Once Upon a Time: The Singles

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Once Upon a Time: The Singles
compilation
ArtistaSiouxsie and the Banshees
Pubblicazione4 dicembre 1981
Durata32:54
Dischi1
Tracce10
GenerePost-punk
EtichettaPolydor
ProduttoreSiouxsie and the Banshees, Nigel Gray, Nils Stevenson, Mike Stavrou
Registrazione1978-1981
Siouxsie and the Banshees - cronologia
Album precedente
(1981)
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[1]
The Village VoiceB+[2]
Rolling Stone[3]

Once Upon a Time: The Singles è la prima raccolta antologica del gruppo musicale britannico Siouxsie and the Banshees, pubblicata il 4 dicembre 1981.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

L'album raccoglie tutti i singoli pubblicati dalla band dall'esordio sino al 1981, alcuni dei quali non comparsi in alcun album (ad esempio il primo successo Hong Kong Garden), con qualche lato B. Once Upon a Time: The Singles trascorse ventisei settimane nella UK albums chart. In contemporanea venne messa in vendita con lo stesso titolo anche la videocassetta con la raccolta dei videoclip della band per l'etichetta PolyGram Spectrum (numero di catalogo 7915062). Per la durata di 30 minuti, include i video degli otto singoli, ma sostituisce Mirage e Love in a Void con Red Light dall'album Kaleidoscope.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Steve Huey di AllMusic chiamò la compilation "una visione coesa ed essenziale della band". Aggiunse che, nonostante la musica "impegnativa" del gruppo, "è anche abbastanza accessibile per otto di questi singoli che sono entrati nella classifica dei Top 50 britannici".[1] Mark Tremblay del Calgary Herald scrisse che "solo Playground Twist eccelle davvero nel primo lato", che presenta i singoli prima del 1980. Tremblay dise che "il lato due è più lucido, meno abrasivo e ha generalmente una migliore unità ritmica".[4] Nel 2002, Q nominò Once Upon a Time: The Singles il 7° più grande album di tutti i tempi per un'artista femminile.[5] Nel 2012, Rolling Stone classificò l'album al 44º posto nella lista "Donne del rock: i 50 migliori album di tutti i tempi".[6]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Lato 1
  1. Hong Kong Garden - 2:56 (testo: Sioux - musica: McKay)
  2. Mirage - 2:48 (testo: Severin - musica: Severin, McKay)
  3. The Staircase (Mystery) - 3:06 (testo: Sioux - musica: Sioux, Severin, McKay, Morris)
  4. Playground Twist - 3:03 (testo: Sioux - musica: Sioux, Severin, McKay, Morris)
  5. Love in a Void - 2:31 (testo: Severin - musica: Sioux, Severin, Morris, Fenton)
Lato 2
  1. Happy House - 3:51 (testo: Sioux - musica: Sioux, Severin)
  2. Christine - 2:59 (testo: Severin - musica: Sioux, Severin)
  3. Israel - 4:56 (testo: Sioux - musica: Sioux, Severin, McGeoch, Budgie)
  4. Spellbound - 3:17 (testo: Severin - musica: Sioux, Severin, McGeoch, Budgie)
  5. Arabian Knights - 3:09 (testo: Sioux - musica: Sioux, Severin, McGeoch, Budgie)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1982) Posizione
massima
Nuova Zelanda 16
Regno Unito 21

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Allmusic review
  2. ^ Robert Christgau, Christgau's Consumer Guide, in The Village Voice, 1 June, New York, 1982. URL consultato il 25 settembre 2014.
  3. ^ Nathan Brackett e Christian David Hoard, The New Rolling Stone Album Guide, Simon and Schuster, 2004, p. 740. URL consultato il 17 gennaio 2015.
  4. ^ Mark Tremblay, Bill Hughes offers nine excellent renditions, in Calgary Herald, 7 aprile 1982, p. A18. URL consultato il 17 marzo 2013.
  5. ^ Q - 100 Women Who Rock The World Q magazine. January 2002 Issue
  6. ^ Women Who Rock: The 50 Greatest Albums of All Time, su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 17 marzo 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Punk: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di musica punk