Utente:Inimer/Santa Vittoria (Gualtieri)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Santa Vittoria
frazione
Santa Vittoria – Veduta
Santa Vittoria – Veduta
Il torrente Crostolo a Santa Vittoria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Comune Gualtieri
Territorio
Altitudine23 m s.l.m.
Abitanti2 003 (2014)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[1]
Nome abitantisantavittoriesi

Santa Vittoria (Sânta Vitôria in dialetto locale) è una frazione di 2 003 abitanti del comune di Gualtieri, in provincia di Reggio Emilia.[2]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Santa Vittoria sorge nel cuore della Pianura Padana, a circa 5 km dal comune di Gualtieri. È raggiungibile attraverso la strada provinciale 63 in direzione di Reggio Emilia, distante 20 km dal suddetto centro abitato.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Intorno al XII secolo, situata in un'area valliva nella zona che oggi costituisce la frazione, era presente solo una modesta colonia di pescatori di gamberi, nota con il nome di Gambararia, che abitava lungo le rive del torrente Crostolo.[3]

Solo verso gli inizi del XVI secolo, periodo in cui la località portava il nome di Camporaniero, vennero iniziate le prime opere di bonifica. Per sopperire ai costi gravosi, una porzione di territorio fu concessa al cardinale Ippolito d'Este, affinché provvedesse al prosciugamento delle acque stagnanti. Successivamente, nel 1561, venne concessa la proprietà di Camporaniero a Cornelio I Bentivoglio in cambio del suo impegno nella continuazione dei lavori. La conclusione del processo di bonifica, la quale portò all'apertura della Gran Botte sotto il Crostolo nel 1576, fu commemorata con l'edificazione di una nuova chiesa parrocchiale a Camporaniero, dedicata a Santa Vittoria.[3]

Il risanamento del terreno si tradusse in un aumento della coltura di cereali, sebbene, nel corso del XVIII secolo, si verificò un significativo impoverimento del suolo. Nel 1769, l'imprenditore milanese Antonio Greppi si recò a Santa Vittoria con l'intento di investire nel territorio; egli acquisì più di 1500 biolche dalla Camera Ducale di Modena e fece erigere una tenuta padronale di fronte alla parrocchia. Nella cosiddetta Azienda Agricola Greppi venne avviata la coltivazione del riso su larga scala, oltre all'introduzione di nuove colture, come la tabacchicoltura e la bachicoltura. Tali attività attrassero braccianti e tecnici specializzati provenienti dalle zone di Mantova e Vercelli.[3]

Durante l'età napoleonica, la vita della comunità subì una trasformazione radicale quando essa aderì alla Repubblica Reggiana, divenendo un comune autonomo nel 1806, in contrasto con Gualtieri che rimase fedele all'autorità del Ducato di Modena e Reggio. Le avverse condizioni ambientali e lavorative, unite alla presenza di lavoratori provenienti da varie province, favorirono la nascita di un significativo movimento cooperativo. Nel 1890, venne fondata la Società Cooperativa Anonima fra Braccianti del Comune di Gualtieri, di orientamento socialista, la quale si occupava del collocamento e della tutela dei lavoratori.[3]

Nel 1912, la cooperativa acquisì la tenuta Greppi. Sopravvissuta alla prima guerra mondiale, successivamente, i fascisti ne magnificarono l'importanza e tentarono di preservarla durante la crisi del 1931. Molti lavoratori terrieri, in risposta, aderirono prima alla Resistenza e successivamente al Partito Comunista Italiano. Nel 1974, poiché Palazzo Greppi era diventato un peso finanziario per la cooperativa, fu ceduto al Comune di Gualtieri, il quale lo convertì in un centro polifunzionale.[3]

  1. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  2. ^ La frazione di Santa Vittoria nel comune di Gualtieri (RE) Emilia-Romagna, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 22 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e Santa Vittoria, su Proloco Gualtieri. URL consultato il 26 aprile 2024.