
  22. ^ (EN) Liu, Jim, Drukair plans Hong Kong charters in S18, su Routesonline, 20 marzo 2018. URL consultato il 20 marzo 2018.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]