Paro Chhu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coordinate: 27°19′N 89°32′E / 27.316667°N 89.533333°E27.316667; 89.533333
Paro Chhu
Il Paro Chhu nei pressi del Rinpung Dzong
StatoBandiera del Bhutan Bhutan
NasceJomolhari
SfociaRaidāk
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Il Paro Chhu è un fiume del Bhutan occidentale ed è un affluente del Raidāk.

Corso del fiume[modifica | modifica wikitesto]

Sorgente[modifica | modifica wikitesto]

Foto del Nyamai Zam.

Il Paro Chhu sorge a sud del monte Jomolhari. Le sue acque scorrono attraverso i prati e le gole del Parco nazionale di Jigme Dorji, per poi discendere verso le vallate.[1][2][3] Il fiume attraversa anche territori coperti da foreste subalpine e temperate.[1] Ricco di trote, nei suoi primi chilometri il Paro Chhu fornisce acqua a campi di riso e a frutteti con meli e peschi.[3][4][5]

Paro[modifica | modifica wikitesto]

Il Paro Chhu attraversa la valle di Paro, una delle città più importanti del Bhutan, passando nei pressi di diversi edifici religiosi o civili: tra questi, i più famosi sono il monastero di Taktsang e il Rinpung Dzong, universalmente considerati due dei migliori esempi dell'architettura bhutanese classica.[6][7] In prossimità del Rinpung Dzong il fiume è attraversato da un ponte di legno noto come Nyamai Zam, ricostruito dopo un'alluvione verificatasi nel 1969 e reso celebre nel mondo da Piccolo Buddha, film del 1993 diretto da Bernardo Bertolucci.[8] Superata la città, il fiume passa in prossimità dell'Aeroporto Internazionale di Paro.

Chhuzom[modifica | modifica wikitesto]

Chhuzom è un toponimo composto dalle parole dzongkha chhu ("fiume") e zom ("unione"). È il punto in cui il Paro Chhu si getta nel Raidāk. Nella cultura bhutanese questo luogo è considerato il simbolo dell'unione tra un padre (Paro Chhu) e una madre (Raidāk). Tuttavia, secondo alcune tradizioni popolari locali, il luogo in cui due fiumi si incontrano può essere sede di eventi negativi, ed è per questo motivo che nell'area sono stati costruiti ben tre stupa contro spiriti e forze del male.[9] Ogni stupa è costruito secondo stili architettonici diversi - bhutanese, tibetano e nepalese.[6][10] Dopo l'incontro con il Paro Chhu, il Raidāk viene indicato anche con il nome di Wong Chhu.[11][12][13]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni kayakisti si esercitano nel corso inferiore del Paro Chhu.

Il fiume attraversa per gran parte del suo percorso un tratto di alta montagna caratterizzato da clima subartico.[14] La temperatura media annua si aggira intorno agli 8 °C, passando dai 10 °C medi di giugno ai 3 °C di media di gennaio.[15] Invece, le precipitazioni arrivano a 1.550 mm annui, passando dai 2 mm di novembre ai 319 mm di giugno.[16]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il tratto inferiore del Paro Chhu offre 7 km per chiunque voglia praticare kayaking a livelli amatoriali, nonostante la presenza di piccole rapide. Il fiume non è invece adatto per praticare rafting a causa delle sue dimensioni ridotte. Dopo il Chuuzom soltanto i più esperti praticanti di kayaking possono continuare il percorso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Negi, Sharad Singh, Himalayan Rivers, Lakes, and Glaciers, Indus Publishing, 1991, p. 109.
  2. ^ (EN) Physiological Survey, in River System of Bhutan, FAO Corporate Document Repository. URL consultato il 9 maggio 2010.
  3. ^ a b (EN) Paro-Lingshi-Thimpu Trek, su incrediblehimalayas.com, Himalaya Journeys. URL consultato il 9 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2010).
  4. ^ (EN) Vas, E. A., The Dragon Kingdom: Journeys Through Bhutan, Lancer International, 1986, p. 85, ISBN 81-7062-007-4.
  5. ^ (EN) Kingdom of Bhutan, in Chomolhari Trek, Mountain Madness. URL consultato il 9 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2010).
  6. ^ a b Pommaret (2006), p.129
  7. ^ Brown et al., p. 122
  8. ^ (EN) Paro (Rinpung) Dzong, su lonelyplanet.com, Lonely Planet. URL consultato il 9 maggio 2010.
  9. ^ Pommaret (2006), p.160
  10. ^ Brown et al., p. 132
  11. ^ (EN) Druk White Water River Rafting: 9 DAYS, su himalayahorizon.com, Himalayan Horizon. URL consultato il 9 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2011).
  12. ^ (EN) Bhutan, su buddhaeyetreks.com, Buddha Eye Treks. URL consultato il 9 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2009).
  13. ^ Brown et al., p. 85
  14. ^ (EN) Updated world map of the Köppen-Geiger climate classification, su hydrol-earth-syst-sci.net, Hydrology and Earth System Sciences, 2007, pp. 1633-1644. URL consultato il 30 gennaio 2016.
  15. ^ (EN) NASA Earth Observations Data Set Index, su neo.sci.gsfc.nasa.gov, NASA. URL consultato il 30 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2020).
  16. ^ (EN) NASA Earth Observations: Rainfall (1 month - TRMM), su neo.sci.gsfc.nasa.gov, NASA/Tropical Rainfall Monitoring Mission. URL consultato il 30 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2019). Medelvärde för åren 2012–2014 inom en ruta som är 0,1×0,1 grader.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]