Volo Royal Air Maroc 630

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Volo Royal Air Maroc 630
Un ATR 42 simile a quello coinvolto
Tipo di eventoIncidente
Data21 agosto 1994
TipoAzione deliberata del comandante
LuogoVicino a Izounine
StatoBandiera del Marocco Marocco
Coordinate30°36′00″N 9°19′00″W / 30.6°N 9.316667°W30.6; -9.316667
Tipo di aeromobileATR 42-312
OperatoreRoyal Air Maroc
Numero di registrazioneCN-CDT
PartenzaAeroporto di Agadir-Al Massira, Agadir, Marocco
DestinazioneAeroporto di Casablanca-Muhammad V, Casablanca, Marocco
Occupanti44
Passeggeri40
Equipaggio4
Vittime44
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Marocco
Volo Royal Air Maroc 630
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Royal Air Maroc 630 era un volo passeggeri nazionale di linea marocchino che il 21 agosto 1994 si schiantò circa dieci minuti dopo il decollo dall'aeroporto di Agadir-Al Massira. Tutti i 44 passeggeri e l'equipaggio a bordo rimasero uccisi. All'epoca, fu il peggior incidente aereo coinvolgente un ATR 42. La successiva indagine portò a capire che l'incidente fu deliberatamente causato dal comandante.[1]

L'aereo[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo coinvolto era un ATR 42-312, marche CN-CDT, numero di serie 127. Volò per la prima volta nel 1989 e venne consegnato a Royal Air Maroc nel marzo dello stesso anno. Era spinto da 2 motori turboventola Pratt & Whitney Canada PW120. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva circa cinque anni.[2][3]

L'equipaggio[modifica | modifica wikitesto]

Il comandante era Younes Khayati, 32 anni, con 4 500 ore di esperienza di volo. Il primo ufficiale era Sofia Figuigui.[4]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il volo 630 era un volo di linea da Agadir a Casablanca, in Marocco. Dopo circa dieci minuti dall'inizio del volo, mentre saliva a 16 000 piedi (4 900 m), l'aereo entrò in una ripida picchiata e si schiantò in una regione montuosa dell'Atlante a circa 32 chilometri a nord di Agadir.

Il luogo dello schianto era a Douar Izounine. Tra i 40 passeggeri a bordo c'erano un principe kuwaitiano e sua moglie. Il principe era il fratello di Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah, ministro della difesa del Kuwait. Almeno 20 dei passeggeri non erano marocchini. Questi includevano otto italiani, cinque francesi, quattro olandesi, due kuwaitiani e un americano.[5]

Le indagini[modifica | modifica wikitesto]

La commissione che indagò sull'incidente appurò che il pilota automatico dell'ATR 42 fu intenzionalmente disattivato dal comandante Khayati, che fece poi deliberatamente schiantare l'aereo.[6] Un sindacato contestò la spiegazione del suicidio.[7] All'epoca, l'incidente fu il peggiore che coinvolse un ATR 42.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident ATR 42-312 CN-CDT Tizounine, su aviation-safety.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
  2. ^ (EN) CN-CDT Royal Air Maroc ATR 42, su planespotters.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
  3. ^ (EN) Royal Air Maroc CN-CDT (ATR 42/72 - MSN 127) | Airfleets aviation, su airfleets.net. URL consultato il 12 novembre 2020.
  4. ^ (EN) Pilot's Death Wish Doomed Moroccan Plane; Romantic Problems Cited, su AP NEWS. URL consultato il 12 novembre 2020.
  5. ^ (EN) Kuwaiti price dies in air crash, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.
  6. ^ (EN) Crash that killed 44 was a pilot suicide, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.
  7. ^ (EN) Prove suicide accusation, union tells crash probers, su news.google.com. URL consultato il 12 novembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]