Volo Air West 612

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Volo Air West 612
Un Boeing 737 di Air West simile all'aereo coinvolto nel dirottamento.
Tipo di eventoDirottamento aereo
Data24 gennaio 2007
LuogoN'Djamena
StatoBandiera del Ciad Ciad
Coordinate12°06′36″N 15°03′00″E / 12.11°N 15.05°E12.11; 15.05
Tipo di aeromobileBoeing 737-200
OperatoreAir West
Numero di registrazioneST-SDA[1]
PartenzaAeroporto Internazionale di Khartum, Khartum, Sudan
DestinazioneAl-Fashir, Sudan
Occupanti103
Passeggeri95
Equipaggio8
Vittime0
Feriti0
Sopravvissuti103
Danni all'aeromobileNessuno
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Ciad
Volo Air West 612
Dati estratti da Aviation Safety Network
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Air West 612 era un volo passeggeri di linea operato da Air West tra Khartoum e Al-Fashir, Sudan.[2] Il 24 gennaio 2007, il volo, operato da un Boeing 737 con 103 persone a bordo, venne dirottato poco dopo il decollo da un individuo di sesso maschile.[2][3] L'aereo atterrò in sicurezza a N'Djamena, in Ciad, dove il dirottatore si arrese.[2]

Il dirottamento[modifica | modifica wikitesto]

Il giorno del dirottamento, a bordo dell'aereo c'erano passeggeri interamente sudanesi, con l'eccezione di un cittadino britannico e di un addetto militare italiano. Mohamed Abdu Altif (indicato anche come Mohamed Abdelatif Mahamat[4]), un 26enne di Al-Fashir, nel Darfur Settentrionale, entrò nella cabina di pilotaggio dell'aereo alle 09:00 ora locale (06:00 UTC), circa mezz'ora dopo il decollo dall'aeroporto Internazionale di Khartoum. Ordinò ai piloti di volare a Roma, in Italia, e poi a Londra, in Inghilterra.[3][5] Inizialmente venne erroneamente riferito che era armato con un fucile d'assalto AK-47, ma rapporti successivi dicevano che impugnava soltanto una pistola.[5]

Dopo che il pilota gli disse che non c'era abbastanza carburante a bordo per raggiungere Londra, il dirottatore accettò di volare in Ciad.[5] L'uomo non fece minacce ai passeggeri, nessuno dei quali si era accorto che l'aereo era stato dirottato.[5] Dopo l'entrata del 737 nello spazio aereo del Ciad, viene scortato da alcuni caccia francesi Mirage F-1, di stanza a N'Djamena, fino all'atterraggio all'aeroporto Internazionale di N'Djamena alle 08:30 UTC, venendo immediatamente circondato dalle truppe militari locali.[3][6] Dopo venti minuti di trattative il dirottatore permise a tutti gli occupanti dell'aereo di uscire prima di arrendersi.[3][6]

Eventi successivi[modifica | modifica wikitesto]

I passeggeri e l'equipaggio poterono dunque risalire a bordo dell'aereo, tornato a Khartoum alle 22:00 ora locale (19:00 UTC).[6] Il ministro della Giustizia sudanese chiese all'Interpol la consegna di Muhammed, in quanto cittadino sudanese, in modo che potesse essere accusato di terrorismo, minaccia per la sicurezza dei passeggeri e detenzione illegale di armi.[7] Anche il Ciad annunciò l'intenzione di perseguirlo.[5]

Il ministro delle infrastrutture del Ciad, Adoum Younousmi, affermò: “Il Ciad non è un rifugio per terroristi. È un terrorista e lo porteremo in tribunale”.[8] Un funzionario ciadiano lo identificò successivamente come "vicino" al gruppo ribelle del Movimento per la giustizia e l'uguaglianza.[6] L'Autorità per l'aviazione civile del Sudan formò un comitato separato specificamente per indagare su come Muhammed fosse stato in grado di passare attraverso la sicurezza senza essere scoperto.[6]

Motivi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'arresto, Mohammed venne portato al quartier generale dell'Agenzia per la sicurezza nazionale per essere interrogato.[6] Lì rivelò le sue motivazioni per il dirottamento. Voleva richiamare l'attenzione sul conflitto in Darfur, affermando: "Volevo attirare l'opinione pubblica nazionale e internazionale su ciò che sta accadendo in Darfur". Disse che voleva andare prima a Roma, e poi nel Regno Unito per chiedere asilo.[6] “Non sono né un ribelle né dell'opposizione, ma il governo sudanese sta sterminando la popolazione creando conflitti tra le diverse comunità e dicendo che è solo un problema interno, comunitario”, secondo le sue parole.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Presunto
  2. ^ a b c (EN) Hijacked Plane Lands In Chad, su nbc11.com. URL consultato il 24 gennaio 2007.
  3. ^ a b c d (EN) Sudanese hijack ends, hijacker seized in Chad, su newsgd.com. URL consultato il 18 aprile 2007.
  4. ^ (EN) Sudanese arrested after attempted plane hijack, su kilil5.com. URL consultato il 29 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  5. ^ a b c d e (EN) Sudan Plane Hijacker Surrenders in Chad, su townhall.com. URL consultato il 18 aprile 2007.
  6. ^ a b c d e f g h (EN) Troops seize hijacker of Sudan plane in Chad, su france24.com. URL consultato il 19 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  7. ^ (EN) PRESS RELEASE Embassy of the United States of America Khartoum, su khartoum.usembassy.gov (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2007).
  8. ^ (EN) Sudan Plane Hijack Ends Peacefully, su china.org.cn. URL consultato il 19 aprile 2007.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]