You've Come a Long Way, Baby

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You've Come a Long Way, Baby
album in studio
ArtistaFatboy Slim
Pubblicazione19 ottobre 1998
Durata61:57
Dischi1
Tracce11
GenereBig beat
EtichettaSkint Records, Astralwerks
ProduttoreFatboy Slim
FormatiCD, MC, 2 LP, download digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Giappone Giappone[1]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi[2]
(vendite: 50 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[3]
(vendite: 25 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (2)[4]
(vendite: 140 000+)
Bandiera del Canada Canada[5]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (2)[6]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Francia Francia[7]
(vendite: 300 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda (4)[8]
(vendite: 60 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (4)[9]
(vendite: 1 200 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[10]
(vendite: 1 000 000+)
Fatboy Slim - cronologia
Singoli
  1. The Rockafeller Skank
    Pubblicato: 8 giugno 1998
  2. Gangster Tripping
    Pubblicato: 5 ottobre 1998
  3. Praise You
    Pubblicato: 4 gennaio 1999
  4. Right Here, Right Now
    Pubblicato: 19 aprile 1999
  5. Build It Up - Tear It Down
    Pubblicato: 15 settembre 1999

You've Come a Long Way, Baby è il secondo album in studio del produttore discografico e disc jockey britannico Fatboy Slim, pubblicato il 19 ottobre 1998 dalla Skint Records e dalla Astralwerks.

Album di maggior successo commerciale dell'artista britannico, You've Come a Long Way, Baby venne accolto positivamente dalla critica ed è considerato una pietra miliare dell'electronica.[11]

L'album contiene i singoli The Rockafeller Skank, Gangster Tripping, Praise You e Right Here, Right Now, che raggiunsero la top ten della UK Singles Chart.[12]

Composizione e pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Fatboy Slim registrò e produsse You've Come a Long Way, Baby nel suo studio casalingo House of Love a Brighton[13][14] servendosi di un computer Atari ST, un software Creator e dei floppy disk.[15][16] Il disco venne pubblicato il 19 ottobre 1998 nel Regno Unito dalla Skint Records e il giorno seguente negli Stati Uniti dalla Astralwerks. Stando a quanto riportano le note di copertina del singolo The Rockafeller Skank, uscito l'8 giugno 1998, all'album sarebbe stato dato il titolo provvisorio Let's Hear It for the Little Guy. Il titolo di You've Come a Long Way, Baby deriva da uno slogan delle sigarette Virginia Slims.[17]

Copertina[modifica | modifica wikitesto]

La copertina dell'album venne concepita da Red Design e si tratta di una fotografia, scattata al Fat Peoples Festival di Danville del 1983 e reperita dagli archivi di Rex Features, raffigurante un giovane molto grasso che indossa una maglietta con la scritta I'm #1 so why try harder mentre regge una sigaretta con la mano sinistra.[18][19][20] Sebbene si sia speculato sull'identità dell'uomo, egli è ignoto.[21] La fotografia che si trova nelle note di copertina di You've Come a Long Way, Baby venne invece fornita da Simon Thornton.[18]

Nel Nord America l'album venne pubblicato con una cover differente in cui sono raffigurati degli scaffali pieni di dischi in vinile.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
Ondarock[22]Pietra miliare

You've Come a Long Way, Baby ha contribuito a rendere Fatboy Slim un artista di fama mondiale[13][23] e ha ottenuto grande fortuna in termini commerciali: si piazzò al primo posto della UK Albums Chart e al numero 34 della Billboard 200;[24] nel 1999 venne certificato 3 volte disco di platino dalla British Phonographic Industry, 3 volte disco di platino dall'Australian Record Industry Association[25] e disco di platino dalla Recording Industry Association of America (RIAA).

La critica ha apprezzato molto l'album.[26] Secondo Stephen Thomas Erlewine di AllMusic, You've Come a Long Way, Baby "si è avvicinato molto all'essere l'album big beat definitivo... È un disco senza soluzione di continuità, pieno di grande immaginazione, colpi di scena inaspettati, ganci memorabili e ritmi grandiosi". Durante un sondaggio del 2000 dedicata ai "100 migliori album britannici di sempre" in cui vennero coinvolti i lettori della rivista Q, la pubblicazione di Fatboy Slim venne inserita alla posizione numero 81.[23] L'album venne anche incluso nei libri 1001 Albums You Must Hear Before You Die di Robert Dimery[27] e Rock. 500 dischi fondamentali di Eddy Cilìa e Federico Guglielmi.[28] Secondo Tom Moon, You've Come a Long Way, Baby avrebbe influenzato gran parte del genere electronica degli anni novanta assieme a Better Living Through Chemistry, album pubblicato due anni prima da Fatboy Slim.[11]

Nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo Build It Up - Tear It Down è la sigla iniziale del film Human Traffic.

Il singolo Right Here, Right Now è stata usata nel trailer del film Il giardino delle vergini suicide.

Il singolo The Rockafeller Skank è stata inserita nella colonna sonora del videogioco FIFA 99[29] e nel film Digimon - Il film[30].

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Right Here, Right Now – 6:27 (Norman Cook, Dale Peters, Joe Walsh)
  2. The Rockafeller Skank – 6:53 (Norman Cook, John Barry, Winifred Terry)
  3. Fucking in Heaven – 3:55 (Norman Cook)
  4. Gangster Tripping – 5:20 (Norman Cook, Josh Davis, Sam Brox, Ganiyu Pierre Gasper, Stephen Jones, Nicholas Lockett, Myke Wilson)
  5. Build It Up - Tear It Down – 5:05 (Norman Cook, Patricia Miller)
  6. Kalifornia – 5:53 (Norman Cook, Mr. Natural)
  7. Soul Surfing – 4:56 (Norman Cook, Earl Nelson, Fred Smith)
  8. You're Not from Brighton – 5:20 (Norman Cook)
  9. Praise You – 5:23 (Norman Cook, Camille Yarbrough)
  10. Love Island – 5:18 (Norman Cook)
  11. Acid 8000 – 7:28 (Norman Cook)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1998) Posizione
Regno Unito[35] 50
Classifica (1999) Posizione
Australia[36] 10
Belgio (Fiandre)[37] 70
Francia[38] 44
Germania[39] 48
Paesi Bassi[40] 81
Regno Unito[41] 13
Stati Uniti[42] 93
Classifica (2000) Posizione
Australia[43] 83
Regno Unito[44] 85

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (JA) 有料音楽配信認定, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 10 agosto 2023. Selezionare "1999年1月".
  2. ^ (NL) Goud/Platina/Diamant, su Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 10 agosto 2023.
  3. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 10 agosto 2023.
  4. ^ (EN) ARIA Accreditations - 1999 (PDF), su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 10 agosto 2023.
  5. ^ (EN) Fatboy Slim You've Come A Long Way Baby – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 agosto 2023.
  6. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2000, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 10 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2013).
  7. ^ (FR) Fatboy Slim - You've Come A Long Way Baby – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 10 agosto 2023.
  8. ^ (EN) NZ Top 40 Albums Chart: 29 August 1999, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 10 agosto 2022.
  9. ^ (EN) You've Come a Long Way, Baby, su British Phonographic Industry. URL consultato il 10 agosto 2023.
  10. ^ (EN) Fatboy Slim - You've Come A Long Way, Baby – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 10 agosto 2023.
  11. ^ a b (EN) Tom Moon, 1000 Recordings to Hear Before You Die, Workman, 2008, pp. "Better Living Through Chemistry".
  12. ^ (EN) Fatboy Slim Official Charts, su officialcharts.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  13. ^ a b (EN) How the Fatboy grew up, su theguardian.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  14. ^ (EN) Tony Marcus, Meaty, Beaty, Big and Bouncy, in Spin, aprile 1998.
  15. ^ (EN) Game Changers: Fatboy Slim 'Praise You', su youtube.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  16. ^ (EN) Fatboy Slim - The Rockafeller Skank, su youtube.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  17. ^ (EN) Fatboy Slim Drops Beats on New Beautiful South Record, su mtv.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  18. ^ a b Note di copertina di "You've Come a Long Way, Baby
  19. ^ (EN) Fatboy Slim, su red-design.co.uk. URL consultato il 14 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2013).
  20. ^ (EN) "Fat Peoples Festival in Danville, Virginia, America – 1983" Set: 100734, Image: 100734b, su rexfeatures.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  21. ^ (EN) Fatboy Slim: 'My weirdest gig? The House of Commons', su theguardian.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  22. ^ Michele Corrado, Giuliano Delli Paoli, Fatboy Slim - You've Come A Long Way, Baby, su ondarock.it. URL consultato il 4 aprile 2022.
  23. ^ a b (EN) Fatboy Slim: Superstar DJ who bounced back from rehab reveals secret of the five Fs, su independent.co.uk. URL consultato il 14 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2022).
  24. ^ (EN) Fatboy Slim Chart History, su billboard.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  25. ^ (EN) ARIA Charts – Accreditations – 2000 Albums, su aria.com.au. URL consultato il 14 novembre 2022.
  26. ^ (EN) Fatboy Slim (Biography), su allmusic.com. URL consultato il 14 novembre 2022.
  27. ^ (EN) Robert Dimery; Michael Lydon, 1001 Albums You Must Hear Before You Die: Revised and Updated Edition, Universe, 2010, pp. "You've Come a Long Way, Baby".
  28. ^ Eddy Cilìa, Federico Guglielmi, Rock. 500 dischi fondamentali, Giunti, 2002, pp. 96-7".
  29. ^ Recensione Fifa '99 Archiviato il 12 ottobre 2009 in Internet Archive. gamesurf.tiscali.it
  30. ^ Digimon: The Movie, su DigimonWiki. URL consultato il 10 maggio 2016.
  31. ^ a b c d e f g h i j k l (NL) Fatboy Slim - You've Come A Long Way, Baby, su Ultratop. URL consultato il 10 agosto 2023.
  32. ^ a b (EN) Fatboy Slim – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 10 agosto 2023. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  33. ^ (EN) Fatboy Slim - Discography, su irish-charts.com. URL consultato il 10 agosto 2023.
  34. ^ (EN) You've Come A Long Way, Baby - Full Official Chart History, su Official Charts Company. URL consultato il 10 agosto 2023.
  35. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 1998, su Official Charts Company. URL consultato il 10 agosto 2023.
  36. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 1999, su ARIA Charts. URL consultato il 10 agosto 2023.
  37. ^ (NL) Jaaroverzichten 1999, su Ultratop. URL consultato il 10 agosto 2023.
  38. ^ (FR) Top de l'année: Top Albums 1999, su Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 10 agosto 2023.
  39. ^ (DE) Top 100 Album-Jahrescharts 1999, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 10 agosto 2023.
  40. ^ (NL) Jaaroverzichten - Album 1999, su Dutch Charts. URL consultato il 10 agosto 2023.
  41. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 1999, su Official Charts Company. URL consultato il 10 agosto 2023.
  42. ^ (EN) Year-End Charts - Billboard 200 Albums - 1999, su Billboard. URL consultato il 10 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2021).
  43. ^ (EN) ARIA Top 100 Albums for 2000, su ARIA Charts. URL consultato il 10 agosto 2023.
  44. ^ (EN) End of Year Album Chart Top 100 - 2000, su Official Charts Company. URL consultato il 10 agosto 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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