Twice Upon a Time: The Singles

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Twice Upon a Time: The Singles
compilation
ArtistaSiouxsie and the Banshees
Pubblicazione13 ottobre 1992
Durata75:59
Dischi1
Tracce18
GenerePost-punk
Rock alternativo
EtichettaPolydor, Geffen (USA)
ProduttoreSiouxsie and the Banshees, Stephen Hague, Mike Hedges
Registrazione1981-1992
Siouxsie and the Banshees - cronologia
Album precedente
(1991)
Album successivo
(1995)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic
Select

Twice Upon a Time: The Singles è la seconda raccolta antologica dei singoli del gruppo musicale britannico Siouxsie and the Banshees, pubblicata il 13 ottobre 1992.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

L'album riprende da dove si era fermato Once Upon a Time: The Singles, seguendone lo stesso formato e raccogliendo tutti i singoli in ordine cronologico pubblicati dalla band dal 1982 al 1992, alcuni dei quali non comparsi in alcun album (ad esempio Fireworks del 1982), con un inedito, Face to Face, scritto in collaborazione con Danny Elfman e incluso nella colonna sonora del film Batman - Il ritorno di Tim Burton. In contemporanea venne messa in vendita con lo stesso titolo anche la raccolta dei videoclip della band in VHS.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

J. D. Considine di The Baltimore Sun ha scritto che l'album "segue un percorso più contorto" di Once Upon a Time, che annota "la band passa da un vasto livello di culto a qualcosa che assomiglia all'accessibilità pop." Considine ha aggiunto che "la cosa più sorprendente di questa progressione è quanto poco il gruppo cambia il suo approccio lungo la strada."[1]

Una recensione dell'album di The Advocate prende atto che la compilation dimostra che la band aveva fatto "musica sempre convincente", e mette in evidenza "l'abilità del gruppo nella creazione di arrangiamenti eleganti di musica non propria" come in Dear Prudence, This Wheel's on Fire e The Passenger.[2]

In una recensione per Select, Dave Morrison ha osservato che dopo il 1982, la band "ha prodotto alcuni dei loro lavori migliori: vignette superbamente create di melodramma psichedelico tinto di dark".[3]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Siouxsie and the Banshees, tranne ove indicato.

  1. Fireworks - 4:23
  2. Slowdive - 4:18
  3. Melt! - 3:47
  4. Dear Prudence - 3:51 (Lennon, McCartney)
  5. Swimming Horses - 4:04
  6. Dazzle - 5:30
  7. Overground (dall'EP The Thorn) - 3:51
  8. Cities in Dust - 4:07
  9. Candyman - 3:43
  10. This Wheel's on Fire - 4:03 (Dylan, Danko)
  11. The Passenger - 4:09 (testo: Pop - musica: Gardner)
  12. Peek-a-Boo - 3:10
  13. The Killing Jar - 3:59
  14. The Last Beat of My Heart (live) - 5:26
  15. Kiss Them for Me - 4:29
  16. Shadowtime - 4:20
  17. Fear (of the Unknown) (Junior Vasquez Remix) - 4:19
  18. Face To Face - 4:23 (Elfman, Siouxsie and the Banshees)

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • The Last Beat Of My Heart è presentata nella versione live registrata durante l'esibizione del gruppo al festival di Lollapalooza di Seattle del 1991.
  • Siouxsie and the Banshees sono sempre stati ammiratori di Tim Burton, ed egli della loro musica, perciò, alla richiesta del regista di collaborare alla colonna sonora del suo film hanno accettato con entusiasmo. La canzone, ed il video che l'accompagna, sono ispirati alla fascinazione di Siouxsie, grande amante dei gatti, per il personaggio di Catwoman.
  • La canzone Overground risale al primo album dei Banshees, The Scream, del 1978. Nel 1984, i Banshees pubblicarono l'EP The Thorn, in cui riproponevano riarrangiate per orchestra quattro delle loro più vecchie canzoni: Overground, Voices, Placebo Effect, Red Over White.
  • Il singolo Song From The Edge Of The World (1987) non è incluso né in un alcun album né in questa raccolta.
  • Fear (of the Unknown) compare come remix che è significativamente differente dal singolo originale.

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1992) Massima
posizione
Regno Unito 26

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J. D. Considine, Greatest hits'? Not all that often, in The Baltimore Sun, 25 dicembre 1992, p. Features - 6.
  2. ^ Banshees' 'Twice' is one of the better hits collections, in The Advocate, 8 gennaio 1993. URL consultato il 17 marzo 2013.
  3. ^ Morrison, Dave. Twice Upon a Time -review. Select, novembre 1992

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Rock