Poggio Fidoni

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Poggio Fidoni
frazione
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Rieti
Territorio
Coordinate
Abitanti160 (Poggio Fidoni Alto); 946 (Piani Poggio Fidoni)[1] (2011)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantipoggiofidonesi o poggesi
Patronosan Sebastiano martire

Poggio Fidoni è una frazione del comune italiano di Rieti, nell'omonima provincia, nel Lazio, già comune fino al 1928. La popolazione è oggi distribuita in due centri abitati distinti: Poggio Fidoni Alto, di origine medievale e antica sede comunale, a 612 m s.l.m., e il recente insediamento di Piani Poggio Fidoni, a 393 m s.l.m..

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Poggio Fidoni si sviluppa a circa 5 km a sud-ovest da Rieti, tra la piana di Rieti e i monti Sabini. Poggio Fidoni Alto si affaccia anche sulla Val Canera.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome originario del paese fu Podium de Hugo (un certo ed oscuro Hugo pare essere il fondatore), che venne poi modificato, al passaggio di eredità ai suoi figli, in Podium filiorum Hugonis; Infine, per contrazione di filiorum e Hugonis, assunse la forma odierna[2].

Fin dal Basso Medioevo, Poggio Fidoni fu sottomesso alla città di Rieti, di cui ha seguito le sorti fino ad oggi.

Poggio Fidoni divenne comune nel 1853. Contava 587 abitanti ed ebbe successivamente l'aggregazione di Poggio Perugino. Nel 1875, durante il Regno d'Italia gli fu aggregata anche Cerchiara. Anche Poggio Fidoni insieme a tutta la parte occidentale della Sabina dopo l'unità d'Italia entrò a far parte dell'Umbria con capoluogo Perugia, per poi tornare nel Lazio nel 1923, e divenire parte della provincia di Rieti alla sua creazione nel 1927. Il comune di Poggio Fidoni fu soppresso nel 1928 divenendo frazione di Rieti.

Nel 1881 ebbe inizio la costruzione della ferrovia che avrebbe collegato Rieti con L'Aquila e Terni; per interessamento del senatore Luigi Solidati Tiburzi, il progetto della linea subì una variante per collegare Contigliano, e quindi Piani, con Rieti. La ferrovia fu inaugurata il 28 ottobre 1883, ma la stazione di Poggio Fidoni venne attivata soltanto nel 1934.

L'apertura della fermata ferroviaria ha notevolmente incrementato lo sviluppo dell'abitato di Piani, dove già esisteva negli anni '20 dell'Ottocento una chiesa della Madonna dell'Assunta. In una carta topografica successiva dello Stato Pontificio, del 1851, viene indicato quel luogo come "Madonna delle Grazie", non distante da un'altra località, chiamata "Osteria", in prossimità del bivio per Canera, nei pressi del torrente.

Al censimento del 1961, a Piani Poggio Fidoni si contavano circa 600 abitanti riuniti in 170 famiglie; la popolazione andò poi a stabilizzarsi intorno alle 1 000 unità all'esordio del nuovo millennio.

All'aumento demografico di Piani nel corso del XX secolo si è accompagnato lo spopolamento di Poggio Fidoni Alto.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Poggio Fidoni Alto[modifica | modifica wikitesto]

A Poggio Fidoni Alto si trovano la chiesa di San Michele Arcangelo, che conserva all'interno un dipinto olio su tela di Domenico Niccoli del 1606 raffigurante L'ultima cena, e la chiesa di San Sebastiano.

Rimangono anche i ruderi dell'antico castello appartenuto ai Colonna.

Piani Poggio Fidoni[modifica | modifica wikitesto]

A Piani Poggio Fidoni si trovano due chiese, entrambe con la dedicazione alla Madonna delle Grazie.[3] La prima è quella storica della frazione, non aperta al culto e in attesa di restauro; la seconda è sede parrocchiale ed è stata consacrata il 18 marzo 1976 dal vescovo Dino Trabalzini.[3]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia è prevalentemente agricolo-pastorale.

Nella prima metà del XX secolo è documentata a Piani Poggio Fidoni una scuola di agraria dove si insegnava l'arte della bachicoltura, attività esercitata nella frazione già dal secolo precedente. Questa arte tessile locale conobbe il proprio declino con l'apertura a Rieti della Supertessile, stabilimento della SNIA Viscosa per la produzione di seta artificiale.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione ferroviaria

Il territorio è attraversato dalla ferrovia Terni-Sulmona ed è servito dalla fermata di Poggio Fidoni.

La strada provinciale n. 46 Tancia costituisce il principale collegamento con il capoluogo Rieti, mentre la superstrada Rieti-Terni (SS 79 bis), pur transitando non lontana da Piani Poggio Fidoni, non offre alla frazione uno svincolo specifico: il più vicino è quello di Contigliano, distante circa 3 km.

Il territorio è attraversato dalla ciclovia della Conca Reatina, della quale sono parte via Larghetto e via dei Prati.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

A Piani Poggio Fidoni ha sede la società ASD Spes Poggio Fidoni, fondata nel 1958. Sin dalla sua fondazione la Spes ha rappresentato un punto fermo del calcio reatino e vanta una Coppa Lazio Prima Categoria, vinta nel 2014, oltre ad aver militato molti anni nel campionato di Promozione.

Nel 2022 la storica matricola cambia nome (a causa del fallimento del ben più noto Football Club Rieti) assumendo la denominazione "ASD Citta di Rieti", trasferendosi quindi in città per le proprie gare casalinghe. Viene quindi creata una nuova matricola per la Spes Poggio Fidoni che nella stagione 2022-2023 partecipa al campionato provinciale di Terza Categoria.

La Spes Poggio Fidoni vanta anche una squadra di calcio a 5 che milita nella Serie B, la terza serie, ed è una delle più solide realtà del calcio a 5 reatino e laziale (dopo lo scioglimento della Real Rieti).

Logo della Spes Poggio Fidoni Calcio a 5

Entrambe le squadre si allenano e giocano le proprie gare al Polivalente "Chiani", che presenta un campo in pozzolana per il calcio a 11 e un campo coperto in parquet per il calcio a 5.

Poggio Fidoni inoltre ha conosciuto molto da vicino il mondo del basket: nell'estate del 2006 nasce la Spes Pallacanestro Rieti in cui ha giocato lo storico cestista Andrea Cempini (quinto marcatore all time di tutti i campionati italiani). Mentre la Nuova Sebastiani si apprestava a disputare la stagione che l’avrebbe portata dritta in serie A, la Spes partì in sordina dalla serie D, quattro categorie sotto. Guidata in panchina da Paolo Matteucci, e trascinata in campo dalla coppia straniera Shane Lungwitz-Andres Bartoli, coadiuvati dai reatini Gabriele Putignani e Roberto Cavolata, la squadra salì subito in serie C regionale.

Nel 2007/08, grazie allo stesso asse Lungwitz-Bartoli, dopo l’arrivo in panchina di Luigi Simeoni, arrivò la promozione in C dilettanti.

Nel 2008/09 si proseguì a puntare in alto affidando la squadra a Marco Schiavi, mentre in campo gli assi portanti erano Andrea Cempini, un ritorno, dopo una stagione alla Virtus Rieti di Michele Martinelli, e l’italoargentino Horacio Bosco. Inizialmente le cose non andarono bene per cui Schiavi fu avvicendato, dopo alcune partite dirette da Luigi Simeoni, da Claudio Vandoni, alla quarta incarnazione a Rieti, dopo le tre precedenti alla Sebastiani in A1 e B1. Arrivò così la promozione in B dilettanti ai playoff nella finale contro Torre dè Passeri.

Successivamente la società cambiò denominazione e si trasferì in città per le gare casalinghe di Serie B.

Fu così che il campo da gioco cambiò volto e venne utilizzato per la neonata Spes Poggio Fidoni Calcio a 5 che, nella prima metà degli anni '10, vinse prima i campionatI di serie D e Serie C2 e dalla seconda metà degli anni '10 gioca in serie C1 regionale, sfiorando per un soffio l'accesso alla serie B nazionale nel 2022 e raggiungendola nel 2023.

Diverse sono state le personalità sportive originarie di Poggio Fidoni: il calciatore Gianfranco Leoncini, che fece parte della Juventus e della Nazionale di Calcio, e l'atleta Massimiliano Donati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Popolazione residente Totale per Località Poggio Fidoni del Comune di Rieti, su Istat. URL consultato il 7 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016). Popolazione residente Totale per Località Piani Poggio Fidoni del Comune di Rieti, su ISTAT. URL consultato il 7 marzo 2016 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2016).
  2. ^ Comuni aboliti (sezione Poggio Fidoni) (PDF), su lazionauta.it. URL consultato il 3 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).
  3. ^ a b Santa Maria delle Grazie in Piano Poggio Fidoni di Rieti, su chiesadirieti.it. URL consultato il 10 gennaio 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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