Universo di Warcraft: differenze tra le versioni

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Caduta del regno di Azjol-Nerub. I Nerubiani entrano a far parte dell'esercito del Flagello.
Caduta del regno di Azjol-Nerub. I Nerubiani entrano a far parte dell'esercito del Flagello. [[File:http://images4.wikia.nocookie.net/wowwiki/images/thumb/5/5e/Nurubian.jpg/200px-Nurubian.jpg]]


==Opere sulla storia del mondo di Warcraft==
==Opere sulla storia del mondo di Warcraft==

Versione delle 20:33, 29 dic 2009

Template:Voce principale L'universo di Warcraft è l'ambientazione della serie di videogiochi fantasy Warcraft (prodotti dalla Blizzard Entertainment), ovvero Warcraft: Orcs and Humans, Warcraft II: Tides of Darkness, Warcraft III: Reign of Chaos e World of Warcraft (con relative espansioni), nonché dei romanzi e dei giochi di ruolo ispirati a questa popolare serie. I videogiochi e le altre fonti descrivono il mondo di Warcraft in diversi periodi storici e in diversi luoghi. Questa voce descriverà ed elencherà gli elementi della cosmologia di questo universo immaginario così come viene descritto dalle fonti Blizzard. Per l'immaginaria storia di questo universo, si veda Storia dell'universo di Warcraft.

Geografia

Introduzione

L'universo di Warcraft consiste in un insieme di decine di universi collegati tra di loro grazie alla magia. Ogni universo è di natura differente da quella degli altri. Quello in cui si svolge la stragrande maggioranza delle azioni dei personaggi, identico al nostro per natura, per distinguerlo dagli altri viene detto universo materiale o universo fisico, chiamato nei libri di Warcraft piano mortale, e in taluni ambienti costituiti da fan viene detto "Primo Piano Materiale", nome dato allo stesso concetto in Dungeons & Dragons. Il "Piano Materiale", proprio come indica l'aggettivo, è l'universo così come lo conosciamo, che si estende nello spazio e nel tempo e che può essere percepito e conosciuto attraverso i nostri cinque sensi. Le altre dimensioni, gli altri "Piani di esistenza", sono diverse: spesso indicano solo degli universi percepibili solamente da un determinato "stato spirituale", ma vi sono anche dimensioni in cui esistono non più di due colori visibili, dimensioni in cui le forme non sono mai ben definite, ecc.

Nell'ambito del Piano mortale, vi sono miliardi di galassie, costituite ognuna da nubi interstellari, da stelle e da pianeti ruotanti in sistemi solari non dissimili da quello vero attorno a cui ruota la Terra.

La scala dei tempi di Warcraft è (in genere) inusuale per le opere immaginarie: mentre la maggior parte di queste si limitano alle migliaia d'anni, in Warcraft si parla anche di milioni di anni.
Infine, trattando di tempi lunghissimi in Warcraft vi è il concetto di evoluzione: le specie cambiano e si modificano in risposta all'ambiente.

Azeroth è il mondo principale della storia di Warcraft. La maggior parte delle battaglie vengono ambientate qui. Il mondo in questione è costituito da tre enormi continenti: Kalimdor, i Reami Orientali e Northrend; ed è abitato da una grande varietà di razze senzienti, parte delle quali non sono native di Azeroth stesso (per esempio gli Orchi).

Draenor, antica patria di Orchi e Ogre, è ormai un pianeta distrutto e presidiato dai Demoni. È qui che lo sciamano Gul'dan e i suoi warlock aprirono il portale per Azeroth lanciando così la prima invasione degli orchi. Dopo la sconfitta degli orchi lo sciamano Ner'zhul aprì una gran quantità di portali rendendo Draenor arido e semidistrutto, sconvolto da cataclismi naturali e altro ancora. Fu Magtheridon, uno dei più potenti signori delle cripte, a governare gli orchi del caos rimanenti dopo la cattura di Ner'zhul e dei suoi seguaci che tentavano di fuggire attraverso un portale. Tuttavia il regno di Maghteridon finì con l'arrivo di Illidan Stormrage e degli elfi del sangue comandati da Kael'thas Sunstrider che distrussero la cittadella nera di Maghteridon con l'aiuto dei Naga comandati da Lady Vashj.
Dopo essere stata distrutta in gran parte è ora conosciuta come "Outlands".

Circa 25.000 anni fa, la razza degli Eredar, creature estremamente intelligenti e dotate di una straordinaria affinità per la magia in tutte le sue forme, viveva nel mondo di Argus. Grazie alle loro doti naturali, questo popolo sviluppò una ricca e vasta società. Sfortunatamente il potere degli Eredar venne in breve notato da Sargeras, il Distruttore di Mondi. In breve la razza Eredar venne trasformata nella più potente razza demoniaca e tra i suoi nuovi servitori Sargeras scelse due luogotenenti: Archimonde e Kil'jaeden. Solamente Velen e pochi altri Eredar rifiutarono di sottomettersi a Sargeras e fuggirono dal pianeta con l'aiuto dei Naaru. Questi profughi decisero di chiamarsi Draenei ("Gli Esiliati" nella lingua degli Eredar) e ricostruirono la loro società nel mondo di Draenor. Nessun Draenei ha mai più rivisto Argus, visto che quel mondo venne interamente consumato dalle magie demoniache dei campioni di Sargeras.

Razze principali di Argus

  • Eredar Razza nativa, mutata in Demoni da Sargeras e quindi migrata nel Limbo Infernale.
  • Draenei Tutti gli Eredar rimasti fedeli a Velen e che non sono stati assunti tra i ranghi demoniaci. Tutti migrati su Draenor.

Il Limbo Infernale è un luogo caotico la cui natura è a metà strada tra quella dell'universo materiale e quella dell'Universo etereo. Non ha una posizione precisa nella Grande oscurità, infatti i suoi portali si possono aprire su qualsiasi mondo dell'universo fisico. Si è venuto a formare molti secoli fa, quando ancora l'universo fisico era giovane. Nel suo interno sono nate numerose creature che, però nella sofferenza di un luogo continuamente tempestato dalla caotica divisione realtà-irrealtà, hanno sviluppato un corpo potente sia ai livelli fisici che magici. Tali creature verranno poi definite Demoni.

Quando, dopo millenni di tentativi, riuscirono ad uscire da quell'abisso, i Demoni provarono un enorme odio per l'ordine e l'armonia dell'universo fisico e cominciarono a campeggiare una violenta battaglia contro tutto ciò che è stato creato dai Titani. Sargeras, Titano corrotto dal potere dei demoni, decise di mettersi a capo dei demoni stessi per formare la possente e terribile Legione Infuocata. Con essi costruì la ciclopica megalopoli di Legion Stronghold, patria per tutti i Demoni.

Razze principali del Limbo Infernale

Locazioni principali del Limbo Infernale

Storia

Personaggi degni di nota

Razze, entità, oggetti, luoghi, animali e caratteristiche dell'universo di Warcraft

Città

Alleanza

Dalaran

Dalaran è una città del videogioco Warcraft III: Reign of Chaos.

La città di Dalaran era la patria di tutti coloro che professavano la magia, quindi maghi, incantatrici, sacerdoti, ecc., ed era quindi una magocrazia dominata dal Kirin Tor.
Questa meraviglia architettonica aveva la forma di un enorme croce ricca di torri inframezzate da lussureggianti giardini.
La sua fine fu segnata da un attacco fatto dai non-morti comandati dal Arthas Menethil, attacco avvenuto perché all'interno della città era custodito Il libro dell'invocazione, uno scritto magico redatto da Medivh, l'ultimo guardiano del mondo di Azeroth dalle forze del Limbo Infernale.

L'armata dei non-morti guidata da Kel'Thuzad il Lich e da Arthas, il Cavaliere della Morte, annientò tutti gli scudi magici innalzati dall'Arcimago Antonidas che infine perì nello scontro.
Alla fine il libro venne recuperato e Kel'Thuzad iniziò un rito per evocare Archimonde, uno dei Demoni a capo della Legione Infuocata.
Alla conclusione del rito, fu Archimonde stesso a completare la distruzione della città, attraverso un complicato rito runico. In Warcraft III: The Frozen Throne, nella campagna degli Elfi del Sangue, le prime missioni si svolgono nelle rovine di Dalaran

La città è stata poi restaurata in World of Warcraft. È sede di truppe umane resistenti al Flagello che, però, sono state molto danneggiate dalla morte del maresciallo Garithos. Tale resistenza è ancora in contatto con quella di Tirisfal Glades, la principale.

Stratholme

La città fu saccheggiata e occupata dagli eserciti del Flagello, che la trasformò in una delle grandi città dei Non-morti. Attualmente vi risiede sotto mentite spoglie il Signore delle Tenebre Balnazzar e il Barone Rivendare quale comandante delle forze locali.

Stratholme fu inoltre teatro di due importanti battaglie, combattute fra gli schieramenti dell'Alleanza e del Flagello.

Stormwind

Stormwind è la grande capitale degli Umani. Fu distrutta durante il primo conflitto fra Orda e Alleanza; i soldati sopravvissuti si ripararono a Nord sotto il comando del Generale Lothar, dove ottennero vittorie decisive contro i nemici e fondarono la nuova capitale. Quando quest'ultima venne devastata dalle truppe del Flagello gli Umani fuggirono nuovamente, raggiungendo Stormwind. Essa, riedificata completamente e restaurata, è al giorno d'oggi la più grande città dell'Alleanza.

Gnomeregan

Meravigliosa capitale degli Gnomi, Gnomeregan era una meraviglia tecnologica sorprendente. All'inizio della prima invasione demoniaca di Azeroth, i territori degli Gnomi furono presi d'assalto dalle truppe di Archimonde. Gli Gnomi dovettero rinunciare ad inviare le loro forze in aiuto degli alleati, concentrandole sulla capitale che divenne luogo di una determinata e valorosa resistenza. Ciònonostante la Legione Infuocata ebbe la meglio e Gnomeregan fu conquistata. Oggi della città non rimangono che poche rovine infestate da Demoni; gli Gnomi sopravvissuti vivono adesso ad Ironforge, capitale montana del regno dei Nani.

Ironforge

Ironforge è attualmente la capitale dei Nani e dei discendenti dei profughi Gnomi scampati alla distruzione di Gnomeregan. La città, ubicata fra le montagne frastagliate di Dun Morogh, costituisce il principale bastione delle terre circostanti contro la minaccia del Flagello.

Darnassus

In seguito alla distruzione di Zin-Azshari durante il primo avvento della Legione Infuocata, la nobile razza degli Elfi della Notte si stabilì presso la foresta di Ashenvale, stanziandovisi per oltre diecimila anni. Al termine della seconda guerra contro i Demoni, gli indeboliti Elfi migrarono sull'isola di Teldrassil, dove costruirono una nuova capitale. All'interno della città è inoltre presente anche una versione in scala ridotta del primo Albero del Mondo; quest'ultimo era infatti andato distrutto nella battaglia del Monte Hyjal.

Orda

Orgrimmar

Orgrimmar è la grande capitale degli Orchi, nonché la più grande città dell'intero Kalimdor. Edificata nelle terre di Durotar per ordine del Signore dell'Orda Thrall, Orgrimmar è sede del comando supremo dell'Orda. La città possiede inoltre una ricca banca, due torri per zeppelin e numerosissimi negozi di ogni genere.

Orgrimmar è divisa in diveri quartieri chiamati Valli; esistono ad esempio la Valle della Forza e la Valle del Giudizio. Una seconda parte della città, la più oscura, è il Drag, che sorge nella Valle delle Ombre; da lì ci si può inoltrare nel sottosuolo, raggiungendo il portale sotterraneo che conduce a Ragefire Chasm.

Thunder Bluff

Sorta su un gruppo di altipiani nelle terre di Mulgore, Thunder Bluff è la capitale dei Tauren e il più grande rifugio per questi ultimi. La città, di dimensioni piuttosto modeste rispetto alle altre capitali dell'Orda, possiede un complesso collegamento di ponti, ascensori e passerelle sospese che permettono di spostarsi fra i vari altipiani. Vi risiedono l'anziano Cairne Bloodhoof, capo dei Tauren, e i suoi consiglieri Magatha Grimtotem e Muul Thunderhorn.

Thunder Bluff fu fondata poco dopo la vittoria finale nella seconda guerra contro i Demoni; stremati e sull'orlo dell'estinzione a causa degli invasori Centauri, i Tauren furono soccorsi da Thrall e si unirono all'Orda. Cairne, per evitare che i Tauren scomparissero, fece edificare la sicura Thunder Bluff come luogo universale di asilo per gli alleati.

La città è suddivisa in Alture, i monti dove si trova appunto Thunder Bluff; l'Altura dei Cacciatori, l'Altura degli Anziani e due altri quartieri; quello centrale collegato agli ascensori e quello dove risiede il Capotribù Cairne.

Silvermoon

Silvermoon è la capitale degli Elfi del Sangue, ovvero i sopravvissuti all'invasione di Quel'Thalas da parte del Cavaliere della Morte Arthas.

Durante il secondo avvento della Legione Infuocata su Azeroth, gli eserciti del Flagello suoi alleati marciarono al comando di Arthas sulla città, fiorente e bellissima. La difesa elfica fu sbaragliata e la comandante della resistenza, la Ranger Sylvanas Windrunner, fu uccisa e trasformata in una Banshee. Il Pozzo Solare, fonte della magia degli Elfi di Azeroth, venne raso al suolo condannando i superstiti ad un'esistenza travagliata alla costante ricerca di una fonte a cui attingere per ricuperare i loro poteri. I profughi di Quel'Thalas si fecero chiamare da allora Elfi del Sangue; militarono al comando di Kael'Thas Sunstrider prima a fianco dell'Alleanza e poi di Illidan Stormrage, ma dopo la sconfitta di quest'ultimo nella battaglia di Icecrown cambiarono nuovamente schieramento entrando nelle file dell'Orda. Tornati ad Azeroth, gli Elfi ricostruirono la loro capitale con l'appoggio dei nuovi alleati, restaurandola e allargandola.

Silvermoon è ora una potente città, sede fra l'altro di un nuovo Pozzo Solare. Sebbene non raggiunga forse l'apogeo di splendore che la prima capitale rappresentava, è comunque un luogo di grande influenza politica e militare.

Undercity

Grande capitale dei ribelli Non-Morti guidati da Sylvanas Windrunner, Undercity è una gigantesca città che si estende per chilometri e chilometri nelle profondità del sottosuolo, arrivando perfino a competere con Orgrimmar in ordine di grandezza. L'ingresso alla città si trova fra le rovine di Lordaeron, splendida città degli Umani distrutta dall'invasione del Flagello. Il dedalo di strade che compongono Undercity è collegato con il "mondo di sopra" da ascensori sorvegliati attentamente. Fiumi verdastri scorrono sui ponti e le vie di pietra e molti sono a malincuore costretti a muoversi anche fra questi liquami.

La città ha una pianta circolare ed è divisa in quartieri; il Quartiere della Guerra, sede dei combattenti di Sylvanas; il Quartiere dei Ladri, dedicato alle arti dell'occultamento, del latrocinio e dell'assassinio; il Quartiere del Commercio, luogo di compravendite e scambi; il Quartiere dei Maghi, dove vengono affinate le capacità magiche. Vi è poi l'Apothecarium, sinistra sede di sperimentatori e negromanti, che conduce direttamente ai Quartieri Reali dove risiede Sylvanas.

Il Flagello

Icecrown

Il colossale ghiacciaio di Icecrown, nelle lontane terre di Northrend, è il luogo dove le forze ricostituite del Flagello dei Non-Morti si sono radunate sotto il comando del nuovo Re dei Lich, Arthas. La città, che pochi hanno avuto l'opportunità di vedere, è protetta da una vasta cerchia di montagne ghiacciate al centro della quale si trova il Trono di Ghiaccio, nucleo del potere del Flagello.

Da qui, Arthas progetta di scagliare il suo assalto contro Azeroth, con l'obiettivo di divenire il sovrano incontrastato del mondo...

Stratholme ( Scarlet Monastery )

Sulle rovine della città umana di Stratholme, strappata all'Alleanza dal Flagello, è sorto il principale avamposto di Re Arthas a Lordaeron. La città è stata fortificata e trasformata radicalmente, diventando così una piazzaforte molto importante per gli invasori.

La zona è controllata dal Barone Rivendare, Cavaliere della Morte ed uno dei generali del Flagello. Sotto mentite spoglie risiede nella città anche il Nathrezim Balnazzar, sopravvissuto alla battaglia di Lordaeron e adesso falso capo della Legione Scarlatta, che intende utilizzare a favore del Flagello.

Andorhal

Un'altra importante città del Flagello a Lordaeron è Andorhal, anch'essa conquistata durante la prima guerra fra Umani e Non-Morti. Oltre a costituire una delle più importanti posizioni conquistate da Arthas, la città ha inoltre un'importanza fondamentale per quanto riguarda il rifornimento di risorse dei contingenti che stazionano a Lordaeron.

Naxxramas

Grande cittadella sospesa magicamente nell'aria, Naxxramas è il secondo centro più importante del Flagello dopo Icecrown. In questo luogo l'Arcilich Kel'Thuzad, luogotenente di Arthas Menethil, vive e governa tentando di conservare le piazzeforti rimaste al Flagello dopo la devastante ribellione di Sylvanas che ora è regina di gran parte di Lordaeron.

La città è difesa inoltre da Sapphiron, signore dei draghi blu Non-Morti nonché guardia personale di Kel'Thuzad.

Legione Infuocata

La Cittadella Nera

La Cittadella Nera, fatta costruire dal potente Signore delle Cripte Maghteridon sul desolato mondo di Draenor, è una colossale città-fortezza di metallo nero che copre gran parte del territorio circostante ai pochi insediamenti Draenei rimasti. Unica città e capitale della Legione Infuocata, venne conquistata dalle forze di Illidan Stormrage che sconfisse Maghteridon e lo imprigionò, per il tornaconto personale dell'Eredar Kil'jaeden. Proprio quest'ultimo, però, costrinse Illidan ad abbandonare nuovamente la fortezza nelle mani della Legione, questa volta sotto il comando del Demone stesso.

La città è protetta da gigantesche mura nere come l'ossidiana; mortali macchine sputafuoco proteggono il perimetro della fortezza, popolata all'interno dei grandi Cancelli Neri da ogni nefanda specie di mostri.

Goblin

Ratchet

Ratchet è uno dei principali insediamenti fondati dai Goblin, razza neutrale che serve per denaro i migliori offerenti fornendo servizi di vario genere. La cittadina sorge sulle rive del Grande Oceano poco lontano dalle Barrens, coprendo una modesta estensione di territorio. Ratchet è, nonostante le sue piccole dimensioni, un porto molto frequentato ( essendo neutrale ) sia da membri dell'Alleanza che dell'Orda. Una nave goblin collega la città a Booty Bay.

Booty Bay

Booty Bay, situata sulla costa dell'Azeroth meridionale, è una città goblin di allineamento neutrale collegata con la sua gemella di Kalimdor, Ratchet. L'insediamento è composto da una serie di palafitte sull'acqua collegate fra loro da ponti e passerelle sospesi. I residenti Goblin possiedono una nave che, dall'insenatura in cui la cittadina sorge, porta i viaggiatori a Ratchet.

Gadgetzan

Avamposto goblin situato nell'infuocato deserto di Tanaris, vicino alle rovine della città di Zul'Farrak. È sede di un'arena gladiatoria e quindi al centro di vasti giri di scommesse.

Steamwheedle Port

È un piccolo porto che sorge a poche leghe da Gadgetzan, spesso insidiato da pirati e fuorilegge contro i quali i Goblin locali reclutano avventurieri quale milizia personale.

Fazioni

Ci sono moltissime fazioni nell'Universo di Warcraft, le più importanti delle quali sono quelle legate alle divinità maggiori o a grandi leader.

Ecco le principali:

Altra fazione degna di nota potrebbe essere quella degli Illidari. È da notare che esistono moltissime fazioni minori, come i vari clan dei centauri o dei coboldi.

Le battaglie principali

Battaglia del Monte Hyjal

La prima grande battaglia svoltasi sul Monte Hyjal, durante la Guerra degli Antichi, vide affrontarsi l'esercito degli Elfi della Notte e quello della Legione Infuocata, al suo primo avvento su Azeroth. Dopo una disastrosa sconfitta subita nella marcia su Zin-Azshari, i resti delle truppe elfiche si ritirarono verso l'entroterra di Ashenvale, incalzate dalle milizie demoniache. Giunti oramai a ridosso del Monte Hyjal, gli elfi compresero che un'ulteriore ritirata avrebbe significato morte sicura; si predisposero così a combattere all'ultimo sangue. La battaglia che seguì fu vinta dagli Elfi della Notte, che riuscirono in questo modo a guadagnare un po' di respiro per riorganizzarsi e proseguire la guerra contro la Legione.

Battaglia di Heartglen

La battaglia di Heartglen, svoltasi nell'omonimo villaggio, vide affrontarsi il drappello di uomini comandati dal Principe Arthas di Lordaeron e l'immensa orda del Flagello dei Non-Morti, aiutati dalle forze umane trasformate in Non-Morti dal grano contaminato sparso per la regione: il Principe Arthas, difendendo eroicamente la città, riuscì a resistere fino all'arrivo del Paladino Uther Lightbringer e del suo corpo di cavalieri scelti, che respinse l'orda dalla città.

Battaglia di Stratholme

A Stratholme si tennero due battaglie importanti. Fu nella prima battaglia che Arthas si fece guidare dalla passione e commise il primo passo che l'avrebbe portato alla perdita dell'anima per via della maledizione impressa sulla spada runica Frostmourne. Il demone Mal'ganis aveva infatti ordinato a Kel'Thuzad di contaminare la popolazione di Stratholme. Gli abitanti sarebbero diventati zombie e avrebbero aumentato le file dell'esercito del Flagello. Fu per questo motivo che Arthas prese la scelta di uccidere di propria mano i cittadini di Stratholme. A Stratholme avvenne un massacro.
La seconda battaglia di Stratholme fu combattuta fra l'esercito Non-Morto comandato dall'ormai corrotto Principe Arthas, divenuto Primo Cavaliere della Morte del Re dei Lich, e dal gruppo di paladini ribelli comandati da Uther Lightbringer, ex-mentore di Arthas.
La battaglia segnò l'inizio delle Epurazioni, le opere di sterminio del Campione della Morte; i paladini furono massacrati fino all'ultimo e Arthas si impadronì della città, la sua prima vittoria nella lunga serie di conquiste che iniziò.
Arthas affrontò quindi in duello Uther, uccidendolo e depositando blasfemamente le ceneri del Negromante Kel-Thuzad nell'urna del padre, custodita dallo sfortunato paladino.

Battaglia di Northrend

La battaglia di Northrend si svolse nell'omonimo continente fra le forze dell'Alleanza e quelle del Flagello dei Non-Morti. Dopo avere sconfitto i suoi nemici a Heartglen, le forze Umane guidate dal principe Arthas inseguirono il Signore delle Tenebre Mal'Ganis nelle lande desolate di Northrend con l'intento di eliminare definitivamente il Nathrezim. Il fatto che Re Terenas avesse bloccato l'invio di truppe fresche a causa del costante impegno contro il Flagello a Lordaeron non scoraggiò Arthas che, forte della sua nuova arma - la spada divora-anime Frostmourne, diede l'assalto alla base principale di Mal'Ganis. La battaglia si risolse a favore del principe e Mal'Ganis venne ucciso, ma questo atto portò unicamente l'anima di Arthas sempre più vicina alla follia che lo avrebbe trasformato in un Cavaliere della Morte.

Battaglia di Silvermoon

La Battaglia di Silvermoon, seconda tappa della devastante invasione Non-Morta di Arthas, provocò la distruzione del paradisiaco regno degli Elfi Alti di Quel-Thalas; le truppe di Arthas, nonostante la strenua resistenza dei Ranger di Silvermoon, avanzarono fino alla capitale dove si impadronirono del mistico Pozzo Solare, privando gli Elfi dei loro poteri e devastando le loro idilliache terre. Il Pozzo Solare esplose dopo l'evocazione di Kel'Thuzad, l'esplosione generò un'ulteriore devastazione nella patria degli Elfi.
Arthas, poi, dopo aver ucciso il comandante degli Elfi, Sylvanas Windrunner, la riportò in vita trasformandola in una potente e maligna entità magica chiamata banshee. In seguito Sylvanas sarebbe riuscita a liberarsi dell'influenza di Arthas.

Battaglia di Dalaran

Il terribile scontro noto come l'Assedio di Dalaran fu teatro della terribile distruzione della meravigliosa città dimora di dotati Maghi ed Incantatrici: i Non-Morti comandati dal lich Kel-Thuzhad e dal Cavaliere della Morte Arthas distrussero la parte esterna della città abbattendo l'Arcimago Antonidas, e prima che le sue truppe potessero contrattaccare i Non-Morti evocarono il demone Archimonde tramite il magico tomo del potente Medivh, che distrusse completamente la città.

Seconda Battaglia del Monte Hyjal

La battaglia del monte Hyjal fu combattuta fra la coalizione di Elfi della Notte, Orchi e Umani, e le truppe di Demoni e Non-Morti del potente Archimonde; la valorosa resistenza che Elfi, Umani ed Orchi opposero all'inevitabile avanzata nemica permise all'Arcidruido Malfurion Stormrage di intessere una trappola magica,la quale avrebbe però sacrificato l'Albero del Mondo(portano via l'immortalità agli Elfi della Notte),che provocò la morte di Archimonde e la disfatta dei Demoni e dei Non-Morti.

Battaglia di Hellfire

Questa colossale battaglia, svoltasi nelle Terre Esterne (Outlands), vede contrapposti il sovrano della Cittadella Nera della penisola di Hellfire, Magtheridon, con il suo esercito composto da orchi infernali e demoni, e Illidan Stormrage, con un esercito composto dalla coalizione di Naga ed Elfi del Sangue. Alle forze di Illidan si aggiunge poi una razza nata da una mutazione dei Draenei, i Lost One, comandati dal saggio Akama. Illidan ha intenzione di conquistare queste terre desolate per sfuggire e nascondersi dal signore dei demoni Kil'jaeden, infuriato con l'elfo per il suo fallimento nella missione affidatagli: distruggere il Trono Ghiacciato. Lady Vashj, leader dei Naga, e il principe degli Elfi del Sangue, Kael'Thas Sunstrider, seguono Illidan per riuscire ad ottenere un potere magico sempre maggiore. I Draenei mutanti di Akama sono da anni in guerra con gli orchi di Maghteridon, e hanno patito enormi sofferenze, questo per loro sarà il momento della rivincita. L'attacco alla cittadella avviene su due fronti, dal lato frontale avviene l'attacco di Illidan, degli Elfi e dei Draenei, dall'altro lato, ricoperto in parte dall'acqua, avviene l'attacco dei Naga. Grazie a questo duplice attacco, mirato ad uccidere i due luogotenenti di Maghteridon, Illidan entra in possesso della chiave per la stanza del signore della Cripta. Avviene così l'ultimo assalto alla fortezza, che si conclude con la vittoria dell'elfo, anche se essa è di breve durata. Poco dopo infatti egli è raggiunto da Kil'Jaeden che gli ordina di recarsi immediatamente a Northrend per distruggere il Trono Ghiacciato, pena la sofferenza eterna...

Battaglia di Icecrown

L'ultima grande battaglia di Arthas come cavaliere della morte, si è svolta nella più grande roccaforte del Flagello dei Non Morti: il ghiacciaio di Icecrown, che si trova nella parte settentrionale di Northrend ed è la sede del Trono Ghiacciato del Re dei Lich, Nerzhul. La battaglia inizia con l'attacco Illidan, che insieme ai suoi fedeli alleati Naga ed Elfi del Sangue, ha come obiettivo quello di porre fine a Nerzhul, ed al Flagello. Questo per obbedire al signore dei demoni Kil'jaeden, tradito da Nerzhul e intenzionato a vendicarsi a qualunque costo. Arthas però si prepara al contrattacco, come afferma egli stesso: "Per troppo tempo Illidan si è fatto beffe del Flagello. È tempo che riassapori la paura della morte!". Così col valido aiuto dell'antico re Nerubiano Anub'Arak, difende strenuamente il re dei Lich dagli attacchi di Illidan. L'obbiettivo principale dei due eserciti è di conquistare tutti e quattro gli obelischi che, con la loro attivazione, consentono l'accesso alla sala del trono. Il cavaliere della morte riesce nel suo intento, ma prima di poter entrare nel trono viene raggiunto da Illidan, e con quest'ultimo ingaggia un duello intensissimo: per entrambi la vittoria è di importanza vitale. Arthas infine esce vincitore dal duello grazie alla potente spada Frostmourne; Illidan gravemente ferito si ritira insieme al sue esercito nelle Terre Esterne. Nel frattempo, colui che un tempo era il principe di Lordaeron, sale le scale che portano al trono, pensando a tutta la sua vita, e giunge davanti al Re dei Lich, il suo padrone, e dopo averlo liberato dalla prigione di ghiaccio, si unisce al suo spirito e gli dona il suo corpo, formando così un unico essere dalla potenza spaventosa. Il Flagello, con il suo padrone nuovamente al massimo del potere, è ora pronto a colpire ancora...

Conflitti storici di Azeroth

Guerra degli Antichi

Fazioni
In conflitto con
Conseguenze

Lento declino dell'impero elfico e ripresa di potere nel Sud da parte di popolazioni minori quali i Centauri. Gli Elfi della Notte riscoprono la magia druidica, in precedenza quasi del tutto ignorata.

Guerra di Gurubashi

La guerra di Gurubashi è precedente al tempo dell'egemonia di Lordaeron e risale addirittura ai tempi dell'Impero di Arathor (vedi la voce Azeroth). Il conflitto vide fronteggiarsi le potenti e numerose tribù dei Troll silvani contro gli Elfi Alti del regno di Quel'Thalas, a fianco dei quali si schierarono in un secondo momento anche gli Arathi.

Tempo prima, le tribù Troll erano state duramente sconfitte e decimate dalle truppe dell'Imperatore umano Arathor; i sopravvissuti ripararono nelle foreste verdeggianti di Quel'Thalas dove si moltiplicarono col passare degli anni, divenendo così un concreto pericolo per gli Elfi Alti. Questi, ridotti in ginocchio dalla guerra continua, si risolsero a chiedere aiuto all'impero umano. Arathor tentennò, ma la promessa di condividere con gli Elfi i segreti della magia lo spinse a scendere in campo. Per anni i Troll delle foreste affrontarono la coalizione, fino alla sanguinosa e durissima battaglia di Alterac, nella quale Elfi ed Umani prevalsero definitivamente sul nemico.

Riepilogo

Fazioni
  • Elfi Alti di Quel'Thalas
  • Impero Arathi
In conflitto con
  • Tribù Gurubashi
Conseguenze

Tramonto definitivo dei tentativi di costituire una nazione Troll. Essi cadranno vittime di lotte intestine che porteranno in breve tempo al dissolvimento del loro impero sia nei Regni Orientali che a Kalimdor.
La vittoria garantisce agli Elfi il controllo pressoché totale del loro regno. La magia si diffonde tra gli umani e l'impero Arathi raggiunge il culmine della sua potenza. L'impero Troll perde definitivamente i propri territori nei Reami Orientali. Si combatte così l'ultima grande battaglia dell'Impero Gurubashi, dilaniato dalle lotte interne: esso non sopravvivrà che pochi anni dopo la sconfitta all'Est, smembrandosi in una moltitudine di tribù; di uno degli imperi più estesi e potenti del mondo, che andava dalla Valle di Stranglethorn al Durotar e dalle Higlands alle Isole Echo, in poco tempo non rimane che il ricordo.

Terza Guerra di Azeroth

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Guerra Nerubiana

Fazioni
  • Flagello dei Non-Morti
Opposti a
  • Nerubiani

Combattuta dal nascente Flagello dei Non-Morti, questa guerra sanguinaria, il cui ricordo sprofonda nella leggenda, vide affontarsi le truppe del Re Lich e l'antica popolazione aracnide dei Nerubiani, che abitavano il sottosuolo. La dura resistenza opposta da questi ultimi creò una situazione di stallo che fu risolta da Anub-Arak, un Nerubiano Signore delle Cripte che, schieratosi coi Non-Morti, riuscì a sconfiggere col tradimento il suo stesso popolo.

Conseguenze

Caduta del regno di Azjol-Nerub. I Nerubiani entrano a far parte dell'esercito del Flagello. File:Http://images4.wikia.nocookie.net/wowwiki/images/thumb/5/5e/Nurubian.jpg/200px-Nurubian.jpg

Opere sulla storia del mondo di Warcraft

Libri

Fumetti

  • Warcraft: The Sunwell Trilogy
    • The Sunwell Trilogy: Dragon Hunt
    • The Sunwell Trilogy: Shadow of ice
    • The Sunwell Trilogy: Ghostlands
  • Warcraft: Legends - diviso in quattordici volumi. Il primo volume è formato da quattro storie di cui solo le ultime tre sono autoconclusive. Infatti, la prima storia, "Caduto", sceneggiatura di Richard A. Knaak e disegni di Jae-Hwan Kim, è il seguito del fumetto Warcraft: The Sunwell Trilogy, sempre degli stessi autori, e la storia proseguirà nei volumi successivi di questo manga. Le altre tre storie si intitolano: "Il viaggio", di Troy Lewter, Mike Wellman e Mi-Young No, "Come farsi degli amici" di Dan Jolley e Carlos Olivares, e "Un mestiere onesto" di Troy Lewtere e Nam Kim.
  • World of Warcraft , il fumetto
  • World of Warcraft - Ashbringer, di Neilson, Lullabi e Washington, pubblicato dalla Panini Comincs

Voci correlate

Collegamenti esterni