12º Stormo

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12º Stormo
Araldica del 12º Stormo
Descrizione generale
Attiva1936/1941
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioRegia Aeronautica
Sede comandoAeroporto di Guidonia a Montecelio
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Il 12º Stormo bombardamento terrestre viene costituito nell'aeroporto di Guidonia a Montecelio.
Il numero distintivo "12" per uno Stormo era già stato in precedenza adottato dal 12º Stormo B.M.
Tale reparto, costituito l'1 Giugno 1931 presso l'aeroporto di Brindisi sui gruppi 86° e 91°, venne sciolto il 5 ottobre 1931.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il 1º maggio 1936 il 12º Stormo bombardamento terrestre viene diviso in tre Gruppi: il 41° con la 204ª e 205ª Squadriglia da bombardamento, il 42° con la 206ª e 207ª Squadriglia, ed il 48° con la 208ª e 209ª Squadriglia sui Savoia-Marchetti S.M.81.

All'atto della formazione del 12º Stormo B.T. viene costituito il solo 41º Gruppo al quale si aggiunge il 42º gruppo in data 15 luglio 1936. Il 48º Gruppo, invece, non verrà armato.

Il 15 settembre il 41º Gruppo viene staccato dal 12º Stormo e diventa autonomo, altrettanto avviene per il 42º Gruppo il 25 settembre. Nel marzo 1937 il Sottotenente Aurelio Pozzi avrebbe disegnato i tre sorci verdi che in seguito fu il distintivo del 12º Stormo.

Nell'ambito dell'Occupazione italiana dell'Albania (1939-1943) nell'aprile 1939, il 12º Stormo venne spostato da Roma a Brindisi operando con gli S79.

Al 10 giugno 1940 era al comando del Col. Gennaro Giordano all'Aeroporto di Ciampino Nord con il XLI Gruppo del Magg. Ettore Muti a Roma-Ciampino Nord con la 204ª (8 SM-79) al comando del Capitano Antonio Zannetti e la 205ª Squadriglia (8 SM 79) ed il XLII Gruppo del Magg. Ademaro Nicoletti Altimari a Orvieto-Castel Viscardo con la 206ª (8 SM 79) e la 207ª Squadriglia (8 SM 79) inquadrato nella 5ª Divisione Bombardamento Terrestre "Eolo" del Gen. B.A. Augusto Bonola di Viterbo della 3ª Squadra aerea.

Il 6 luglio 14 SM 79 del XLI Gruppo del Magg. Muti vanno all'Aeroporto di Gadurrà ed il 15 luglio 15 SM 79 del XLII Gruppo del Magg. Nicoletti Altimari vanno a Gadurrà insieme al comando di stormo. Il 15 luglio stesso 10 S.M.79 del XLI Gruppo del Maggiore Muti bombardarono i depositi di petrolio di Haifa lanciando 120 bombe da 50 T da 5.000 m provocando vasti incendi e l'interruzione della corrente in città. Il 19 luglio nell'ambito della Battaglia di Capo Spada partecipano anche gli S.M.79 del XLI Gruppo del Magg. Raina e del XLII Gruppo del Magg. Nicoletti Altimari. Il 21 luglio Muti compie una ricognizione offensiva su Alessandria d'Egitto con il primo CANT Z.1007bis del XLI Gruppo. Il 24 luglio 9 SM 79 del XLI Gruppo del Magg. Raina lanciano da 4000 m 144 bombe da 50 T incendiando i depositi di carburante e la raffineria di petrolio di Haifa. Il 6 agosto 10 SM 79 del XLI Gruppo del Magg. Muti lanciano da 4.000 m 120 bombe da 50 kg colpendo il porto ed incendiando i depositi di petrolio e l'oleodotto di Haifa.

Il 18 ottobre 1940 4 Savoia-Marchetti S.M.82 Marsupiale, del 41° Gr. Autonomo bombardano i pozzi petroliferi di Manama nelle isole del Bahrein con 3000 litri in più di carburante e bombe dirompenti da 15 kg. Ai comandi dell'aereo capo formazione, erano – Ten.Col. Muti, il Cap. Paolo Moci ed il Maggiore Roma. Tre velivoli colpirono la raffineria ma non il quarto che rimase separato dalla formazione. I 4 velivoli ripiegarono verso la rotta di rientro verso le 05:00 l'Eritrea ed atterrare sull’Aeroporto Internazionale di Massaua. Arrivati vicino alla costa, vengono avvisati che Massaua e zone vicine a nord erano sotto attacco, i 4 decisero di dirigersi verso l’aeroporto più vicino che era situato a Zula, volando radente sul mare – per non essere intercettati – alle ore 09:00 gli SM 82 atterrarono.

Nel Novembre del 1940 a Gennaio 1941, il 41º Gruppo, dotato di Cant Z1007 e S79, viene richiamato dall'Egeo per operare a Brindisi a rinforzo delle forze impiegate. Il periodo dell'S79 presso il reparto è breve in quanto sostituito interamente dai velivoli Cant Z1007.

Lo Stormo viene posto in posizione quadro il 15 settembre 1940 ed il 10 maggio 1941 il 12º Stormo B.T. viene disciolto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
  • Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-04-44940-3.
  • Franco Pagliano, Storia di diecimila aeroplani, Milano, Edizioni Europee, 1954.