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Giorgio Luzzi (Rogolo, 7 gennaio 1940) è un poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giorgio Luzzi (Rogolo, Sondrio, 7 gennaio 1940), è poeta, saggista, critico letterario e traduttore.

Liceo classico a Sondrio. Lauree in Giurisprudenza a Pavia e in Lettere Moderne a Torino, città nella quale vive dai primi anni settanta. Ha lavorato come dirigente pubblico nel settore dell’istruzione, successivamente come docente di italiano e storia nelle sezioni serali di Istituti Tecnici del capoluogo piemontese.

Tra i viaggi dovuti alla attività letteraria: più volte negli Stati Uniti d’America su invito di docenti italianisti, e inoltre, tra i più importanti, Craiova 2011, Buenos Aires 2016, Majorca 2016, Monterrey 2018.

La sua pratica della letteratura risale agli anni giovanili, ma Luzzi ha scelto di esordire pubblicamente solo in età matura. La sua poetica è il frutto di una conciliazione tra movimenti e tendenze anche tra loro diversi: in particolare per le basi formative sulle quali hanno agito, fortemente distanti tra loro, la anceschiana Linea Lombarda (oggetto di due tra le sue principali monografie[1]) e gli elementi innovativi della Neoavanguardia.

«Della “linea lombarda” [Giorgio Luzzi] continua alcuni aspetti fondamentali. Anzitutto, ne serba la forza metrico-sintattica […] e insieme la tensione morale, gli sdegni, l'impegno etico. […] I componimenti sono molte volte costruiti, talvolta impervi. È messa sottilmente in opera una mescolanza degli stili: dal tragico al comico, che per via dantesca passa attraverso Montale. Un’allegra disperazione.»[2]


È prevalso uno scenario testuale complessivamente sperimentale, sostenuto peraltro da una vocazione narrativa del tutto idiomatica. Gli esiti oscillano tra impegno etico-civile e una tendenza anche ludico-sperimentale nella messa in scena delle forme. In questo senso l’attenzione appassionata alle arti figurative e alla musica si rivela non di rado nella sua produzione in versi. La suite Rogo alla Thyssen-Krupp[3], riferita alla tragedia dell’incendio torinese del 2007, è stata musicata da Adriano Guarnieri e rappresentata con il titolo Lo stridere luttuoso degli acciai a Torino e a Reggio Emilia, messa in scena Controluce - Teatro d’Ombre (rispettivamente Teatro Astra, 4-7 dicembre 2014 e Teatro Valli 23 ottobre 2015).

Tra le amicizie letterarie più prestigiose e formative, quelle di Andrea Zanzotto, Giovanni Raboni, Luciano Erba, Giancarlo Majorino. Tra le amicizie formative, sono state decisive quelle con David M. Turoldo e Camillo De Piaz.

I poeti Giorgio Luzzi (a sinistra, con Eugenio De Signoribus (a destra) e Alfredo Luzi, studioso di poesia contemporanea

Nel 2017, un volume monografico di Patrick Cherif «scava dentro l’universo testuale» di Giorgio Luzzi, e ne sistematizza quella che era, all’epoca, la produzione bibliografica [4].

In particolare, è presente una sezione di voci su “"Plaquettes", poesie sparse e testi vari” (pp. 142-146) che documentano le collaborazioni di Luzzi con artisti (pittori, scultori, incisori, tra i quali: Eugenio Comencini, Egle Scroppo, Valerio Righini, Marco Seveso, Gritzko Mascioni, Mauro Cappelletti, Cosimo Budetta, Lamberto Correggiari, Francesco Franco, Maurizio Scotti, Athos Sanchini).

Tra queste voci sono numerose quelle relative a testi di Giorgio Luzzi – su temi prevalentemente letterari e di arte contemporanea – pubblicati in giornali o riviste: il “Giornale del Popolo” di Lugano, “Poesia”, “L'Indice dei libri del mese”, “Istmi”, “L’immaginazione”[5], “Contract”, “Paragone”.

Sul sito del Museo Etnografico Tiranese è ospitata, a cura di Bruno Ciapponi Landi, una galleria di pubblicazioni di Giorgio Luzzi, accompagnata da un suo “Autoritratto”.

Una sorta di “autoscatto” di Luzzi è stato pubblicato dall’Associazione culturale “La Luna” a fine 2019 quale omaggio per gli imminenti ottant’anni del poeta e critico letterario [6].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Poesia[modifica | modifica wikitesto]

  • Raccolte:
    • Corniche, con disegni di Eugenio Comencini, Cens, Liscate-Milano 1985.
    • Epilogo occitano, L’Arzanà, Torino 1990.
    • Mosaico dei rifugi, Crocetti, Milano 1990.
    • Allegretto e dipinto, introduzione di Silvio Ramat, Galleria Pegaso Editore, Forte dei Marmi 1994.
    • Predario, Marsilio, Venezia 1997.
    • Talìa per pietà, Scheiwiller, Milano 2003.
    • Sciame di pietra, Donzelli, Roma 2009.
    • Disgeli, Neos, Rivoli 2014.
    • Troppo tardi per Santiago, postfazione di Giovanni Tesio, Aragno, Torino 2015.
    • Da che mondo. Poesie 1976-2016, con un saggio di Rodolfo Zucco, Sedizioni, Milano 2017.
  • Contributi in volume o rivista:

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Narrativa[modifica | modifica wikitesto]

  • L’incomparabile Banderas, Ulivo, Balerna (CH) 1999.
  • La traversata, L’Epos, Palermo 2005.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Non a New York, Neos, Rivoli 2013.

Saggistica e pubblicistica[modifica | modifica wikitesto]

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Curatele[modifica | modifica wikitesto]

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Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Rainer Maria Rilke, La vita di Maria (con Antonio Santini), Cens, Milano, 1993.
  • Guillaume Apollinaire, Le più belle poesie, Crocetti, Milano 1994.
  • Jacques Prévert, Le più belle poesie, Crocetti, Milano 1995.
  • Charles Baudelaire, ‘Il vino di Baudelaire’ da “Les Fleurs du Mal”, con immagini di Marco Seveso, Torino 1995, edizione f.c.
  • Francis Jammes, L'Angelus di Jammes. Una traduzione e la sua storia, Galleria Pegaso Editore, Forte dei Marmi 1996.
  • Johann Wolfgang Goethe, All'alta memoria di Howard, con sei acqueforti di Francesco Franco, El Peilo Editore, Mondovì 1999.
  • René Char, La fontana narrativa, con nove immagini di Marco Seveso e una nota di Marc Bonneval, Barbero, Torino 2001.
  • Volker Braun, La sponda occidentale a cura di Anna Chiarloni e Giorgio Luzzi, Donzelli, Roma 2009.


Bibliografia critica su Giorgio Luzzi[modifica | modifica wikitesto]

  • Monografie:
    • Patrick Cherif, Giorgio Luzzi. Un itinerario della parola tra etica e poesia, introduzione di Giovanni Tesio, Carabba, Lanciano 1989. ISBN 978-88-6344-513-8
  • Interventi in volumi, riviste o periodici:

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Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Città di Lanzo 1992.
  • Il Ceppo 1995.
  • Camaiore 2010 (finalista).
  • Feronia 2015.
  • Città di Arenzano 2016.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giorgio Luzzi, Poeti della Linea Lombarda 1952-1985, CENS, Liscate Milano 1987. Poesia italiana 1941-1988: la via lombarda. Diciannove poeti contemporanei scelti, antologizzati, introdotti da Giorgio Luzzi, Marcos y Marcos, Milano 1989, e anche Giampiero Casagrande Editore, Lugano 1989.
  2. ^ Gian Luigi Beccaria, “Luzzi: la poesia contro il potere”, “La Stampa”, “Tuttolibri”, 19 febbraio 1998, p. 6 (recensione alla raccolta Predario, Marsilio, Venezia 1997).
  3. ^ Rogo alla Thyssen-Krupp, in “L’immaginazione”, n. 238, aprile 2008.
  4. ^ Riferimenti bibliografici, in Patrick Cherif, Giorgio Luzzi. Un itinerario della parola tra etica e poesia, introduzione di Giovanni Tesio, Carabba, Lanciano 2017, pp. 141-156.
  5. ^ “L’immaginazione”, rivista online (ISSN 2532-8387).
  6. ^ Giorgio Luzzi, "La conta degli Ottanta", quaderno di “Fonti” 4, Trimestrale di Poesia e Arte, n.s., a. I (2019), con una nota di Rodolfo Zucco e un’incisione di Mimma Maspoli.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]