Władysław Raczkiewicz

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Władysław Raczkiewicz

Presidente della Polonia in esilio
Durata mandato30 settembre 1939 –
5 giugno 1947
Capo del governoWładysław Sikorski
Stanisław Mikołajczyk
Tomasz Arciszewski
PredecessoreIgnacy Mościcki
SuccessoreAugust Zaleski (in esilio)
Bolesław Bierut (in patria)

Dati generali
Partito politicoBlocco apartitico per la cooperazione con il Governo
Indipendente
FirmaFirma di Władysław Raczkiewicz

Władisław Raczkiewicz (IPA: [vwadɨˈswaf rat͡ʂkʲɛˈvit͡ʂ]) (Kutaisi, 28 gennaio 1885Ruthin, 6 giugno 1947) è stato un militare e politico polacco. Fu presidente della Repubblica polacca, in esilio, dal 1939 alla morte.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Kutaisi, in Georgia (al secolo una provincia dell'Impero russo), da genitori polacchi, Raczkiewicz aderì in gioventù alle organizzazioni socialiste polacche, poi si arruolò nell'esercito zarista. Dopo la caduta dello zar, riorganizzò le forze polacche in Russia. Ministro polacco dell'Interno, voivoda (governatore) provinciale presso Wilno, fu poi Maresciallo del Senato (1929-1934) e Maresciallo del Sejm (1934-1939).

Fuggito in Romania col governo dopo l'invasione tedesco-sovietica della Polonia (1939), fu designato presidente della Repubblica dal dimissionario Ignacy Mościcki. Trasferitosi a Parigi col governo in esilio (1939), nel 1940 dovette fuggire in esilio a Londra sotto l'incalzare delle armate tedesche.

Alla conferenza di Jalta le grandi potenze decisero che la Polonia sarebbe rientrata nella sfera d'influenza sovietica, così il Comitato (governo in esilio) di Londra, presieduto da Raczkiewicz, fu accantonato a favore del Comitato di Lublino, composto da socialisti e comunisti. Rackiewicz morì nel giugno 1947 ed ebbe come successore August Zaleski. Raczkiewicz è seppellito nel cimitero di Newark-on-Trent, in Inghilterra.

Il Comitato di Londra non riconobbe mai il governo comunista polacco (che nel 1952 sostituì la carica di presidente della Repubblica con quella di presidente del Consiglio di Stato), e continuò a designare presidenti della Repubblica (in esilio) fino al ritorno alla democrazia (1990), quando l'ultimo presidente del Comitato, Ryszard Kaczorowski passò le sue insegne al neopresidente polacco Lech Wałęsa.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze polacche[modifica | modifica wikitesto]

Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila bianca - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine Virtuti Militari - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro dell'Ordine della Polonia Restituta - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'indipendenza polacca - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia dell'indipendenza polacca
Croce al Merito delle Forze Centrali di Lituania - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Croce dell'Aquila (Estonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Polonia in esilio Successore
Ignacy Mościcki 30 settembre 1939 - 6 giugno 1947 August Zaleski
Predecessore Maresciallo del Senato della Polonia Successore
Julian Szymański 9 dicembre 1930 - 3 ottobre 1935 Aleksander Prystor
Controllo di autoritàVIAF (EN28148790 · ISNI (EN0000 0001 0882 781X · LCCN (ENn2003050596 · GND (DE129384526 · BNF (FRcb14548148m (data) · J9U (ENHE987007568445905171 · CONOR.SI (SL93020003 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003050596
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