Rete ferroviaria della Campania: differenze tra le versioni
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La metropolitana di Salerno è una linea metropolitana in costruzione, gestita dalle FS, a servizio del capoluogo di Salerno e che attraversa l'intera città da nord a sud, per una lunghezza pari a 7 km: nonostante i lavori siano iniziati nel 1999 e la conclusione dell'opera era prevista per il 2001, ad oggi la linea non è stata ancora inaugurata. |
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La caratteristica della Metropolitana di Salerno è che corre parallelamente alla ferrovia Salerno - Paola, grazie all'aggiunta di un terzo binario: la metropolitana conta 8 stazioni di cui solo 2 aperte ed utilizzate dai treni Trenitalia, più un probabile prolungamento verso l'Aeroporto di Pontecagnano. |
La caratteristica della Metropolitana di Salerno è che corre parallelamente alla ferrovia Salerno - Paola, grazie all'aggiunta di un terzo binario: la metropolitana conta 8 stazioni di cui solo 2 aperte ed utilizzate dai treni Trenitalia, più un probabile prolungamento verso l'Aeroporto di Pontecagnano. |
Versione delle 16:57, 20 dic 2007
La rete ferroviaria della Campania ammonta a circa 1380 km: la maggior parte è gestita dalla Ferrovie dello Stato, che cura i collegamenti sia nazionali che regionali, mentre altre società offrono un servizio prevalentemente di tipo locale: queste sono la Circumvesuviana, seconda società ferrovia della Campania dopo le FS, MetroCampania NordEst, nata dalla fusione di Ferrovia Alifana e Ferrovia Benevento-Napoli, SEPSA, che gestisce due linee suburbane di Napoli, e Metronapoli, che gestisce il trasporto metropolitano del capoluogo campano. Oggi il sistema di trasporto su ferro della regione è uno dei più efficienti d'Italia grazie al progetto della Metropolitana Regionale, che prevede la riqualificazione del movimento ferroviario con nuovi orari ben cadenzati, l'apertura di nuove linee e di nuove stazione, create come punto di interscambio con altri mezzi specie auto e autobus.
Storia
Le origini
Le origini della rete delle strade ferrate della Campania, inizia quando ancora l'Italia non esisteva e la regione faceva parte del Regno delle due Sicilie, sotto il dominio dei Borboni e con Napoli capitale. Il re dell'epoca, stiamo parlando della metà del XVIII secolo, Ferdinando II, sull'onda del successo delle ferrovie in Inghilterra e avuta la proposta della costruzione di una strada ferrata che collegasse Napoli con Nocera Inferiore, insieme con una diramazione per Castellammare di Stabia, ne approvò i lavori che partirono nell'estate del 1838: l'anno seguente, il 3 ottobre 1839, venne aperto all'esercizio il primo tronco di questa ferrovia che collegava Napoli a Portici, presso la zona del Granatello, a doppio binario e a trazione a vapore. Il successo che questo mezzo di trasporto, veloce e sicuro per quei tempi, riscosse fu talmente grande che già da subito il re concesse l'autorizzazione per la costruzione di altre linee ferroviarie. Intanto il 1 maggio 1841 la ferrovia arrivò da Portici a Torre del Greco, mentre l'anno successivo, il 2 agosto 1842, si aprì il tronco che portava a Castellammare di Stabia. Il 19 maggio 1884 la ferrovia congiunse Torre Annunziata con Nocera: la prima linea ferroviarie progettata in Campania era stata completata. L'anno prima però, il 20 dicembre 1843, era stata anche inaugurata la ferrovia Napoli - Caserta via Casalnuovo: si noti come le prime ferrovie della regione vennere costruite soprattutto per le esigenze reali e per rapidi spostamenti alle diverse dimore dei regnanti che si trovavano oltre a Napoli, anche a Portici, Castellammare di Stabia e Caserta.
Gli sviluppi
La situazione oggi
Futuro
Le linee
Ferrovie dello Stato
La rete offerta dalle Ferrovie dello Stato è quella più vasta, contando ben 1066 km: di questi il 55% è a doppio binario, mentre il restante 45% a binario singolo. Inoltre il 77% della rete utilizza una trazione elettrica, mentre il 23% la trazione diesel.
Ferrovie Alta Velocità
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Altre regioni attraversate | Note |
---|---|---|---|---|---|
Napoli - Roma | |||||
Napoli - Salerno |
Ferrovie Principali
Le ferrovie che vengono classifiche come principali da Trenitalia presenti in Campania sono 6. Tre di queste ferrovie corrono lungo la dorsale tirrenica, seguendo la linea costiera da Formia, fino a Sapri: da Formia (nonostante la città appartenga al Lazio numerosi treni regionali campani terminano quì le loro corse) a Napoli si tratta della direttissima Napoli - Roma, da Napoli a Salerno dell'omonima ferrovia e da Salerno a Sapri della ferrovia Salerno - Paola.
Proprio da quest'ultima ferrovia all'altezza di Battipaglia si distacca la linea per Metaponto, che collega la Campania con la costa ionica, passando per Potenza: questa ferrovia è stata elevata a principale solo nel 1993, dopo l'intera elettrificazione, per permettere il passaggio degli Eurostar in direzione Taranto ma di tutte le linee principali campane è l'unica ad essere a binario unico.
Le altre due linee principali corrono nell'entroterra della regione: una è la Roma - Napoli via Cassino, che attraversa tutta la Terra del Lavoro ed il capoluogo di Caserta, mentre l'altra parte proprio da Caserta e collega la Campania con la Puglia, terminando a Foggia: questa negli ultimi anni ha subito lavori di ammodernamento che hanno portato in alcuni punti al raddoppio del binario.
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Altre regioni attraversate | Note |
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Roma - Cassino - Napoli | |||||
Caserta - Foggia | |||||
Napoli - Formia | |||||
Napoli - Salerno | |||||
Salerno - Paola | |||||
Salerno - Metaponto |
Ferrovie Secondarie
La rete regionale delle Ferrovie dello Stato è rimasta pressochè la stessa nel corso degli anni pur essendo spesso critica la situazione critiche per alcune di queste linee: infatti solo due sono state le chiusure e mai del tutto ufficializzate. Si tratta della Sicignano degli Alburni - Lagonegro che venne chiusa per lavori di ammodernamento insieme alla Salerno - Metaponto e mai più riaperta nonostante avessa un buon traffico passeggeri e la Torre Annunziata - Cancello, anch'essa chiusa per lavori nel 2006 e mai più riaperta. La prima linea serviva tutta la zona del Vallo di Diano offrendo una valida alternativa al auto, mentre la seconda attraversava tutti i comuni vesuviani del versante interno: questa ferrovia però non aveva alcun collegamento diretto con Napoli e ha subito in modo letale la presenza della Circumvesuviana che con la linea Napoli - Sarno ne segue grosso modo lo stesso percorso, per terminare però a Napoli.
L'unica linea che risulta essere definitivamente chiusa ed ormai anche del tutto smantellata è la Sparanise - Gaeta, che attraversava in largo il nord della Campania unendo la costa con il casertano. All'apertura della direttissima Roma - Napoli la linea si trovò tagliata in due ed il servizio era limitato da Sparanise a Formia: lo scarso traffico la portò alla chiusura.
Altra linea di interesse storico e classificata come regionale è la Torre Annunziata - Gragnano: la prima tratta di questa linea da Torre Annunziata a Castellammare di Stabia fu la prima ad essere progettata ed una delle prime in Italia ad entrare in funzione. La linea ha per lungo tempo risentito della mancanza di collegamenti diretti con Napoli, ultimamente nuovamente istituiti da Castellammare di Stabia: la situazione rimane critica, per mancanza di passeggeri nel breve ramo tra Castellammare di Stabia e Gragnano, anche perchè nella stazione stabiese bisogna inveritire senso di marcia.
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Altre regioni attraversate | Note |
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Torre Annunziata - Gragnano | |||||
Torre Annunziata - Cancello | |||||
Benevento - Campobasso | |||||
Caserta - Aversa | |||||
Avellino - Rocchetta Sant'Antonio | |||||
Mercato San Severino - Sarno/Nocera Inferiore | |||||
Salerno - Benevento | |||||
Salerno - Caserta | |||||
Sicignano degli Alburni - Lagonegro | |||||
Sparanise - Gaeta | |||||
Termoli - Vairano |
Altre tipologie di linee FS
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Note | |
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Passante ferroviario di Napoli | |||||
Raccordo per Castellammare Marittima |
Circumvesuviana
La rete Circumvesuviana si sviluppa per circa 160 km ed unisce il capoluogo di regione con varie città della sua provincia, sforando, in alcuni punti, con alcune località della provicincia di Salerno (nel caso di Scafati e Sarno) e di Avellino (a Avella e Baiano). La rete è interamente elettrificata e non vi è nessun altro collegamento con altre ferrovie in quanto lo scartamento è ridotto: attualmente la Circumvesuviana è l'unica ferrovia della Campania ad avere uno tale scartamento.
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Note | |
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Napoli - Sorrento | |||||
Napoli - Sarno | |||||
Napoli - Baiano | |||||
Napoli - Poggiomarino | |||||
Napoli - San Giorgio a Cremano | |||||
Napoli - Acerra |
MetroCampania NordEst
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Note | |
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Santa Maria Capua Vetere - Piedimonte Matese | |||||
Benevento - Cancello | |||||
Napoli - Aversa - Santa Maria Capua Vetere | |||||
Napoli - Santa Maria Capua Vetere |
SEPSA
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Note | |
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Napoli - Quarto - Torregaveta | |||||
Napoli - Pozzuoli - Torregaveta |
Ferrovie Calabro Lucane
Linea | Apertura | Numero stazioni | Trazione | Altre regioni attraversate | Note |
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Atena Lucana - Marsico Nuovo |
Stazioni
Le rete ferroviaria campana è servita da numerosissime stazioni, alcune delle quali sono di enorme importanza a livello nazionale come ad esempio Napoli Centrale, che rientra nel progetto di Grandi Stazioni e che sta subendo un radicale ammodernamento oppure quelle di Caserta, Benevento e Salerno, inserite nel progetto CentoStazioni e che risultano essere i nodi ferroviari più attivi della regione. Altre stazione inveci, soprattutto quelle gestite dalle società regionali, sono di grande rilievo per il movimento dei pendolari, soprattutto verso Napoli.
Metropolitane
Metropolitana di Napoli
La rete metropolitana di Napoli è una delle più estese e capillari d'Italia. Attualmente si contano 7 linee, di cui una parzialmente funzionante, più altre 3 linee in progetto, anche se per il momentonon sono ancora stati approvati i lavori. Nonstante l'alto numero si linee, solo 2 possono essere considerate realmente come metropolitana, in quanto rispecchiano tutti gli standard come frequenza elevate e banchine rialzate; le altre invece sono una sorta di servizi metropolitani ricavati da ferrovie da esistenti e che hanno un buon numero di stazioni all'interno del comune di Napoli.
La linea 1 è stata la prima vera linea metropolitana di Napoli ed è stata inaugurata nel 1993: oggi è composta da 14 stazioni, su un percorso di cira 14 km, collegando il quartiere di Piscinola con il centro, presso piazza Dante. Sono in fase avanzata il prolungamento da Piscinola all'aeroporto di Capodichino e da piazza Dante a piazza Garibaldi.
Le linea 2 è invece ricavata dal passante ferroviario inaugurato nel 1925, sul quale è stato da sempre effettuato un servizio metropolitano: si contano 11 stazioni da Gianturco fino ad arrivare a Pozzuoli. É in fase avanzata di realizzazione il prolunamento dalla stazione di Gianturco fino al quartiere di San Giovanni a Teduccio, con la costruzione di due nuove stazioni. Negli ultimi anni la linea è stata sottoposta a lavori di ammodernamento.
La linea 3 e la linea 4 sono due linee metropolitane che utilizzano i binari delle linee ferroviaria della Circumvesuviana, dalla quale sono gestite. La linea 3 unisce il centro di Napoli con San Giorgio a Cremano, passando per alcuni popolosi quartieri quali Poggioreale e Botteghelle, mentre la linea 4 parte sempre dalla stazione di Napoli Porta Nolana per terminare a Cercola servendo i quartieri di dalla periferia sud come Gianturco, San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli.
La linea 5 e la linea 7 sono invece gestiste dalla SEPSA ed utilizzano i binari dalla ferrovia Circumflegrea e Cumana. La linea 5 parte da Montesanto per arrivare fino a Pianura, attraversando anche il quartiere di Soccavo. La linea 7 invece è ancora parzialmente in costruzione: infatti per ora vengono utilizzati due brevi segmenti della Cumana e della Circumflegrea e a lavori ultimati dovrebbe presentarsi come un anello che passa per il polo universitario di Monte Sant'Angelo.
La linea 6, inaugurata l'11 gennaio 2007, è la più giovane della reta metropolitana di Napoli ed è anche una delle due linee a poter essere considerata realmente una metropolitana. In pricipio questa linea doveva essere una tramvia che avrebbe dovuto collegare il quartieri di Fuorigrotta con quello di San Giovanni a Teduccio, ma a causa di problemi economici, dopo la realizzazione delle prime opere i lavori furono fermati. In seguito si è deciso di utilizzare le opere gia esistenti per la realizzazione di un metropolitana: oggi la linea unisce Fuorigrotta con Mergellina, anche se si stanno ultimando i lavori di ampliamento della tratta fino a piazza Municipio.
Le linee in fase di progetto sono la linea 8 che dovrebbe utilizzare parte dei binari della Cumana, servendo la zona di Fuorigrotta e Bagnoli, la linea 9, che partendo da piazza Cavour dovrebbe giungere ai Colli Aminei, passando per Capodimonte e la linea 10, che partendo sempre da piazza Cavuor, terminerebbe la sua corsa presso la stazione Napoli - Afragola dell'Alta Velocità.
Metropolitana di Salerno
La metropolitana di Salerno[1] è una linea metropolitana in costruzione, gestita dalle FS, a servizio del capoluogo di Salerno e che attraversa l'intera città da nord a sud, per una lunghezza pari a 7 km: nonostante i lavori siano iniziati nel 1999 e la conclusione dell'opera era prevista per il 2001, ad oggi la linea non è stata ancora inaugurata.
La caratteristica della Metropolitana di Salerno è che corre parallelamente alla ferrovia Salerno - Paola, grazie all'aggiunta di un terzo binario: la metropolitana conta 8 stazioni di cui solo 2 aperte ed utilizzate dai treni Trenitalia, più un probabile prolungamento verso l'Aeroporto di Pontecagnano.
Note
- ^ http://web.tiscali.it/defalco_ivanoe/trasporti/salerno/indexibsa.html, in La Metropolitana di Salerno.