Vasilij Ivanovič Suvorov

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Vasilij Ivanovič Suvorov
NascitaMosca, 1705
MorteMosca, 1775
Luogo di sepolturaChiesa di San Teodoro, Mosca
Dati militari
Paese servitoBandiera della Russia Impero russo
GradoGenerale
GuerreGuerra dei sette anni
Altre caricheGovernatore della Prussia orientale
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Vasilij Ivanovič Suvorov (in russo Василий Иванович Суворов?; Mosca, 1705Mosca, 1775) è stato un generale russo. Senatore dell'Impero russo, diventò Governatore della Prussia orientale dal 1761 al 1762. Fu padre del generalissimo Aleksandr Vasil'evič Suvorov.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del generale Ivan Grigor'evič Suvorov (1670-1715) e di sua moglie Maria Ivanovna, fu intimo amico di Pietro il Grande di cui fu aiutante militare e traduttore. Alla morte dello zar, le sue fortune non mutarono e fu destinato come ufficiale nel reggimento Preobraženskij, al quale ebbe accesso col grado di capitano.[1]

Nel 1738, insieme a Fëdor Ušakov, si recò a Tobol'sk dove incontrò il principe esiliato Ivan Alekseevič Dolgorukov, caduto in disgrazia dopo l'ascesa della zarina Anna I.[2] Questo episodio venne descritto anche nel romanzo di Valentin Pikul' dal titolo Parola e atto. Nel 1740 venne trasferito alle dipendenze del direttorio generale di Berg[non chiaro] come colonnello. Il 2 febbraio 1741 venne destinato agli affari civili come consigliere di stato. Il 29 marzo 1753 fu rappresentante del senato russo presso il Santo Sinodo, la massima autorità religiosa dell'intero impero russo, e nel dicembre del 1753 venne promosso al grado di maggiore generale.

Nel 1754, la zarina Elisabetta I lo volle membro del collegio militare nazionale e il 7 gennaio 1758 lo fece promuovere al grado di tenente generale. Nel 1760, come membro di spicco dell'esercito russo, decise di contribuire con 300.000 rubli all'acquisto di cibo per i soldati impegnati nella guerra dei sette anni. In quello stesso anno venne insignito dell'Ordine di Sant'Aleksandr Nevskij. Il 16 agosto 1760 venne nominato senatore.

Nel dicembre del 1760 venne nominato governatore generale della regione della Prussia orientale. Durante questo periodo si impegnò attivamente per aumentare la ricchezza e lo sfarzo della propria posizione, agendo come un principe, tenendo un teatro di corte con frequenti spettacoli, ordinando preziose iconostasi per le chiese ortodosse locali e mettendo all'asta molti lotti di terreni dello stato per aumentare il reddito del tesoro nazionale. Molti funzionari locali si lamentarono però di questo suo comportamento presso la corte di San Pietroburgo ed il 27 dicembre 1761 venne rimosso dal proprio incarico.

Il 30 gennaio 1762 Pietro III di Russia con decreto imperiale decise di trasferire Suvorov a Tobol'sk come governatore, ma questi non riuscì a prendere la propria carica in quanto nel giugno di quello stesso anno avvenne la detronizzazione di Pietro III. Lo stesso Suvorov prese parte alla deposizione del sovrano ed a lui venne affidato il compito di disarmare i fedelissimi dell'ormai ex imperatore nell'Holstein. La nuova zarina Caterina II lo promosse al ruolo di comandante del reggimento Preobraženskij della sua guardia personale, come pure a quello del reggimento Izmajlovskij. Venne impiegato in questo periodo in una serie di indagini politiche, come quella sul caso di Fëdor Chitrovo (1763). Il 14 marzo 1763 venne promosso generale e nel 1766 gli venne assegnato il I grado dell'Ordine di Sant'Anna.

Ritiratosi dal servizio attivo nel 1768, acquistò dalla vedova di Matvej Rževskij una casa presso la Porta di Nikickij a Mosca.

Suvorov conosceva diverse lingue e tradusse l'opera di Sébastien Le Prestre de Vauban "La fondazione delle fortezze" in lingua russa.

Vasilij Ivanovič Suvorov morì all'età di 70 anni e fu sepolto nella chiesa di San Teodoro non lontana dalla propria abitazione moscovita.

Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]

Vasilij Ivanovič Suvorov, all'età di 15 anni, sposò Eudossia Feodosievna Manukova, figlia di un giudice di San Pietroburgo appartenente ad un'antica famiglia moscovita. Come dote, la sposa portò una tenuta posta presso il villaggio di Orël e una casa sull'Arbat, vicino alla chiesa di San Nicola di Javlenny. Dal matrimonio nacquero tre figli:

  • Aleksandr Vasil'evič (1729-1800) - feldmaresciallo dell'impero russo e generalissimo.
  • Anna Vasil'evna (1744-1813), moglie del principe Ivan Romanovič Gorčakov. Fu sepolta a Mosca nel monastero di Donskoj, vicino alla chiesa principale.
  • Maria Vasil'evna, moglie del consigliere di stato Aleksej Vasil'evič Olešev, capo provinciale della nobiltà del Vologda. Morì dopo soli tre anni di matrimonio.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di Sant'Anna - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Гребельский, П. Х. Светлейшие князья Италийские графы Суворовы-Рымникские и дворяне Суворовы // Александр Васильевич Суворов: Слово Суворова; Слово современников; Материалы для биографии / Составитель и автор вступ. статьи: С. Н. Семанов. — Москва : Русскій міръ, 2000. — С. 10 (с портретом В. И. Суворова на цвет. вкл.). — 555 с. — ISBN 5-89577-027-4.
  • Книга доступна по лицензии CC BY-SA 4.0 Зацепин М. И., Ермак А. В., Костяшова З. В., Кулаков В. И, Сивкова С. Г., Литвинов Н. Н., Попов М. П. Янтарные коллекции // Янтарная книга. (Янтарный мир) = Amber Book / Рецензенты: Н. В. Мартынович, А. П. Росницын.. — Научная монография. — Москва—Калининград—Янтарный: Первая Образцовая типография, 2017. — 208 с. — 1000 экз. — ISBN 978-5-7164-0721-3.
  • Род Суворова, детство и время до боевой службы // А. В. Суворов — великий сын России: к 200-летию со дня смерти. — Сборник. — Москва: Триада-X, 2000. — С. 122—125 (с портретом В. И. Суворова). — 320 с. — ISBN 5-8249-0038-8.
  • Anthing, Versuch einer Kriegsgeschichte des Grafen Suworow (Gotha, 1796 - 1799)
  • Lieut.-Colonel Spalding, Suvorof (London, 1890)
  • The standard Russian biographies of Polevoi (1853; Ger. trans., Mitau, 1853); Rybkin (Moscow, 1874), Vasiliev (Vilna, 1899), Meshcheryakov and Beskrovnyi (Moscow, 1946), and Osipov (Moscow, 1955).
  • The Russian examinations of his martial art, by Bogolyubov (Moscow, 1939) and Nikolsky (Moscow, 1949).

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