U-95

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U-95
Descrizione generale
Tiposommergibile
ClasseU-Boot Tipo VII
Ordine30 maggio 1938
CantiereGermaniawerft AG di Kiel
Impostazione16 settembre 1939
Varo18 luglio 1940
Entrata in servizio31 agosto 1940
Destino finaleaffondato il 28 novembre 1941 dal sottomarino nederlandese O 21 nel Mar Mediterraneo
Caratteristiche generali
Dislocamento in immersione846,69 t
Dislocamento in emersione761,29 t
Lunghezza67,1 m
Larghezza6,18 m
Altezza9,6 m
Pescaggio4,74 m
Profondità operativaoltre 220 m
Propulsione
  • due motori diesel MAN da 3.200 CV
  • due motori elettrici da 750 CV
Velocità in immersione 7,6 nodi
Velocità in emersione 17,6 nodi
Autonomia8 500 miglia (15 740 km)
Equipaggio47
Armamento
Artiglieria
  • cannone 8,8 cm L/45 da 88mm con dotazione di 220 colpi
  • cannone automatico da 20 mm per l'antiaerea
Siluri5 tubi lanciasiluri da 533 mm (quattro a prua ed uno a poppa) con nove siluri di riserva (per un totale di 14 ordigni a bordo)
Dati tratti da Storia & battaglie del novecento - Epoca Militare 1
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L'U-95 era un U-Boot modello VII della Marina da guerra tedesca durante la seconda guerra mondiale, affondò otto navi per un complessivo di 28.415 tonnellate[1] prima di essere affondato dal sommergibile nederlandese O 21 della Koninklijke Marine nel Mar Mediterraneo nel 1941.

Storia operativa[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruito nel cantiere navale Friedrich Krupp Germaniawerft AG di Kiel. Entrò in servizio il 31 agosto 1941, e partì per la sua prima crociera il 20 novembre 1940.

Prima crociera[modifica | modifica wikitesto]

L'U-95 venne assegnato alla zona operativa dell'Atlantico del Nord, così salpò da Kiel il 20 novembre 1940 per dirigersi verso Lorient, dove giunse il 6 dicembre 1940. Nel tragitto affondò il mercantile inglese Irene Marie da 1.860 t, danneggiò il piroscafo norvegese Ringham da 1.298 t e la nave cisterna inglese Conch da 8.376 t.

Seconda crociera[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 dicembre 1940 l'U-95 salpò da Lorient per dirigersi a nord-ovest dell'Irlanda. Il 26 dicembre danneggio il mercantile britannico Waiotira da 12.823 t e rientrò a Lorient il 14 gennaio 1941.

Terza crociera[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 febbraio l'U-95 tornò in azione alla volta dell'Atlantico del Nord, ove affondò il piroscafo norvegese Svein Jarl da 1.908 t, il piroscafo inglese Cape Nelson da 3.807 t, il cargo inglese Temple Moat da 4.427 t, il mercantile britannico Pacific da 6.034 t, e il neutrale mercantile svedese Murjek da 5.070 t che viaggiava con le luci accese. L'U-Boot fece rotta su Saint-Nazaire dove arrivò il 19 marzo 1941.

Quarta crociera[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 aprile il sommergibile salpò di nuovo per l'Atlantico del nord, dove il 2 maggio affondò il battello norvegese Taranger da 4.873 t. Tornò a Saint-Nazaire il 13 maggio.

Quinta crociera[modifica | modifica wikitesto]

L'U-95 partì il 30 giugno verso l'Atlantico centrale dove il 20 luglio riuscì a danneggiare il cargo britannico Palma da 5.419 t, l'U-95 rientrò a Saint-Nazaire il 31 luglio.

Sesta crociera[modifica | modifica wikitesto]

Il sommergibile lasciò Saint-Nazaire il 21 agosto per dirigersi verso l'Irlanda, ove l'equipaggio affondò la panamense Trinidad da 434 t dopo aver verificato salendoci abbordo che la nave si stava dirigendo verso l'Irlanda. Dopo essere scampato ad un bombardamento britannico l'U-95 si diresse verso Lorient dove arrivò il 20 settembre.

Settima crociera e l'affondamento[modifica | modifica wikitesto]

La settima e ultima crociera dell'U-97 iniziò il 19 novembre con direzione Mediterraneo. Dopo esser riuscito a oltrepassare indisturbato lo stretto di Gibilterra nella notte del 24 settembre, l'U-Boot incrociò il 27 settembre un sommergibile non identificato che navigava in emersione.

Il capitano Gerd Schreiber, con ancora il ricordo dell'affondamento del Murjek e per evitare di affondare un sommergibile amico, decise di avvicinarsi ed emergere trasmettendo all'ignoto sommergibile dei codici luminosi tramite il telegrafo luminoso. Il sommergibile sconosciuto non era altri che il nederlandese O 21 della Koninklijke Marine, che accortosi dei segnali luminosi incompatibili con quelli alleati lanciò immediatamente due siluri verso l'U-Boot, il primo lo sfiorò mentre il secondo andò a segno prima che l'U-95 riuscisse a sparare con il proprio cannone da 88 mm. L'U-95 sprofondò portando con sé 35 dei 47 marinai dell'equipaggio, i 12 superstiti vennero salvati dall'O 21 che li trasportò a Gibilterra.

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

L'U-95 affondò otto navi per un totale di 28.415 tonnellate di naviglio affondato[1].

Data Nome Nazionalità Tonnellaggio Esito
27 novembre 1940 Irene Marie Bandiera del Regno Unito Regno Unito 1.860 t Affondata
28 novembre 1940 Ringham Bandiera della Norvegia Norvegia 1.298 t Danneggiata
2 dicembre 1940 Conch Bandiera del Regno Unito Regno Unito 8.376 t Danneggiata
26 dicembre 1940 Waiotira Bandiera del Regno Unito Regno unito 12.823 t Danneggiata
24 febbraio 1941 Svein Jarl Bandiera della Norvegia Norvegia 1.908 t Affondata
24 febbraio 1941 Cape Nelson Bandiera del Regno Unito Regno Unito 3.807 t Affondata
24 febbraio 1941 Temple Moat Bandiera del Regno Unito Regno Unito 4.427 t Affondata
2 marzo 1941 Pacific Bandiera del Regno Unito Regno Unito 6.034 t Affondata
5 marzo 1941 Murjek Bandiera della Svezia Svezia 5.070 t Affondata
3 maggio 1941 Taranger Bandiera della Norvegia Norvegia 4.873 t Affondata
20 luglio 1941 Palma Bandiera del Regno Unito Regno Unito 5.419 t Danneggiata
6 settembre 1941 Trinidad Bandiera di Panama Panama 434 t Affondata

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Jean-Louis Maurette, U-BOOT - Koninklijke marine contro Kriegsmarine, ovvero l'incontro tra l'O 21 e L'U-95, in Epoca Militare - Storie & battaglie del novecento, n. 1, Duegi Editrice, 3º marzo 2019, p. 52.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Louis Maurette, U-BOOT - Koninklijke marine contro Kriegsmarine, ovvero l'incontro tra l'O 21 e L'U-95, in Epoca Militare - Storie & battaglie del novecento, n. 1, Duegi Editrice, 3º marzo 2019.